Mòsì, il salotto dei viaggiatori

FUL vi porta alla scoperta di Mòsì, dove urban life e cultura cosmopolita si incontrano. Un caffè, una fetta di torta e una serata diversa dalle altre, in un bed&breakfast, in cui trovare un letto per la notte è solo la prima tappa di un lungo viaggio.

 
Firenze è una delle capitali mondiali del turismo e sicuramente una delle città più visitate in Italia. Ma “turista” e “viaggiatore” non sono sinonimi, così come Mòsì non è sinonimo – solo – di bed & breakfast.
Ce lo spiega chiaramente Simona De Martino, che in questa accogliente struttura nel cuore della nostra città, ha disegnato il suo sogno: «Mòsì è un b&b social che unisce il comfort, la familiarità del b&b con l’aspetto social dell’ostello».
La condivisione è il suo mantra, i travellers curiosi del mondo i suoi ospiti preferiti.
A chi non piace spostarsi, scoprire nuovi posti, visitare una tra le più belle capitali europee? Scommetto a voi – a noi – tutti. Ma lo spirito del vero cittadino del mondo, colui che parte zaino in spalla alla scoperta dell’ignoto – almeno per lui – con gli occhi grandi di meraviglia e senza pregiudizi, è tutta un’altra cosa.
Simona ci racconta entusiasta come la sua passione ha ispirato un sogno e come quel sogno sia finalmente uscito dal cassetto e diventato realtà: «Amo quelle emozioni che si riescono a creare solo tra i viaggiatori: l’entusiasmo di scoprire nuovi luoghi, i racconti di viaggi passati, quella luce negli occhi nel progettare nuove mete. Ho deciso di portare il Viaggio nella mia vita: a Mòsì ogni giorno potrò incontrare, ospitare e accogliere persone nuove e condividere una parte del loro viaggio».
Mòsì, lo dice anche il nome: «é l’ora!» – in napoletano – di realizzare questo progetto.
«La casa del vero viaggiatore», come si definisce sul sito, però non apre le sue porte solo ai girovaghi curiosi del mondo, di istanza a Firenze giusto il tempo necessario di rifare i bagagli per la nuova avventura. Mòsì è piuttosto «un intimo salotto frequentato anche dai fiorentini, con cui i viaggiatori possono confrontarsi e chiedere consigli».
Un’occasione continua di scambio reciproco tra Firenze e il Viaggio: chi meglio di un locale, che ama la sua città e la vive ogni giorno nelle sue meravigliose contraddizioni, può indicare al viaggiatore aspetti che lui invece ignora? Cose che soltanto chi tocca con mano ogni giorno quella realtà può conoscere?
Allo stesso modo, il traveller, con lo sguardo spalancato sul mondo e mille culture nelle tasche, può aprire una diversa prospettiva al fiorentino, troppo spesso convinto di non poter trovare al mondo piazze più belle o chiese più maestose del Duomo. Lo ammetto: io sono così, Firenze-centrica! Tuttavia Simona riesce a trasmettere la sua passione in modo così coinvolgente che ci ha convinti a prendere parte a uno degli incontri che organizza al Mòsì.
Tema? Il Viaggio, of course! Gli ospiti di questo ciclo di incontri sono blogger, fotografi di viaggio, cantautori che si ispirano ai luoghi visitati e a quelli del cuore. Insomma figure diverse, con in comune il desiderio irrequieto di partire e tante esperienze da condividere.
I fiorentini sono ben accetti a questi eventi: «si può viaggiare anche rimanendo nella propria città, confrontarsi e crescere». In un luogo come Mòsì possono nascere anche belle amicizie o si può partecipare per rubare la giusta ispirazione per il prossimo viaggio. Io ho deciso: il mio sarà in Asia.
L’originalità, come emerge al primo sguardo, è uno dei tratti tipici di Mòsì, che non si smentisce neanche quando si tratta degli incontri, a cadenza mensile, organizzati da Simona. Questi momenti sono dedicati alle “Giraffe in città”, cioè «le persone che sognano luoghi lontani, ma sanno trovare l’avventura anche dietro casa».
Perché il Viaggio è uno stato dell’anima. Sopra di tutto.
Avete fatto le valigie? Simona vi aspetta al Mòsì, in via Fortini 7/9 a Firenze.
Testo di Elisa d’Agostino