I’Tuscani, il tempio della ciccia fiorentina: molto più della classica bistecca

I'Tuscani

Sapevate che a Firenze non esiste solamente la Bistecca alla Fiorentina? Il ristorante di Alberto Florindo, Barbara Fagioli ed Enrico Burberi rispetta la tradizione della “ciccia” con un ventaglio molto più ampio e sfizioso di proposte.

La storia de I’Tuscani è iniziata ormai otto anni fa, più precisamente nel 2014, quando Alberto Florindo ha aperto in Oltrarno un ristorante che può essere considerato l’antesignano del progetto. Da lì il processo di crescita di questo tempio della carne non si è infatti mai arrestato, con l’apertura nel 2015 del ristorante I’Tuscani2 in Via dei Federighi, per poi proseguire nel 2016 con l’ampliamento dello staff e l’ingresso del socio David Dubois, fino all’apertura del ristorante I’Tuscani 3 in Via Dante Alighieri e, soprattutto, all’apertura a ottobre 2020 di un ristorante in Cina presso l’Ocean Flower Island nell’Isola di Hainan. 

Il denominatore comune in tutti questi anni è stato sempre lo stesso, ovvero un approfondito lavoro di ricerca di prodotti di origine esclusivamente toscana e dalle peculiari caratteristiche, che all’interno del menù vedono spiccare non solo la classica Bistecca alla Fiorentina, ma anche tanti altri piatti di carne come tartare, hamburger, filetto e costata. Il tutto, abbinato a salumi, formaggi e altri alimenti orgogliosamente riconosciuti come PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali). 

I'Tuscani

“Siamo fieri di essere in Toscana, regione celebre in tutto il mondo per le bellezze artistiche, paesaggistiche e culinarie: per questo ci siamo dati il nome I’Tuscani! Fin dal principio abbiamo scelto di offrire ai nostri clienti prodotti di origine esclusivamente toscana, che oltre al gusto eccellente esprimono la storia e la cultura del nostro territorio”, ci hanno spiegato i tre soci attuali Alberto Florindo, Barbara Fagioli ed Enrico Burberi a margine della nostra visita al locale – recentemente rinnovato – di Piazza San Pancrazio.  

Oggi è proprio questo il luogo simbolo del progetto, visto che negli ultimi mesi l’azienda ha ceduto gli altri locali concentrando la sua attività su un unico ristorante e mantenendo viva anche la sfida cinese. Fra battute e proverbi fiorentini, in un bel clima di goliardia e familiarità, sono proprio i proprietari ad accogliere ogni giorno gli ospiti del ristorante con la loro simpatia e con la loro grande esperienza in materia di ciccia.

I'Tuscani

“Consideriamo i nostri fornitori come partner – hanno proseguito i tre – con i quali il rapporto va oltre alla selezione dei prodotti. Le aziende che abbiamo scelto infatti non si distinguono soltanto per il livello qualitativo, ma anche per principi condivisi. Il nostro sistema di valori comprende uno stile di acquisto etico e un’anima green che si manifestano anche nella scelta di utilizzare energia verde e piatti compostabili”. 

Ma veniamo al menù, che apre il nostro stomaco con un sapido e abbondante Tagliere Super Tuscani composto da un trittico di salumi, formaggi, crostini e un assaggio di una ricetta tipica come, ad esempio, la pappa al pomodoro. In alternativa, Taglierino Tuscani con formaggi PAT, affettati e sott’oli di Stefana Calugi. In questo locale autentico, lo abbiamo già detto ma è opportuno ripeterlo, si celebra però il culto della carne: dalla Grigliata di Gandalf il grigio con rosticciana, scamerita e salsiccia di maiale grigio toscano con l’insalata delle streghe si passa alla carta dei filetti con I’Filetto con i’lardo di Colonnata che la fa sicuramente da padrone, stupendoci per la morbidezza della carne e la succulenza del lardo (è molto goloso anche il Filetto col tartufo estivo), senza dimenticare “Sua Maestà” la Bistecca alla Fiorentina e la sua tipica forma a T, con l’alto spessore e l’imprescindibile osso. La carne di razza Chianina utilizzata da I’Tuscani proviene dall’allevamento Azienda Agricola San Giobbe, rinomato per l’impeccabile qualità dei suoi animali e per una filosofia che contempla ciclo chiuso e filiera corta. 

I'Tuscani

E per concludere? Siamo in Toscana e a Firenze, nella casa della tradizione più genuina, quindi perché non provare i Cantucci toscani di Migliana con cioccolato o mandorla, rigorosamente serviti insieme a un bicchierino di Vinsanto. Ma mi raccomando: non inzuppateli e godeteveli separatamente, altrimenti Alberto ed Enrico potrebbero non perdonarvelo mai!

Per saperne di più: https://www.facebook.com/ITuscani/

Foto di Alice Del Re