Una storia di passione per il lavoro, per la pizza ma anche per i clienti che popolano la pizzeria e per il design, che sono i due punti cardine di questo locale. Non solo uno spazio dedicato al food ma anche all’arte e alla convivialità.
3dddì sono i giorni di lievitazione della pizza – tre giorni appunto –, ma è anche il progetto nato a settembre 2019 dalla stima e dalla collaborazione tra l’architetto Simone Micheli, il fotografo Daniele Fattorini, Roberta Colla Micheli, Themije Prifti (che tutti chiamano Nina) e Agostino Figliola, i due soci della pizzeria.
Sia Nina Themije Prifti che Agostino Figliola hanno iniziato la loro carriera in questo settore in un’altra pizzeria progettata da Simone Micheli. Agostino come studente – perché il locale ospitava anche un’Accademia di pizzeria che l’ha portato a essere un fuoriclasse – e Nina come cameriera. Si sono entrambi innamorati di questo lavoro e hanno perciò deciso di aprire la loro pizzeria, 3dddì. Che non è solo frutto di una passione comune, ma soprattutto un locale nato in risposta alle continue richieste dei loro clienti a proposito di un luogo più centrale di Firenze. Ed è proprio a questi stessi clienti che la pizzeria 3dddì ha dedicato tutto il design, avvalendosi del sapiente lavoro dell’architetto Simone Micheli e delle foto di Daniele Fattorini, che ha realizzato in analogico tutti gli scatti che popolano le pareti del locale.
![Pizzeria 3ddì interni arredamento](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2024/02/3dddi-012-1024x683.jpeg)
Le foto alle pareti della pizzeria 3dddì
Ciò che infatti salta all’occhio appena si mette piede nella pizzeria 3dddì sono proprio i volti nelle foto alle pareti, l’illuminazione, le superfici specchiate e il colore predominante, il bianco. Il bianco è il colore che al suo interno raccoglie tutti quelli dello spettro luminoso e che è quindi sinonimo di energia, perché riesce a esaltare tutto ciò che sta intorno. Fa quindi da sfondo e da cornice a quelle che sono le foto che ritraggono i volti dei clienti della pizzeria e che riempiono letteralmente le pareti della sala e il soffitto, facendo compagnia a nuovi e storici clienti che si trovano lì per gustare una pizza leggera, digeribile e genuina, lanciando così un messaggio di pura condivisione.
![Pizzeria 3ddì interni notte](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2024/02/3dddi-007-1024x683.jpeg)
L’idea è stata quella di realizzare un ambiente moderno che a primo impatto sembri una galleria d’arte in cui le luci, le foto, la musica in sala e i profumi della pizza creino un’atmosfera e un ambiente accoglienti.
Anche il menù, il logo e le tovagliette realizzate da Roberta Colla Micheli non sono ovviamente lasciate al caso: le tovagliette cambiano circa ogni mese e, a rotazione, vengono stampate le foto all’interno della pizzeria, ogni mese dunque dedicate a clienti diversi, che sono sempre il fulcro della pizzeria 3dddì.
![Pizzeria 3ddì interni](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2024/02/3dddi-003-1024x688.jpeg)
Il menù della pizzeria 3dddì, d’ispirazione artistica
La proposta delle pizze, poi, richiama il design di Simone Micheli, e infatti vengono suddivise in Chiare (ovvero base mozzarella), Scure (ovvero base pomodoro) e Chiaro-Scure (con mozzarella e pomodoro). Altri pezzi forti del locale sono la pizza in pala romana, croccante e soffice al tempo stesso e i dolci, realizzati sul momento da Nina, che si occupa di personalizzarli per i suoi clienti con una dedica o con il loro ritratto. Niente dolci e torte preparati il giorno prima: anche il millefoglie, il tiramisù o il profiterole sono riempiti al momento.
Ciò che conta, alla pizzeria 3dddì, è l’accoglienza riservata al cliente, che sia un turista o un fiorentino, che è sempre la stessa. Uno dei punti di forza del locale è infatti il servizio. Il racconto della pizza, del design del locale, delle foto e del perché sono esposte alle pareti, ma anche e soprattutto di chi c’è dietro, è una lunga storia di empatia e stima per chi ha deciso di aprire un locale che è, sì, una pizzeria, ma soprattutto un luogo di incontro e di arte a tutto tondo.