I coffee lovers hanno un nuovo punto di riferimento a Firenze. La scorsa settimana ha aperto i suoi battenti “Riva D’Arno”, quarta caffetteria firmata Ditta Artigianale e dedicata al consumo consapevole di caffè. Il nuovo locale della prima linea di caffetterie specialty in Italia, fondata da Francesco Sanapo e Patrick Hoffer nel 2014, sorge in Lungarno Soderini 7r e vanta anche un dehor esterno direttamente sul lungarno.
Come già avvenuto per le nuove aperture in via dello Sprone o in Sant’Ambrogio, anche il quarto Ditta Artigianale ha uno stile riconoscibile e piuttosto diverso da quello dei suoi fratelli. In questo caso abbiamo infatti un omaggio ai colori e ai simboli esotici dei Paesi d’origine del caffè, dall’Asia al Sud America fino all’Africa, con un armonioso mix fra culture diverse in circa 60 mq totali di spazi, carattere e good vibes. La mano è sempre quella di Q-bic, fra i più importanti studi d’architettura della città che ha curato gli interni del locale insieme a Collettivo Giungla. Nomen omen, perché a rendere ancor più speciale “Riva D’Arno” è proprio il murales della grande giungla urbana realizzato dai due giovani artisti romagnoli Giulia Dall’Ara (Rimini) ed Eugenio Bertozzi (Faenza).
Questa micro-roastery, viva e multietnica come la società in cui viviamo, è l’ennesimo esempio della solidità del progetto Ditta Artigianale, pronto ad allargare i suoi orizzonti anche in Canada con l’apertura di maggio prossimo a Toronto.
“Quando nel 2013 abbiamo intrapreso il cammino chiamato Ditta Artigianale, non avremmo mai immaginato di riuscire a inaugurare un quarto store. È un sogno, che si concretizza giorno dopo giorno. La crescita di Ditta Artigianale è la crescita di un intero settore, quello caffeicolo italiano, di cui mi sento parte e orgoglioso”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione di giovedì scorso Francesco Sanapo, pluripremiato campione baristi. “Questo è sicuramente uno store differente da tutti gli altri, vogliamo evidenziare quanto per noi sia importante dare un’anima e uno stile diverso, sempre attuale, ad ogni locale, pur mantenendo costante la proposta di food & beverage. Avremo quindi la stessa carta dei caffè, lo stesso linguaggio ma un environment differente. Essere diversi in ogni locale è diventato ormai il nostro marchio di fabbrica. Facciamo caffetterie diverse perché vogliamo far vivere ai nostri clienti esperienze diverse. È quasi un gioco far vedere lo stile italiano nel gusto ma anche nel design”.
Al fianco di miscele ricercate e selezionate in giro per il mondo, sul bancone centrale troviamo così un’interessante proposta cocktail e l’offerta food ideata da Giacomo Faberi, personale rivisitazione dei piatti della tradizione, rigorosamente improntata alla stagionalità degli ingredienti e sulla ricerca di connubi insoliti. Una soluzione a 360° per colazioni, brunch e aperitivi a base di cicchetti all’italiana o piatti un po’ più internazionali come suggerisce la variopinta location.
“Ogni volta, è una nuova sfida, che parte da un bello scambio di idee tra noi e la committenza”, spiegano gli architetti Luca e Marco Baldini (studio Q-bic), compagni di viaggio di questo brand fin dalla prima storica apertura in via de’ Neri. “La forza del progetto sta nel coniugare il mondo dello specialty coffee che ha radici nordeuropee con la tradizione, lo studio, il calore e la passione tutta italiana. Questo mix si evince nei materiali e nello stile dei locali. Affrontiamo il tema sempre in maniera diversa, con l’intento di creare scenografie nuove. Per Ditta Artigianale in Riva D’Arno abbiamo fatto un’operazione completamente diversa dalle altre. Volevamo ricreare un luogo multietnico di ispirazione, siamo così partiti da alcune suggestioni visive, da contrasti di colore, proprie di alcuni Paesi di provenienza del caffè. Abbiamo approfondito l’argomento e trovato alcune analogie tra Paesi molto lontani, come il Messico, l’India, il Vietnam. L’intento è metterci in gioco sempre: dal linguaggio industrial del primo locale nel 2014, una novità al tempo per la nostra città, fino allo scenario attuale, quel mix di culture che ha insito un messaggio di solidarietà e condivisione”.
“Abbiamo iniziato a lavorare con l’intento di restituire il sapore dei luoghi di provenienza del caffè”, concludono i due volti di Collettivo Giungla mostrandoci con orgoglio il grande felino al centro della loro artistica giungla sulla parete principale del quarto Ditta Artigianale. “Le stoffe di questi luoghi ci sono state sicuramente di ispirazione in partenza, ricche di colori e pattern incredibili. Le abbiamo prese e trasformate, accostate e sovrapposte, abbinate ad altre forme e colori piatti. Ne abbiamo tenuto i colori e il sapore, che abbiamo isolato a creare una decorazione che si fondesse con le pareti color petrolio, colore protagonista di tutto il locale. Il coprotagonista, se possiamo chiamarlo così, è il grande felino al centro della composizione. Una tigre imponente e allo stesso tempo mansueta, dai colori caldi e terrosi che si mescolano alle forme esotiche della pianta del caffè. Ci porta lontano e contemporaneamente ci restituisce la giusta dose di grinta, proprio come il caffè! Le forme invadono sia il soffitto che il pavimento, comparendo poi in vari punti del locale, rendendo l’opera immersiva. L’intento è quello di ritrovarsi avvolti in una giungla di sapori esotici e colori che ci portano in altri continenti. Un colpo d’occhio nuovo, imprevisto, fresco, che non passa inosservato, grazie anche alla complicità di Q-bic e Ditta, che ci hanno lasciato una grandissima libertà di progettazione”.
Per saperne di più: https://www.dittaartigianale.it/