Situato su Lungarno Cellini 69R, Saporium Firenze sostituisce La Bottega del Buon Caffè e riflette il nuovo concept e la filosofia del ristorante Saporium aperto lo scorso anno a Borgo Santo Pietro a Chiusdino.
L’executive Chef Ariel Hagen e la sua brigata – insieme al capo giardiniere, il team dell’orto, il casaro, il fornaio, il fermentatore, il macellaio, il responsabile di sala e il sommelier – accompagneranno i clienti in un viaggio sensoriale basato sul concetto terra-piatto di Borgo Santo Pietro, realizzato grazie ai prodotti della tenuta e degli orti culinari di Chiusdino.
Un concetto fondato sui principi della biodiversità, dell’agricoltura rigenerativa e della volontà di condividere una cucina meravigliosamente inventiva rispettando ed evidenziando il ritmo della natura e il gusto autentico dei prodotti della terra.
Il concetto di design
Ideato da Jeanette Thottrup e progettato in collaborazione con il pluripremiato studio di design britannico Campell-Rey, entrambi gli interni del Ristorante e del Lounge sono ispirati al design architettonico italiano della metà del secolo: un mélange di affreschi dipinti a mano e grandi specchi adornano le pareti della sala da pranzo e della zona bar creando un ambiente elegante ma disinvolto. Il Saporium Lounge, con ingresso indipendente, presenta uno stile art déco decadente ridefinito, soffitti a volta in pietra,
sedie da lounge e colori caldi per creare un’atmosfera easy e di relax.
Jeanette commenta: “Volevamo portare a Firenze l’essenza di Borgo, dove tutto ebbe inizio più di 20 anni fa; la natura, i suoi colori, il nostalgico paesaggio toscano, le emozioni che proviamo quando camminiamo nella nostra tenuta”.
La filosofia della cucina
L’etimologia di Saporium deriva dalla parola che in latino significa gusto, e il subfisso ‘orium’ significa identificare un luogo con una specifica funzione. Entrambi i ristoranti di Chiusdino e Firenze, infatti, mirano a celebrare il gusto dei prodotti della tenuta di Borgo Santo Pietro.
Le due sedi celebrano il viaggio che inizia con la raccolta degli ingredienti della tenuta e culmina in seducenti tecniche culinarie per raggiungere quella che – per noi – risulta essere la migliore esperienza culinaria guidata dalla natura.
I tre menu – Proiezioni Territoriali, Pes-care, Profondita Vegetali – includono piatti unici che Ariel ha creato l’anno scorso a Borgo – come i Tagliolini al Koji e Fiori di Sambuco – insieme a una serie di nuovi piatti stagionali – un viaggio emozionale per il palato con gli ingredienti forniti esclusivamente da Madre Natura. Il Saporium Lounge offrirà un menu in stile tapas creato da Ariel e dal suo team, ispirato al patrimonio gastronomico toscano abbinato a una selezione di vini e liquori della cantina di Borgo Santo Pietro, insieme a cocktail d’autore. Tra gli ingredienti di eccezione, il prosciutto di agnello di Borgo Santo Pietro con un anno di stagionatura.
Il Team di Borgo Santo Pietro Sporium
L’Executive Chef Ariel Hagen, allievo di Norbert Niederkofler e Gaetano Trovato, alla guida di tutti i ristoranti del Gruppo dall’inizio del 2022, commenta: “Io e il mio team siamo entusiasti dell’apertura di Saporium Firenze, la città dove sono nato e dove è iniziato il mio viaggio culinario.
Ma c’è di più. Questo ci darà l’opportunità di condividere sia con i fiorentini che con i viaggiatori che passano per questa città la filosofia di Borgo Santo Pietro”.
Ariel è a capo del team di agricoltori, giardinieri culinari e chef di talento che danno forma all’esperienza gastronomica in entrambi i ristoranti.
Luca Ottogalli, dopo essere stato al Robuchon e al St Hubertus e Casa Perbellini, e poi con Ariel da Arnolfo, oggi è il resident Chef a Saporium in Chiusdino.
Marco Sforza torinese classe 1983, allievo del Maestro Gualtiero Marchesi, dopo aver girato e conosciuto le tecniche internazionali di alta cucina, seguirà la direzione della cucina di Saporium come Head Chef insieme a Luca Ottogalli.
Marco Stagi, specializzato nella cucina Toscana e nella panificazione, è il resident chef di Saporium Firenze.
Stefania de Leo, esperta in fermentazione e nella scienza della nutrizione, è la responsabile del Laboratorio di Fermentazione e ha trovato in Ariel il partner perfetto per creare e includere ingredienti fermentati nel menu di Saporium con l’obiettivo di lavorare nel rispetto della materia prima e secondo una filosofia anti-spreco alimentare.
Mazic Izudin, conosciuto a Borgo con il nome di Giustino, famoso per la sua conoscenza pratica e passione per le erbe e tutte le loro proprietà naturali, è il capo giardiniere di Borgo Santo Pietro. Si occupa degli orti e delle erbe aromatiche che forniscono prodotti freschi non solo per i ristoranti Saporium di Chiusdino e Firenze e per la Trattoria sull’Albero, ma anche per la colazione e la mensa dei dipendenti.
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