Appuntamento venerdì 15 dicembre alle ore 18.30 presso la libreria Libriliberi, in Via S. Gallo, 25r, per la presentazione del libro di Carlo il Cane “Un anno da cani” con l’introduzione a cura di Madonnafreeeda. Sarà anche l’occasione per una chiacchiera collettiva sul tema della gentrificazione alla presenza del collettivo La città invisibile e di FUL Magazine.
Dicembre, si sa, è tempo di bilanci e il momento in cui si guarda ai dodici mesi appena trascorsi e si tirano le somme. E quindi, che anno è stato questo per tutti noi? Cos’è successo di importante che forse ci siamo già dimenticati? “Un anno da cani”, il libro illustrato di Carlo il Cane appena uscito, ce lo racconta e ricorda, con un mix di satira, ironia, polemica e riflessione, condito con una punta di velata malinconia e una manciata abbondante di sacrosanta libertà di pensiero e parola.
Si tratta infatti di un “racconto disegnato di mesi un po’ così”, come recita il sottotitolo, e racconta “un anno di eventi e riflessioni, ma anche una vita di scelte e avvenimenti che ci hanno portati a essere esattamente come siamo” – per usare le parole dell’introduzione di Madonnafreeeda (di cui vi avevamo già parlato qui)- “Un anno da cani è una raccolta sincera, sensibile, intelligente e attenta di lotte e sentimenti” che vuole raccontare questo ultimo anno attraverso le notizie che ci hanno attraversato, provando a tirare fuori un quadro di quello che siamo stati. È scritto da Carlo, un cane che ha tutto il tempo di stare seduto alla finestra e guardare fuori, a quello che succede nel mondo e a tutti noi che spesso, nella frenesia della quotidianità, non facciamo in tempo a vedere o dimentichiamo troppo in fretta, ma che ci riguarda strettamente da vicino.
È un libro così sincero e realistico che non gli è stato semplice venire alla luce; è Carlo stesso, con un post su Instagram a raccontarci tutte le difficoltà incontrate: “a una settimana dall’uscita (con un contratto firmato, 300 pagine di libro pronto, e la promozione già avviata) la casa editrice mi ha comunicato senza possibilità di rettifica che non avrebbe stampato il libro perché i temi che tratta rischierebbero -cito- di rovinare la loro reputazione. Solo che i temi che tratta sto libro non sono altro che le cose che ci sono successe quest’anno, quindi io mò non lo so (sono solo un cane), ma mi dico non è che forse magari magari il problema invece è non volersi prendere la responsabilità di una posizione politica extra social? Chissà“.
Ma un lieto fine c’è, perché un’altra casa editrice, la Ventura edizioni che, per sua vocazione “parte dai suoi luoghi per raccontare il bello in modo non rassicurante” ha invece deciso che questo libro s’ha da fare. E così arriviamo alla presentazione del prossimo venerdì 15 dicembre presso Libriliberi e con l’occasione a parlare di alcuni temi caldi per la città di Firenze come la gentrificazione e la turistificazione massiccia, cari anche al nostro amico Carlo il Cane, in compagnia del collettivo La città invisibile.
Con l’occasione abbiamo incontrato Carlo il Cane per fargli alcune domande sul suo libro e sul suo essere… cane!
Come e perché nasce Carlo il Cane?
Carlo il Cane nasce (esattamente un anno fa!) durante una cena natalizia tra amic3, durante il rituale giro di buoni propositi per l’anno nuovo. Il mio diceva qualcosa tipo: “voglio tornare a fare qualcosa di creativo, voglio tornare ad essere più attivo politicamente, e voglio incazzarmi di meno”. Due su tre comunque buono dai.
Come sei arrivato al libro? E’ sembrato tutto molto veloce, come è stato possibile?
È sembrato tutto molto veloce perché è stato tutto molto veloce, eheh. A gennaio ho iniziato a disegnare i primi carli, uno al giorno, che mandavo per lo più ai miei amici in privato per ridere o litigare. Dopo un paio di settimane ho creato la pagina Instagram e iniziato a pubblicarli per sfida nei confronti di un’amica, che diceva che al ritmo di uno al giorno non sarei arrivato a due settimane, per l’appunto. Poi a maggio mi ha contattato il primo editore e ho iniziato a lavorare al libro, a novembre mi ha pisciato, e dopo qualche giorno di pianti disperati ho trovato l’accordo con le mie salvatrici di Ventura Edizioni. E poi niente, eccoci qua, di nuovo a dicembre.
Quali sono i temi che ti stanno a cuore e qual è il ruolo di Carlo nel raccontarli?
Parto dalla fine: Carlo è un modo paraculo per permettermi di dire quello che voglio senza troppi problemi. Mi spiego meglio: io vivo realmente con un cane che si chiama Carlo –risaputamente carinissimo– e col tempo ho notato che ci sono tutta una serie di cose che, se le dico io passo per riottoso, per radicale, mentre se le fai dire a lui la gente inclina la testa e si intenerisce. Ma infondo il contenuto quello rimane 😉 Per quanto riguarda i temi che mi stanno a cuore non penso di riuscire a fare una lista, di solito parlo di quello che mi fa arrabbiare. Che comunque è quasi tutto.
La tua è una dimostrazione che i social possono essere usati in modo creativo per parlare di politica e società in modo critico. Che ne pensi del ruolo dei social nella nostra realtà?
Premessa gigante: io di social non ci capisco niente, di mio sono veramente scarsissimo e in più manco mi applico. Però se non era per Instagram questa intervista la stavate facendo a un altro cane quindi qualche merito gli va dato! Io dico che è un’opportunità, un megafono. Non credo nella retorica de “sE hAi cOnTeNuTi eMeRgi”, perché in primo luogo credo che ci sia gente molto molto molto più preparata di me a cui purtroppo nessuno dà attenzione e in secondo luogo c’è gente molto molto molto meno preparata di me che invece c’ha milioni di follower e niente da dire. È un megafono appunto, se ci strilli dentro una ca**ata sempre quello viene amplificato. Rispetto alla politica io penso che non si possa fare sui social, ma che i social la veicolino molto bene. E in questo scarto qui stanno molte delle nostre disillusioni relative alla distanza tra politica e società. Però oh io che ne so, sono solo un cane.
Perché la (prima?) presentazione a Firenze?
In realtà non è la prima in senso cronologico, ma è la prima che abbiamo iniziato a pianificare! Dico abbiamo perché questo progettino qui ha la fortuna di essere sostenuto da diverse persone (di cui non faccio i nomi, ma loro sanno <3) alcune delle quali di Firenze. Se non fosse stato per loro, io da solo non ci sarei riuscito. Ma poi Firenze è spettacolare dai 🙂
Cosa dobbiamo aspettarci alla presentazione?
Allora di preciso preciso non lo so. La mia idea era quella di rendere le presentazioni il meno possibile un momento “io professione mitomane”, e usare invece la scusa del libro come cavallo di troia per fare parlare persone più preparate di me dei temi che io tratto male nel libro. A Firenze ho pensato si potrebbe parlare di gentrificazione, ma l’unico modo per saperlo con certezza è venire!
“Un anno da cani”: la presentazione del libro di Carlo il Cane
Venerdì 15 dicembre, ore 18.30 presso la libreria Libriliberi, in Via S. Gallo, 25r, ingresso libero
Interverranno:
- Carlo il cane: autore del libro “un anno da cani”, dà la zampa al comando patente e libretto. Non amante delle crocchette, gode di cattiva stampa.
- Madonnafreeeda: memer trascendente il tempo ed il ban, parla di transfemminismo e palestina ed ha un gatto. Ancora non chiaro se condanna Hamas.
- La città invisibile: periodico online a focalizzazione territoriale che dà voce alle realtà insorgenti e indaga le dinamiche economiche sottese alle scelte delle amministrazioni locali.
- FUL Magazine: rivista e sito che dal 2011 approfondisce la cultura, l’arte, i luoghi e la vita urbana di Firenze. Organizza diversi eventi e ha pubblicato due libri: “Firenze 2020. Il racconto fotografico del lockdown” e “Firenze Street Art”, la prima antologia dedicata all’arte urbana di Firenze.