Vinci, geniali colline

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Sovviene alla mente quel suggestivo scorcio riprodotto sul retro della prima banconota da 50.000 lire. Qualcuno lo avrà presente, qualcuno un po’ più giovane non se lo ricorderà. Si tratta del borgo di Vinci; paese di Leonardo, terra tra genio e natura, tra arte, storia ed enogastronomia, terra da assaporare.

Gentili colline, ammantate dalle geometriche forme di vigneti e uliveti, ritmano la quieta vallata alle pendici non troppo ripide del massiccio del Montalbano. Un placido quadro della campagna fiorentina, dove lo scorrere del tempo è lento e armonico, come anche il rapporto tra uomo e natura, che qui ha saputo tingersi di reciproco rispetto e sintonia, regalando a chi si trova al suo cospetto un capolavoro paesaggistico.

In questa cornice d’eccezione, a un batter d’occhio dalle porte della città del giglio, il borgo di Vinci si erge a sorvegliare cotanta bellezza. “Un altro ameno borgo toscano” qualcuno potrebbe proferire in merito, privo di alcuna sorpresa ed entusiasmo; si sa, la Toscana è terra ricca, di natura, storia, arte, enogastronomia, motivi per i quali è famosa in tutta il mondo, e occhi abituati a vederla raramente si stupiscono. Ma nell’anima di Vinci scalpita l’essenza toscana, perle storiche che abbracciano arte antica e contemporanea, prelibatezze culinarie, bellissimi paesaggi rurali e naturali. 

Scorci resi celebri dalla mano del più grande artista e scienziato di tutti i tempi che qui ha avuto i natali, immortalando i panorami di Vinci e plasmandone la storia, rendendola unica: unica come il genio di Leonardo da Vinci.

Cuore del borgo fortificato e delle sue origini è il castello appartenuto alla potente casata dei conti Guidi dal 1000 fino al 1254, conosciuto tradizionalmente come Castello della Nave, appellativo dovuto alla sua insolita forma allungata – a “mandorla”, se visto dall’alto – che con la svettante torre a far da sentinella, riporta alla mente l’immagine di una barca a vela.

Scrigno di storia e arte, custodisce testimonianze del suo passato come gli stemmi affrescati e incisi su pietra dei podestà che si sono susseguiti nel corso delle epoche e la preziosa terracotta invetriata raffigurante la Madonna con il Bambino e San Giovannino, opera di Giovanni della Robbia, della talentuosa  famiglia fiorentina di scultori e ceramisti. Con le sue antiche mura abbraccia inoltre una delle sedi del Museo Leonardiano, ospitata dalle affascinanti stanze del castello, e l’opera scultorea d’arte contemporanea Squilibrio, altrimenti conosciuta come l’Uomo di Vinci, realizzata da Mario Ceroli nel 1987 ispirandosi al celebre disegno Uomo Vitruviano di Leonardo

Ponti artistici tra passato e futuro: molte sono le opere contemporanee dedicate a Leonardo che costellano il borgo da poter apprezzare in una passeggiata tra arte, storia e ingegni prodigiosi: la scultura in bronzo Il Cavallo di Leonardo di Nina Akamu, Il Battesimo di Leonardo di Cecco Bonanotte, opera conservata nella chiesa parrocchiale di Santa Croce dove presumibilmente Leonardo venne battezzato, Dialogo oltre il tempo e lo spazio: Leonardo da Vinci e Qi Baishi dell’artista cinese Wu Weishan e Una piazza per Leonardo, un suggestivo spazio urbano forgiato dall’estro del poliedrico Mimmo Paladino e basato sugli studi del grande scienziato, sul quale si affaccia un’altra sede del Museo Leonardiano allestita nella Palazzina Uzielli.

Il percorso museale dedicato a Leonardo, che coinvolge i luoghi e gli scenari a lui legati che hanno ispirato tanti dei suoi capolavori e offre una delle raccolte più grandi ed originali che spaziano fra arte e scienza, non si esaurisce qui. Altre sezioni sono state allestite appena fuori il borgo, presso la Villa del Ferrale e la casa natale, ad Anchiano, in posizione panoramica sulla campagna circostante. A completare il viaggio nella vita del grande Genio del Rinascimento, la Biblioteca Leonardiana conserva le riproduzioni dei suoi manoscritti, disegni e opere letterarie, a partire dall’edizione del Trattato della pittura del 1651, oltre ad avere realizzato un archivio digitale tramite il quale è possibile consultare la raccolta.

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Un borgo, una celebrazione della genialità senza confini di Leonardo, dove seguire le sue orme ma anche lasciarsi travolgere da quell’antica bellezza che pervade le graziose stradelle e la natura circostante da scoprire incamminandosi lungo i numerosi percorsi escursionistici che irradiano la sua campagna e i fianchi rigogliosi del Montalbano, per poi terminare a tavola, tra ricette e sapori autentici, accompagnati da un buon bicchiere di vino Chianti d.o.c.g. e un ottimo olio extra-vergine di oliva – eccellenze del territorio – decantate dai circa 48 chilometri dell’itinerario enogastronomico “Strada dell’olio e del vino del Montalbano-Le Colline di Leonardo”.

Foto di Benedetta Perissi

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