Vino o birra per la cena di stasera? Sakè!

Siamo fiorentini, toscani: il Chianti ci scorre nelle vene, è inutile negarlo. Davanti alla partita della Viola poi, cosa c’è di meglio dell’accoppiata pizza & birra? Un’ottima alternativa noi l’abbiamo trovata: i sakè artigianali di Firenze Sake.

Non rientra nelle nostre abitudini alimentari, siamo italiani e per noi il “bere bene” si accosta, per antonomasia, a un calice di rosso o bianco, al limite a delle bollicine di prosecco o spumante. Il dopo cena in birreria è altrettanto sacro, non solo per i paesi di lingua tedesca.
Ma non fermiamoci in Europa: varchiamo i confini alla scoperta del sakè, bevanda dal passato millenario. Questo gustoso fermentato di riso, originario del Giappone, viene presentato al pubblico europeo soltanto alla fine dell’800, in occasione dell’Expo di Vienna del 1873.
Il sakè rappresenta sicuramente una novità per i nostri palati, ed è stato a lungo concepito solo in abbinamento alla cucina giapponese, soprattutto come liquore da dessert. Ma non lo è affatto – o almeno non è soltanto questo.
Questa bevanda, grazie alla sua delicatezza, si sposa molto bene anche con i piatti europei, ad accompagnare – e deliziare – l’intero pasto.
Il sakè può supplire alla perfezione il ruolo del vino sulla vostra tavola, potendo beneficiare però di una minore acidità, mancanza di tannini e alta digeribilità. La gradazione alcolica tuttavia è leggermente maggiore del Chianti nella nostra dispensa. Non esagerate, non vi abbiamo avvisato!
Per il resto, abbandonatevi al gusto avvolgente del sakè: vi innamorerete. Come Giovanni Baldini, ideatore dello shop Firenze Sake, al suo primo assaggio in Giappone alcuni anni fa. Quando lo incontriamo, percepiamo la passione per quello che fa, già dalle prime frasi.
Il colpo di fulmine è scattato durante un giro turistico in una cantina giapponese nel 2004: le affinità con una cantina a lui cara – quella di suo nonno – hanno creato la giusta alchimia. Da quel momento, Giovanni ha cominciato a concepire il suo sogno, divenuto realtà dieci anni dopo: creare un’alternativa al vino e alla birra per le tavole degli italiani. Si è accorto, infatti, che il sakè si trovava facilmente a Londra e in Francia, che al nostro pari vanta una grande tradizione vinicola.
E a Firenze? La sua risposta è stata Firenze Sake, nata con la missione di importare e promuovere i sakè artigianali. Perché il “bere bene” è sacro, anche aprendosi a sentori e aromi lontani. Ma non è stato facile, soprattutto il primo anno, come ci racconta: era buffo essere il pioniere dell’importazione di un prodotto millenario, che però nessuno beveva in Italia.
I fiorentini, lo sapete, sono testardi. Non è stato affatto semplice far loro abbandonare i tipici preconcetti legati al sakè. Giovanni non si è dato per vinto (fiorentino e testardo anche lui!): grazie a frequenti degustazioni nei ristoranti, ha scardinato l’idea del vino dolce, da dessert, raccogliendo riscontri entusiasti. E ci crediamo!
Proprio grazie al crescente interesse nel settore della ristorazione, Firenze Sake è ora più di uno store online: da novembre verrà inaugurata la prima edizione del corso di I livello di introduzione al sakè (Level I Award in Sake).
Giovanni Baldini, da grande esperto ed estimatore, è diventato Educator per la Wines and Spirits Educational Trust. Non fatevi scappare tale ghiotta occasione!
Date retta a noi, siate fautori del cambiamento sotto l’albero: al posto della solita bottiglia di vino, regalate il sakè a Natale. Giovanni ne testimonia il successo tra amici e parenti, dopo l’iniziale sorpresa: è un ottimo e originale aperitivo.
Anche a tutto pasto, brindate con una bottiglia di Firenze Sake e scoprirete che connubi sublimi possono venire fuori con i classici piatti della tradizionale italiana.
Indecisi sul tipo di sakè da acquistare? Niente paura: l’assortimento sullo shop è ampio, per tutti i gusti e le tasche, bastano pochi click.
Non resta altro che farvi gli auguri… Alla Salute!
Per informazioni sui corsi, scrivete a info@firenzesake.com
ENGLISH VERSION>>>>
We’re not accustomed to it, as we tend to prefer red and white wine, or champagne and prosecco, but it may actually be a great alternative: the artisan sakes of Firenze Sake.
Sake is fermented rice and comes from Japan, the first time it was presented to the European public was in 1873 at Expo in Wien.
We think about sake as a dessert spirit served in Japanese restaurants, but it can be much more than that: thanks to its delicacy, it goes very well with European dishes too, and may be a good substitute of wine. It’s more alcoholic than a standard Chianti though, so be careful!
Giovanni Baldini, who created Firenze Sake shop, fell in love with its flavour some years ago in Japan, when he first tasted it while vising a Japanese cellar. Since then, Giovanni started conceiving his dream of offering to us Italians an alternative to wine and beer, and that’s how Firenze Sake was created, with the important mission of importing and promoting artisan sakes.
It hasn’t been easy at all, especially the first year, because Florentines are very stubborn. But Giovanni, also Florentine and stubborn, managed to dismantle all preconceptions and gained very good feebacks.
Thanks to the increasing interest in catering, Firenze Sake is now more than an online shop: as of November a Sake class will begin, with Giovanni in the role of Educator for Wines and Spirits Educational Trust.
Trust us: this Christmas, instead of the usual bottle of wine, gift family and friends with a bottle of Sake.

Testo di Elisa DʼAgostino