“C’era una volta… ON/OFF, L’arte urbana di ZED1 e la rete” è il nome del progetto che avrĂ sede nella Logge dei Banchi a Pisa dal 8 al 11 ottobre in occasione del Pisa Internet Festival, di uno dei maestri del pop surrealism: ZED1. Un progetto realizzato da stART-Open your eyes, con cui prosegue il rapporto fra Internet Festival di Pisa e la street art dopo i ritratti di Samantha Cristoforetti, Steve Jobs e Adriano Olivetti eseguiti con il nastro adesivo da NoCurves lo scorso anno. (Ve ne avevamo parlato in un articolo qui).
Pop surrealism: il progetto di street art surrealista di ZED1
Per celebrare i 10 anni del Festival, Zed 1, tra i maestri del Pop Surrealism e dell’arte urbana internazionale, dipingerà live una superficie di oltre 30mq all’interno delle Logge dei Banchi. Dall8 alll’11 ottobre sarà possibile ammirare il pittore che, con l’utilizzo dei pennelli e di qualche colore, racconterà una fiaba e ci proietterà in un mondo fantastico abitato da figure antropomorfe dove incontriamo “1” e “0”, i due protagonisti di questa 10^ edizione del festival.
I due personaggi rappresentano le cifre del codice binario alla base dell’informatica e i suoi interruttori logici acceso/spento (ON/OFF). Non viene imposto alcun giudizio, lasciando agli spettatori la possibilità di interagire con il significato dell’opera e interrogarsi su questo dualismo e sulle nuove forme di futuro che ci attendono nei prossimi anni.
Pop surrealism: chi è ZED1
Marco Burresi (aka ZED1), nato a Firenze nel 1977, è cresciuto e vive a Certaldo. Inizia a dipingere in strada da adolescente realizzando il suo primo graffito nel 1992 a Viareggio dove entra a far parte della crew KNM, un gruppo di amici e giovani writers che ha animato la scena di quegli anni organizzando l’evento cult Panico Totale, dedicato alla cultura hip hop e al Graffiti Writing.
Zed1 sviluppa una propria ricerca e illustrazione, creando un immaginario personale con ambientazioni surreali e fiabesche abitate da animali antropomorfi, burattini, bambole, figure circensi e dalla letteratura fantastica. L’artista raffigura sul palcoscenico delle proprie opere il teatrino della vita: i suoi personaggi tratti dal mondo dell’infanzia mostrano dietro a un’apparentemente innocenza aspetti meno rassicuranti e a tratti grotteschi, raccontando di un mondo più adulto e reale. Questo cortocircuito visivo, malinconico e talvolta terribilmente ironico, ci svela le nostre fragilità e quelle di un mondo costantemente in bilico astenendosi
dall’imporre soluzioni definitive e suscitando nello spettatore una riflessione interiore.
ZED 1: dove vedere le opere
Negli ultimi anni Zed1 ha sviluppato la tecnica del Second Skin che ha permesso di spingere l’interazione con il pubblico dalla sfera intima al gesto collettivo: applica a un murale permanente un ulteriore strato, una seconda pelle, che col passare del tempo e grazie all’intervento dei passanti o agli agenti atmosferici, si perde rivelando, insieme al dipinto originale sottostante, nuovi e imprevisti significati.
Possiamo incontrare muri dipinti da Zed1 in Italia e in giro per il mondo, ricordiamo i suoi interventi in Europa a: Oslo (Norvegia), Roeselare (Belgio), Cardiff (Galles), Amsterdam (Olanda), Copenaghen (Danimarca), Deva (Romania), Ponte de sor, Pombal (Portogallo), Sant Ander (Spagna). Nel mondo a: New York, Jersey city, Miami, Denwer, San Francisco (USA), Tokyo (Giappone), Fortaleza(Brasile), Playa del carmen (Messico), Tarafal, Ribeira Grande, Lisola di maio (Capoverde).
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