Jimmy The Tonic Companion, il nuovo distillato low alcol di Fermenthinks, Firenze

Jimmy The Tonic Companion: il nuovo low alcol di Fermenthinks conquista il mercato

La distilleria fiorentina fondata da Julian Biondi, Matteo Di Ienno e Stefano Cicalese lancia un prodotto innovativo che cambia il modo di pensare il gin tonic

Jimmy The Tonic Companion, il nuovo distillato low alcol di Fermenthinks, Firenze

Dalla nascita di Fermenthinks all’idea di “Spirit Cowboys”

Fermenthinks è una realtà giovane, ma con le idee molto chiare. Fondata nel comune di Firenze da tre professionisti della mixology – Julian Biondi, Stefano Cicalese e Matteo Di Ienno – è la prima distilleria del capoluogo toscano e nasce con un obiettivo ben preciso: offrire una produzione su misura per i bar, personalizzata e in piccoli lotti.

Il nome stesso è un gioco di parole tra “fermenti” e “thinks”, ovvero pensieri in fermento. Una dichiarazione d’intenti che esprime bene la voglia di sperimentare, innovare e affiancare ogni locale nella creazione di qualcosa di unico.

Jimmy The Tonic Companion, il nuovo distillato low alcol di Fermenthinks, Firenze

Jimmy The Tonic Companion: un low alcol pensato per la mixology

Dopo i primi esperimenti di etichette proprie come la linea di whisky Il trittico dei poeti o la gamma 1865 di vermouth e bitter, Fermenthinks ha deciso di spingersi oltre. Nasce così Jimmy The Tonic Companion, un distillato a bassa gradazione (21°) pensato per sostituire il gin in miscelazione, senza rinunciare al gusto.

Jimmy è l’alternativa ideale per chi cerca un’esperienza da gin tonic, ma con meno alcol e calorie. Il risultato? Un drink che ricorda una birra leggera come impatto alcolico, ma che conserva struttura, aromaticità e profondità.

Jimmy The Tonic Companion, il nuovo distillato low alcol di Fermenthinks, Firenze

Una tendenza in crescita: il futuro è low alcol?

In paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, il comparto no e low alcol è cresciuto del 400% in quattro anni. Un dato che racconta una tendenza globale sempre più orientata verso il bere responsabile, la qualità degli ingredienti e la leggerezza.

Anche in Italia si inizia a percepire il cambiamento. «Non abbandoniamo l’alcol, ma vogliamo nuove alternative», racconta Biondi. E Jimmy sembra essere la risposta perfetta per un consumo quotidiano, moderno e attento.