Una “Martini Experience” per due soli fortunati: la nuova sfida di Rasputin in collaborazione con Winestillery, raccontata a FUL dai diretti protagonisti
L’ascesa della mixology fiorentina continua, assumendo ogni giorno che passa una dimensione sempre più internazionale. A inizio settembre, nel cuore del centro storico, ha aperto infatti il primo Martini Bar della nostra città, e anche il più piccolo al mondo! Questo e molto altro è “R x Winestillery”, progetto nato dalla sinergia tra Winestillery, la prima distilleria artigianale della regione del Chianti Classico dei fratelli Chioccioli Altadonna, e Rasputin, il celebre Secret Bar guidato da Daniele Cancellara.
Una speciale carta dedicata al Martini, spirits esclusivi e quattro posti in totale al suo interno (due al bancone e due standing): ecco i pilastri per offrire una vera e propria “Martini Experience” in grado di avvicinare appassionati, addetti ai lavori e anche novizi della mixology al cocktail più illustre del mondo del bartending. Proprio come hanno raccontato in una divertente intervista doppia per FUL Enrico Chioccioli Altadonna, Mastro Distillatore di Winestillery e volto dell’azienda insieme all’enologo – nonché suo fratello – Niccolò, e il Bar Manager di Rasputin Daniele Cancellara.
Raccontateci questa nuova apertura: come e quando è nata l’idea di lanciare il primo “Martini Bar” di Firenze?
Enrico: “L’idea è nata quasi per gioco, una sera di quest’estate, proprio sorseggiando un Martini assieme a Daniele Cancellara e Marco Vinci (proprietario di Rasputin, ndr). Considerando che tutti e tre abbiamo una grande passione per questo cocktail straordinario, ci sembrava impossibile che in Italia non esistesse un luogo in cui si celebrasse solo e soltanto il Martini. Così non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo deciso di dar vita a questa collaborazione all’insegna del Re dei drink”.
Daniele: “L’idea del Martini Bar è nata appunto davanti a un Martini. Eravamo io, Marco Vinci ed Enrico. Chiacchierando ci siamo accorti che a Firenze mancava un posto dedicato al principe dei cocktail. E, nella nostra follia, abbiamo pensato di utilizzare il piccolo spazio all’ingresso del Rasputin, per creare il Martin Bar più piccolo del mondo, con soltanto due posti a sedere!”.
Non solo il più piccolo, “Rasputin” sarà tra i pochi locali in assoluto ad avere dei prodotti in esclusiva: quali sono le loro peculiarità?
Enrico: “Confermo, da R x Winestillery saranno utilizzati solo i prodotti della nostra distilleria. Pertanto, considerate anche le premesse del progetto, essenzialmente incentrate sulla miscelazione e i prodotti a km 0, abbiamo subito pensato che l’inaugurazione del Martini Bar sarebbe stata la perfetta occasione per presentare in anteprima il nostro Tuscan Dry Vermouth. Questo prodotto ad oggi è disponibile solo ed esclusivamente presso R x Winestillery, consiste in una vera e propria pre-release, che vuole celebrare tanto il nostro territorio quanto questa nuova avventura. Oltre al Vermouth Dry, abbiamo anche presentato per la prima volta in assoluto Sinesthética, il nostro progetto di limited and exceptional releases, con l’ufficializzazione di due nuovi prodotti: Slow, liquore rivoluzionario a base di gin e vinaccia di Sangiovese, e Copper Strenght, un gin purissimo, non diluito e imbottigliato a grado pieno di alambicco”.
Daniele: “Ci sono molte produzioni private al mondo destinate a un unico bar, noi siamo però il secondo bar al mondo (almeno credo) ad avere un vermouth dry in esclusiva. Il primo fu infatti l’American Bar del Savoy di Londra con il Vermouth Dry Cocchi. Siamo ovviamente molto orgogliosi di poter avere un prodotto così eccellente in esclusiva. Onestamente, da bartender, andrei da R x Winestillery anche solo per provarlo. Ma lavorandoci, ahimè, non posso fare l’ospite (ride, ndr)“.
Qual è stato il primo riscontro della “Martini Experience”?
Enrico: “Il primo bilancio è stato a dir poco entusiasmante, la risposta e l’accoglienza della città immediate. Mi ha sorpreso vedere come il Martini Cocktail desti tanta curiosità nel neofita quanta fedeltà nell’amatore. Credo inoltre che il merito della bellissima risposta che stiamo avendo dipenda tanto anche dalla comunità che si è creata nel mondo della miscelazione fiorentina, che vibra di un’autentica passione, quella passione che la Florence Cocktail Week si impegna ogni anno a celebrare”.
Daniele: “L’apertura di inizio settembre è andata benissimo! Abbiamo avuto un ottimo riscontro sia tra i colleghi che a livello di stampa e consumatori finali. Avendo solo due posti a sedere (passata l’emergenza sanitaria saranno quattro, ndr), al momento consigliamo di prenotare. Ci sarà un barman su che realizzerà il cocktail da un’apposita carta che abbiamo creato, che comprende il classico Dry Martini e anche interpretazioni più particolari come il Bitter Sweet Martini. Che dire di più, quindi, se non che vi aspettiamo numerosi! Ma non tutti insieme”.