L’appetito è stimolato non solo dai profumi delle pietanze, ma anche dal loro colore.
Il colore dei cibi, infatti, può influenzare i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti alimentari, anticipandone il gusto e stimolando l’appetito.
Il cervello umano associa i colori caldi come il giallo, il rosso e l’arancione al sapore ricco, nutriente della pietanza che stiamo osservando.
Il colore bianco è associato alla purezza dell’alimento, il verdealla freschezza e il nero al sonno ma anche all’erotismo e alla fertilità –basta pensare al colore della maggior parte dei semi. Anche il nostro umore influenza la scelta di ciò che mangiamo: quando siamo stressati tendiamo a preferire cibi dai colori freddi (come verde e nero). La sobria insalata scondita e la peccaminosa cioccolata.
L’industria alimentare, ovviamente, conosce questi meccanismi e cerca di attrarre il consumatore attraverso i colori.
Così, la pasta deve essere tutta gialla al punto giusto, i pomodori rosso brillante e i sapori quasi inesistenti.
I colori del cibo rimangono sempre un marchio di garanzia, se visti con l’ottica dell’imperfetto. Jacopo Menzani di M studio, ha selezionato e fotografato 6 aziende che hanno partecipato all’ultima manifestazione Taste presso la Stazione Leopola di Firenze, sei eccellenze nel settore alimentare.
JACOPO AIAZZI
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