Federico Buffa e la milonga del fútbol

Federico Buffa e la milonga del fútbol

A Teatro Puccini giovedì 20 marzo, Federico Buffa porta in scena il suo spettacolo dedicato all’Argentina e il calcio, un binomio che tiene insieme leggende come Omar Sivori e Diego Maradona ma anche la dittatura militare che si fregiò del “Coppa del Mondo” del 1978.

Federico Buffa porta in scena la storia già raccontata nel suo libro La Milonga del Fútbol (edito da Rizzoli nel 2024) che inizia ideal­mente il 20 giugno 1867, il giorno della prima partita di calcio disputata sul suolo argentino, e termina il 17 novembre 2000, la domenica in cui Leo Messi, tredici anni, si imbarca all’aeroporto di Ezeiza alla volta dell’Europa, destinazione Barcellona, per iniziare a scrivere un nuovo, lunghissimo, meraviglioso capitolo di quel romanzo popolare e planetario che è il calcio.

Tra queste due date si stende un secolo di calcio argentino: la genesi dei maggiori club, le imprese di giocatori mitologici che hanno letteralmente cambiato le regole del fútbol – spesso con il loro piede sinistro: Sivori, inevitabilmente Maradona; alcuni anche col destro, come Di Stéfano o Riquelme -, le spedizioni più e meno fortunate dell’Albiceleste ai Mondiali e dei suoi condottieri, da Pedernera al Flaco Menotti, dal Narigón Bilardo a Passarella.

Tutta la storia si intreccia con la grande Storia: dittature e colpi di Stato, scioperi e torture, Evita e Videla, colonnelli e le abuelas delle madri di Plaza de Mayo. La Milonga del Fútbol è un grande affresco, uno straordinario spaccato capace di restituire non solo l’innato senso degli argentini per il calcio, ma lo spirito di una nazione nata dall’incontro tra la cultura spagnola e quella italiana. In scena Buffa fa uscire tutti i protagonisti del libro, come una scatola magica con dentro tanti personaggi quanti se ne possono immaginare, che si apre e si legge come una scatola magica.

I protagonisti: da Cesarini a Maradona, passando per Sivori.

Renato Cesarini era un funambolo del gol, nato nelle Marche e emigrato da bambino con la famiglia a Buenos Aires nel 1906, per poi tornare in Italia nel 1926 per giocare nella Juventus. Ci si riferisce a lui quando si parla di “Zona Cesarini”, per aver segnato alcuni gol negli ultimi minuti della gara prima del fischio finale.

Omar Sivori un talentoso e irriverente, incantava l’Argentina degli anni ’50 nel pieno del boom economico, fu scoperto proprio da Cesarini che lo porto alla Juventus nel 1957 per diventare uno dei grandi calciatori della Serie A di tutti i tempi. Naturalizzato italiano, nel 1961 ha vestito anche la maglia azzurra della Nazionale per poi finire la carriera a Napoli alla fine degli anni Sessanta.

diego maradona a firenze
Diego Maradona a Italia ’90 in Argentina – Jugoslavia, Firenze, 30 giugno 1990.

Diego Armando Maradona, el pibe de oro, il più grande di sempre, col suo calcio spettacolare e fantasioso divenne un idolo degli anni Ottanta e Novanta per un popolo che usciva dai problemi della recessione e della dittatura militare capitanata dal Generale Videla. Il regime, salito al potere con un colpo di stato nel 1976, terrorizzò gli argentini fino al 1983, arrogandosi pure la Coppa del Mondo organizzata in casa nel 1978.

Storie potenti, intrise di romanticismo e italianità, raccontate dalla voce di Federico Buffa. A impreziosire il racconto, Alessandro Nidi al pianoforte e Mascia Foschi al canto.

Per informazioni e biglietti, consultare la pagina web del Teatro Puccini.