Inaugura domenica 27 novembre 2022 a Palazzo Portinari Salviati la mostra sull’essenza delle donne dell’artista fiorentina Grazia Danti
Proprio nella Sala Beatrice – dedicata alla Musa di Dante Alighieri – dello storico palazzo fiorentino saranno esposte dieci opere incentrate sull’universo femminile. La rinascita è il tema centrale di “Femminile plurale”, un percorso che racconta di come dai momenti più cupi si possa uscire con maggiore conoscenza di sé. L’esposizione prende vita dall’esperienza di maturazione – comune a molte donne – dell’artista fino ad una piena consapevolezza della propria essenza. Un progetto che a partire dalla storia della sua autrice abbraccia quella dell’intero genere femminile. Grazia Danti nasce da una famiglia dall’ampia tradizione artistica che trae origine da Giulio Danti, architetto, scultore e orafo; figlio dell’architetto e scultore Pier Vincenzo Rainaldi – che ha mutato il proprio cognome in omaggio a Dante Alighieri – ricordato per la Decollazione del Battista nel Battistero di Firenze e per l’Onore vince l’Inganno al Museo del Bargello di Firenze. Grazia si avvicina alla pittura più tardi a seguito di un percorso nella moda, settore in cui tutt’ora lavora. I suoi quadri sono stati esposti in importati gallerie italiane e straniere e ritornano adesso a Firenze, la sua città di nascita.
La mostra
Ospitata in un luogo simbolico della storia di Firenze – Palazzo Portinari Salviati costruito come lo vediamo oggi dagli eredi di Folco Portinati, padre di Beatrice e testimone del potere delle grandi famiglie fiorentine – l’esposizione si divide in due spazi. Nella Corte di Cosimo I sarà possibile ammirare alcune creazioni di Grazia Danti: “Addio a Pearl Harbour” e “Dolce tepore” ma anche “Aspettando”, “Pensiero”, “Preghiera” o “Donna iraniana” che portano lo spettatore in luoghi lontani come l’Africa, l’Arabia e l’Asia. Spostandosi, invece, nella Sala Beatrice lo spettatore si troverà davanti ad un trittico – composto da “Il sogno”, “Follia” ed “Estasi”- appositamente creato per l’occasione. I soggetti di tutte le opere selezionate sono volti femminili che rappresentano l’intero genere in maniera eterogenea ripercorrendo i ricordi, le vicende personali, gli affetti, le letture e le riflessioni della Danti. È possibile notare un’influenza arcaica, mitografica che si unisce ad un’attenzione per il contemporaneo e per l’attualità. L’artista riesce a catturare i lati caratteriali e intimi delle donne che rappresenta che appaiono libere, forti, combattive e seducenti. Oltre alla tecnica dell’olio su tela in alcuni dipinti è stata usata quella della tela cruda, attraverso delle pennellate stratificate e un gioco cromatico sono così riprodotti sia i tratti spigolosi che quelli sinuosi del femminile. Con questo processo creativo i colori sono infatti grattati, scalfiti, incisi e solo in seguito fatti seccare; così diviene possibile ottenere un’atmosfera misteriosa e in alcune occasioni minacciosa. Quest’ultimo è il caso di “Donna iraniana” che ritrae una guerriera dai tratti così forti da risultare maschili. Un inno per tutte le donne a combattere per la propria libertà e indipendenza. Anche la scenografia e gli spazi sono stati pensati personalmente dalla Danti – dalla presentazione delle opere al rapporto tra di esse e con l’ambiente circostante – per rappresentare tutte le emozioni da lei vissute nel suo percorso che sono quelle che si provano nell’esplorare la propria femminilità a tutto tondo.
L’intera mostra si configura come un’introspezione e una riflessione che l’artista stessa ha compiuto e che ci invita a fare con lei. Quella di Grazie Danti, infatti, è un’arte che è stata vissuta prima sulla propria pelle e poi riversata sulla tela, una creatività che nasce da una storia personale e che per questo comunica un messaggio potente ed immediato. Un viaggio intimo ed emotivo che come lei stessa afferma prende vita dalla sua memoria interiore che ha voluto condividere con gli spettatori. Visitare “Femminile plurale” è come incontrare un’amica e guardandosi negli occhi sentirsi capite ed ascoltate.
L’esposizione sarà aperta al pubblico ad ingresso gratuito dal 28 novembre 2022 fino al 6 gennaio 2023. Domenica 27 novembre a partire dalle 18:00 si terrà un piccolo evento di inaugurazione.
Immagine di copertina: Donna iraniana 2022 di Grazia Danti
Palazzo Portinari Salviati – Via del Corso, n. 6, a Firenze