A partire da questo weekend, nel centro storico Firenze è vietata la vendita da asporto di bevande alcoliche. Il divieto fa però riferimento ad una specifica fascia oraria: non sarà possibile vendere alcolici, tutti i giorni, dalle 20 alle 6 del mattino. L’ordinanza è valida fino al 31 agosto.
L’atto fa parte dell’ordinanza “anti-movida”, firmata dal sindaco Nario Nardella, che anticipa di un’ora l’orario previsto dal Regolamento per la tutela del centro storico Unesco. Per i trasgressori sono previste multe da 25 a 500 euro.
Le zone dove non è possibile vendere alcolici a Firenze
Le zone interessate dall’ordinanza sono piazza Poggi, attraverso l’Arno lungo la linea della pescaia e comprende piazza Piave, viale della Giovine Italia, piazza Beccaria (lato rivolto verso il centro fino alla porta), viale Gramsci, piazzale Donatello (lato rivolto verso il centro compreso tutto il cimitero), viale Matteotti, piazza della Libertà (lato rivolto verso il centro sul quale confluiscono via Cavour e via San Gallo), viale Lavagnini, viale Strozzi, viale Caduti dei Lager, sottopasso ferroviario, viale Fratelli Rosselli, piazzale di Porta al Prato (lato rivolto verso il centro fino alla porta), viale Fratelli Rosselli (fino all’angolo con Lungarno Vespucci fino al Consolato americano).
Al centro Unesco si aggiunge il Parco delle Cascine, inteso come l’area compresa tra il Fosso Macinante, il torrente Mugnone, il fiume Arno e la piazza Vittorio Veneto.
Le immagini dell’assembramento e vandalismo
L’ordinanza anti-movida emessa, rappresenta una reazione alle immagini e ai fatti degli ultimi fine settimana ad alto tasso d’assembramento e alcol in Santo Spirito, Sant’Ambrogio e via Pellicceria. Oltre alla normativa del divieto di alcolici, è stato potenziato il pronto intervento notturno da parte delle forze dell’ordine, per evitare che riaccadano episodi come quello di piazza Sant’Ambrogio, dove i residenti sono stati minacciati e presi a bottigliate alle 4 del mattino dopo che si erano lamentati del baccano in strada. Negli ultimi giorni si sono verificate ulteriori tensioni connessi con atti di vandalismo.
Il compito di far osservare l’ordinanza è stato infatti affidato al corpo di Polizia municipale e agli altri agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, che hanno anche la facoltà sequestrare le bevande alcoliche detenute illegittimamente.
Anche se resta possibile la somministrazione al tavolo, in seguito al periodo di lockdown il settore dei locali sta attraversando una acutissima crisi. Questa ordinanza chiaramente non contribuirà alla ripresa. Potevano essere trovate altre soluzioni per evitare gli assembramenti?
Fotografie Controradio