Dal Lampredotto Bao all’Arancino di Pappa: TAG Bistrot è il nuovo melting pot fiorentino
Un’oasi urbana tra curry, cipolla croccante e convivialità: TAG Bistrot cambia rotta per riavvicinare il fiorentino (e non solo) alla sua città.
In una Firenze che cambia volto ma resta profondamente legata alla sua identità, c’è un luogo che ha deciso di mescolare le carte e gli ingredienti. TAG Bistrot si rinnova e si presenta come un punto d’incontro tra sapori, persone e culture o, come piace farsi chiamare da chi c’è dietro al progetto, un’oasi urbana.
Niente più etichette rigide o definizioni museali: qui si respira un’aria nuova, fatta di contaminazioni, esperimenti riusciti e voglia di creare legami. Il nuovo corso del bistrot ha un obiettivo preciso: diventare un posto dove i fiorentini possano sentirsi a casa ma anche curiosi viaggiatori. Una casa del gusto e della cultura che invita alla sosta, alla chiacchiera, alla scoperta.
Cucina fusion, cuore toscano

La direzione gastronomica guarda al futuro, ma lo fa senza rinnegare il passato. Così nascono piatti che raccontano una Firenze diversa, che si apre al mondo e si lascia ispirare da ingredienti lontani. Due su tutti, già candidati a far parlare di loro: l’Arancino di pappa al pomodoro con cipollotto e salsa al curry: un’idea che trasforma un classico della cucina povera toscana in uno street food gourmet dal respiro internazionale. Il Lampredotto Bao: il re del quinto quarto servito in un panino bao soffice, con cipolla caramellata, cipolla croccante e rucola fritta. Tradizione e Asia si stringono la mano, e il risultato è sicuramente tutto da scoprire. Il menù è pensato per giocare con i confini, per parlare tutte le lingue del gusto. Ogni piatto diventa una piccola storia da condividere, che mescola autenticità toscana e suggestioni globali. Attenzione anche alle diverse esigenze alimentari con un menù che offre opzioni vegetariane e vegane, pensate per soddisfare tutti i palati.
Cibo, cultura e incontri

Ma TAG Bistrot non è solo cucina. Il progetto vuole crescere come punto di incontro culturale, con una programmazione che includa mostre temporanee, serate a tema e cene organizzate per il dopo teatro – un modo per vivere la città anche oltre il palcoscenico. L’idea è quella di creare uno spazio aperto, dove l’arte e il cibo possano dialogare in libertà, e dove ogni visita diventi un’esperienza nuova: magari si entra per un aperitivo e si resta per una performance o una degustazione guidata. TAG vuole essere stimolo, invito e, perché no, anche sorpresa.
Un format che sta funzionando è quello, ad esempio, del “Siete proprio Bellini”, una serata, che si ripeterà anche domenica 15 giugno dalle 16 alle 19, con Dj Calzino a girare i dischi; un’occasione per sentire un po’ di musica in un’oasi urbana con un buon bellini in mano, assaggiando le novità in carta.

In un momento in cui Firenze cerca nuovi modi per raccontarsi, TAG Bistrot propone una visione fresca, inclusiva, dinamica. Qui si viene per mangiare bene, certo, ma anche per incontrarsi, scambiare idee, vivere la città. Che si tratti di un pranzo veloce, un aperitivo tra amici o una cena dopo lo spettacolo, TAG è pronto ad accogliere chiunque abbia voglia di uscire dagli schemi, con gusto.