“Ghost Notes” – Rikyboy Soloshow alla Street Levels Gallery

Alla Street Levels Gallery di Firenze la prima mostra personale dell’artista milanese RikyBoy. Una riflessione artistica sull’identità della Street Art.

 
Street Art: una, nessuna, centomila.
Certo il nome è recente quanto seducente. Ma cosa indica? Le definizioni e le relative contraddizioni si sprecano, rafforzate da una crescente curiosità da parte del grande pubblico.
Sono proprio queste “incongruenze” che interessano il lavoro di Riccardo Sala. Quei molteplici livelli di lavorazione e ideazione che possono permettere a questa corrente artistica di evolversi; uscire dallo stereotipo che opprime la sua stessa definizione; ampliare un immaginario che ad oggi sembra limitarsi al graffitismo o writing americano, piuttosto che alla pittura murale politicamente impegnata. Certo il muro rimane un protagonista, oggi come allora, e cioè sin da quando nell’epoca preistorica venne scelto come supporto illustrativo per immagini raffiguranti scene di caccia, riti magici e propiziatori, oppure, semplici segni di un passaggio. Ma la storia ci insegna che dietro una semplice opera muraria, affresco, graffito o stencil che sia, vi è molto di più. Una memoria che desidera lasciare una traccia, una voce, uno studio preparatorio che si avvale di diverse tecniche e medium, un momento performativo e intimo tra l’idea e la sua realizzazione.

La Street Art acquista così un significato differente sviluppandosi su più livelli, come suggerito dal nome dello spazio espositivo, Street Levels Gallery. Da qui l’attenzione verso il lavoro di Sala che, pur nascendo da un approccio all’arte urbana in cui opera sotto lo pseudonimo di RIKYBOY, si è distinto per una parallela attenzione verso la pittura e la tecnica dell’incisione.
Questa mostra personale nasce proprio dall’intento di restituire al pubblico una panoramica completa di un percorso artistico diversificato, in cui cambia il supporto ma permane la presenza di un immaginario fortemente simbolico. A dominare sono, infatti, i ripetuti richiami ad antiche strutture architettoniche: bassorilievi di finestre e portoni che sembrano condurre lo sguardo verso una terza dimensione, come evidente nelle opere su carta “Riposo Assicurato” (2017) e “Portale” (2017). Uno spazio abitato a sua volta da oggetti ed elementi naturali, che si inseriscono nell’opera impersonificando frammenti di vita – “Visione di Calice” (2017) o “Memoria” (2017) – tra cui spicca spesso la sagoma di una chiave, quasi a voler indicare un possibile accesso.
Questi lavori ibridano sfondi astratti e colorati, con appunti grafici descritti dall’artista come “note impercettibili”, senza le quali mancherebbe la trama principale dell’opera.

Così, improvvisamente diventano visibili le “Ghost Notes”, quelle note fantasma che vanno dall’osservazione e successiva restituzione di un dettaglio fotografico, al titolo di una canzone dei Dot Hacker a cui l’artista sta pensando e da cui trae ispirazione per la realizzazione di un’opera, come esplicitato all’interno del catalogo attraverso le diverse citazioni selezionate.
Suoni sussurrati… silenzi sacri…calici e piume come resti di un rituale.
Le “Ghost Notes” cercano di coinvolgere tutti i sensi trasformandosi in una melodia che intende guidare lo spettatore all’interno dello spazio espositivo. Nel frattempo lo sguardo si sposta verso le miriadi di fotografie recuperate dall’artista negli ultimi tre anni in mercatini italiani ed europei e che, oltre ad essere un importante spunto di ispirazione, testimoniano insieme agli oggetti la volontà di concepire la “strada” come un contenitore di idee. Queste immagini formano un’altra documentazione fantasma, altre note abbandonate dai legittimi proprietari e raccolte dall’artista. E mentre la mente, tra suoni e immagini, cerca di ricostruire una personale narrazione, questo universo dai toni dark trova il suo apice nel trittico di serigrafie “This is Dedicated” (2018), per cui sembra richiesta una pausa insieme a un momento di religioso ossequio.

Vernissage: Venerdì 21 Settembre 2018, dalle ore 17:00 alle ore 23:00
Finissage: Venerdì 5 Ottobre 2018
Orari di apertura: Dal Martedì alla Domenica, dalle 15:00 alle 19:00, o su appuntamento
Presso “Street Levels Gallery”, Via Palazzuolo 74ar, Firenze
Testo critico di Elisabetta Rastelli
*Nota bibliogafica: Duccio Dogheria, Street Art, Giunti, Dossier Art, n.315.