Il legame del maestro Ennio Morricone con Firenze e Zeffirelli

ennio morricone e firenze

Il legame del maestro Ennio Morricone con Firenze si stringe attorno ai rapporti, non sempre idilliaci ma di grande stima, con Franco Zeffirelli ed alla profonda ammirazione per la bellezza della nostra città

Sono trascorse soltanto poche ore dalla scomparsa di Ennio Morricone, maestro, musicista, compositore, genio indiscusso ed eterno, e tutto il mondo celebra la sua arte, condividendo e mettendo in scena le note così familiari delle sue famose colonne sonore.

Nel corso della sua vita musicò più di 500 film e vinse due premi Oscar, uno alla carriera nel 2007 e l’altro nel 2016 per la miglior colonna sonora di “Hateful Eight” di Quentin Tarantino.

Di origine romana, fu compagno di classe di Sergio Leone e tra i banchi nacque un’amicizia e un sodalizio professionale che durò per tutta la vita e lo portò a scrivere per l’amico, la musica di Un pugno di dollari, Il bello, il brutto e il cattivo e l’indimenticabile C’era una volta in America.

ennio morricone e firenze

Diede la sua musica a tantissimi altri registi, tra cui Pier Paolo Pasolini e Marco Bellocchio,  e lavorò anche per Franco Zeffirelli con il quale i rapporti non sempre erano rose e fiori: poco tempo fa Ennio Morricone durante un’intervista disse. “C’era una volta in America l’avevo scritto per Amore senza fine di Zeffirelli, ma ritirai la colonna sonora quando cercò di mettere anche una canzone scritta da Lionel Richie. Così rifiutai il film.”

I rapporti tra i due artisti si fecero più distesi qualche anno più tardi quando il maestro scrisse la colonna sonora per Amleto del regista fiorentino; ma tornando indietro nel tempo la collaborazione tra Zeffirelli e Morricone inizia nel 1966 quando il documentario Per Firenze con la voce narrante in italiano di Richard Burton, venne girato da Zeffirelli per ricordare l’effetto devastante dell’alluvione del 1961 in seguito a una piena dell’Arno, e musicato dal maestro Morricone.

Ennio Morricone fu molto legato a Firenze che definì “una città a cui sono grato, che rappresenta l’arte nel mondo”, e il pubblico fiorentino corrispose questa gratitudine affollando il Nelson Mandela Forum nel 2018 quando il maestro diresse la sua orchestra; un anno dopo morì Franco Zeffirelli e Morricone gli dedicò il concerto che stava eseguendo alle terme di Caracalla per i suoi 60 anni di carriera.

In questi giorni Firenze sparge nei cortili dei palazzi, nelle piazze e nelle strade le note di questo grande artista che raggiungono persino i margini della periferia di Scandicci; scendendo dalla tramvia a Resistenza, si colgono i suoni di “C’era una volta in America” e ci si rende finalmente conto del perché Ennio Morricone sia stato un indimenticabile compositore: la sua musica contiene sempre un timbro di umana speranza.