Il Mercato Centrale si rifà il look: com'era e com'è. Ma come sarà?


 
COM’ERA…
Con Firenze Capitale del Regno d’Italia, dal 1865 al 1870, vennero affrontati vari
interventi di ammodernamento del centro storico. L’allora Mercato Nuovo, sotto la
Loggia del Porcellino, risultò insufficiente per la crescita demografica e si decise di
istituirne tre nuovi nei punti strategici del centro (Sant’Ambrogio, San Lorenzo e San
Frediano). Per far nascere il Mercato di San Lorenzo, il più importante e centrale dei
tre, fu necessario abbattere una serie di quartieri, nei pressi della Basilica, detti i
Camaldoli antichissimi ma malsani isolati tra via dell’Ariento, via Panicale, via
Chiara e via Sant’Antonino. Il risultato finale fu notevole. Seguendo il disegno di
Giovanni Mengoni (lo stesso architetto del Mercato di Sant’Ambrogio e della Galleria
Vittorio Emanuele II a Milano) fu realizzata un imponente struttura di tre navate di
trenta metri di altezza, in ghisa, ferro e vetro, poggiata su un’ampia base quadrata in pietra, costituita da una loggia di dieci arcate classiche per ognil ato, un basamento rivestito di pietra bugnata in stile rinascimentale e ampi finestroni al piano superiore per dare totale luminosità al luogo . I lavori che iniziarono nel 1870, fu inaugurato nel 1874 con l’Esposizione Internazionale di Orticoltura. Allora la struttura conteneva più di cinquecento commercianti ma dal 1881, con il cambio di sistemazione interna, si arrivò allo schema attuale con tutto intorno al perimetro la serie di negozi e bancarelle dei barrociai.

 
COM’E’…
A 140 anni dalla sua costruzione il Mercato ha avuto un suo stravolgimento
complessivo nel suo piano superiore da tempo inutilizzato. Il primo piano del Nuovo
Mercato Centrale vedrà 12 grandi artigiani del gusto, con le loro relative botteghe, su
500 mq di superficie fare da attrattiva e collante alle varie attività collaterali previste
(scuola, enoscuola, libreria, sportello bancario virtuale, Fiorentina Store, servizio di
consegna ecologica), con la preparazione e l’assaggio in maniera continuativa dei loro
prodotti. Il mercato storico sarà comunque aperto, come da tradizione, dal lunedi al
sabato dalle ore 7 alle 14, mentre il piano superiore sarà aperto tutti i giorni dalle 10
alle 24 con ben cinquecento posti a sedere per godere di questa nuova destinazione del
gusto. L’ideatore del progetto è Umberto Montano con un aiuto sostanziale nella fase
di ideazione e anche nella realizzazione sono state date dal figlio Domenico e dall’
amico e partner Claudio Cardini. Lo scopo è far coesistere le due anime del mercato in
modo tale tale sinergia porti alla modernizzazione e all’efficienza dello storico
mercato in Piazza San Lorenzo così da far diventare la città capitale del bello per le
bellezze artistiche e architettoniche e del buono puntando sull’eccellenza
enogastronomica.
JACOPO NALDI