Apre Inside Magritte: la Digital Art Exhibition dedicata al grande artista surrealista del XX secolo René Magritte. Un viaggio tra reale e immaginario dal 1 novembre al 1 marzo alla Cattedrale di Santo Stefano al Ponte.
Uomini con la bombetta, mele sui volti e una pipa che n’est pas une pipe. Una totale immersione in uno spazio eterotopico – tra reale e immaginario – in cui vengono esposti elementi prodotti dall’inconscio in una mostra interattiva in cui non si è solo spettatori, ma attori. Tutto questo è Inside Magritte, emozionante percorso espositivo multimediale dedicato al grande maestro surrealista René Magritte. A partire dal 1° novembre, l’esposizione animerà la Cattedrale dell’Immagine nel complesso monumentale di Santo Stefano al Ponte a Firenze con immagini, suoni e musiche che ricostruiranno il vivido universo pittorico di Magritte.
Dopo il successo ottenuto lo scorso inverno a Milano nei locali della Fabbrica del Vapore, il pubblico fiorentino potrà assistere a una mostra monografica digitale e multisensoriale dedicata all’artista belga. Non si tratta di una semplice mostra ma di una Digital Art Experience: un’arte che si definisce esperienziale perché ha bisogno della partecipazione del pubblico. L’approccio vuole essere puramente sensazionale ed emozionale con la proiezione di affreschi digitali che sfruttano l’architettura del luogo attraverso l’ausilio del Video Mapping.
Un viaggio tra reale e immaginario
Il percorso di 35 minuti invita il visitatore a immergersi nell’universo surrealista con il suo linguaggio narrativo intenso ed evocativo. Illusione e allusione, coinvolgimento e emozione, saranno gli strumenti per comprendere l’automatismo psichico puro teorizzato nel 1924 da André Breton nel Manifesto del Surrealismo, il modo più diretto per entrare in empatia coll’enigmatico mondo di René Magritte. L’artista fu chiamato anche le saboteur tranquille per la sua capacità di insinuare dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso. Scopo della sua arte era quello di mostrare il mistero e l’ignoto, di cui egli stesso diceva: “il suo significato è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto”.
L’impatto iconico di Magritte permette così di svelare il movimento e l’intenzione che l’artista avrebbe voluto inserire nei quadri. Le animazioni prodotte suggeriscono il movimento che nei dipinti dovevano rimanere statici, ma che oggi possono animarsi grazie alla tecnologia. Le forme in movimento con le figure surrealiste, permettono di sperimentare un nuovo approccio con l’arte. Un approccio che tocca le nostre viscere e ciò che si cela dentro di noi. Per questo, la mostra non deve essere seguita dallo spettatore in maniera canonica guardando le didascalie in silenzio. La visita vuole portare ad un comportamento diverso del visitatore: ci si può stendere per terra, chiacchierare, stare al telefono e esprimere liberamente se stessi.
Il percorso emozionale e interattivo
Un viaggio esperienziale che si snoda in tre grandi sale che accompagnano il visitatore da un’esperienza collettiva ad intima: per prima, la Sala Immersiva, è un’unica experience-room in cui si potrà vivere un’esperienza immersiva a 360° che coinvolgerà lo spazio senza soluzione di continuità. Dalle pareti al pavimento le immagini delle opere diventeranno un unico flusso di sogni, di forme fluide e smaterializzate in motivi evocativi dell’arte di Magritte. In tutto si tratta di 160 immagini selezionate per una visione completa dell’opera del maestro del surrealismo. Si arriva poi in un magico caleidoscopio di segni e figure che si susseguono sulle pareti, sul pavimento e sul soffitto della Sala degli Specchi e, infine, l’esperienza di realtà 3D con gli Oculus VR in una saletta totalmente privata.
Non mancano altre sezioni che arricchiscono l’esperienza multimediale: il contributo didattico dell’Area introduttiva, uno spazio dove vengono contestualizzate la vita e l’avventura artistica di Renè Magritte. A questa si aggiunge l’Area Visual, con le sue suggestioni iconiche e le pillole biografiche.