56 opere in 56 giorni, realizzate durante il lockdown francese del 17 marzo – 11 maggio 2020 a Ponthion en Champane da Philippe Hérard, artista famoso in Francia per i suoi lavori urbani.
Arte contagiata dal virus, di dimensioni ridotte: la raffigurazione precipita nel formato minimale.
Hérard trova infatti, nella soffitta della casa materna, vecchi scatoloni di cartone: da lì inizia l’opera, l’operazione, la mimesi.
![Herard Firenze](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2020/09/Herard-3.jpg)
Isolement è, come indica il titolo, una riflessione, una meditazione sulla solitudine. La descrizione di una condizione subita, forse da sempre anche un po’ voluta… occasione di scoperte e nevrosi contemporaneamente.
Le opere di Hérard sono un catalizzatore di sensibilità, e proprio nei confronti del mondo che ci è stato sottratto: più il soggetto è isolato, più il mondo penetra, in modo subdolo o dirompente. Le idee sembrano entrare di prepotenza nel campo ricettivo dell’artista: compare, nel chiuso dell’isolamento domestico, una mucca in corridoio – un uomo galleggia nel suo mare di pensieri, seduto su una sedia impugnando un remo – un altro, visto di spalle alla finestra, in stile balneare, lascia intuire lo sguardo malinconico rivolto all’esterno. Ugualmente enorme è l’attenzione agli oggetti: la scatola, l’inscatolarsi, il chiuso della casa-scatola, la mente-scatola. E poi salvagenti e altri oggetti, di tutti i giorni, costretti però sempre all’universo domestico, dove l’Io si pone come momento centrale, provando a sottrarsi alle istanze negative nel mondo.
![Herard Firenze](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2020/09/Herard-4.jpg)
In questa dimensione tesa e a volte paranoica o surreale, tutta giocata su sé stesso, Hérard recepisce gli eventi della vita con tratto quasi illustrativo, la tecnica è mista, alcuni giorni virano al blu, altri al verde, al giallo o al nero… tratti decisi e qualcosa di solamente abbozzato, rendono i lavori dinamici nella loro staticità, le prospettive personali non seguono schemi precisi, palette di colori pochi-ma-decisi, rendono le opere efficaci e di impatto.
L’Artista si introduce al lockdown gonfio di paura, con un’opera cupa, il ritratto di un uomo che si copre il volto, sbirciando con un occhio solo, tra le dita semiaperte: il lavoro finisce con una dolce maternità, una madonna degli scatoloni.
![Herard Firenze](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2020/09/Herard-2.jpg)
Le opere di Philippe Hérard diventano un’esperienza originale per la comprensione del periodo storico appena trascorso: un’arte che funziona, senza dover per forza provocare e che, per conquistarsi spazi di creatività, non chiede la grancassa di eventi gonfiatissimi in tutti i sensi, costi compresi.
Inaugurazione sabato 19 settembre, dalle ore 18:30 alla B.east Gallery, Via di Mezzo 42, Firenze.
La mostra resterà aperta fino al 19 dicembre 2020.