Ha avuto luogo lunedì scorso, 9 maggio, sul B.Roof del Grand Hotel Baglioni la seconda edizione de La Grande Bellezza, dove i presenti hanno potuto degustare vini interessanti apprezzando la bellezza dei monumenti de centro di Firenze.
Organizzata da WinesCritic.com. I 28 produttori presenti, toscani ma con una piccola rappresentativa dei vini delle Langhe, hanno presentato le nuove annate. Ospiti speciali i Syrah di Cortona, un’area vitivinicola che sta diventando sempre più grande interesse. Cinquanta etichette molto apprezzate da esperti di settore e enoappassionati. FUL ha selezionato alcune etichette iniziando proprio dai Syrah.
Fabrizio Dionisio – Cortona. All’inizio degli anni ‘70 Sergio Dionisio, il padre di Fabrizio, acquistò una piccola tenuta di circa sette ettari in località “Il Castagno” situata sui colli che guardano Cortona. Nel 1992 venne acquistato un secondo appezzamento di terreno in località “Poggio del Sole. Entrambi i poderi si trovano sulle colline cortonesi dell’antico “Chiuso della Valdichiana” (a 300 metri slm), A “Il Castagno” si trovano oggi, oltre all’antica casa di famiglia e parte dei vigneti, la cantina di vinificazione e la barriccaia. Davvero interessante il Toscana IGT “Rosa del Castagno”2021, un vino rosato a base di Syrah, fresco e beverino da gustare soprattutto in primavera ed in estate (ma non solo). Le uve vengono vendemmiate manualmente in anticipo ai primi di settembre, per preservare l freschezza e l’acidità, e vengono vinificate “in bianco” dopo una pressatura soffice. Il mosto viene trasferito in acciaio dove fermenta per 15 giorni a temperatura controllata e quindi imbottigliato dopo una breve maturazione sulle fecce nobili. Di colore rosa pallido con riflessi ambrati, al naso mostra sentori di pesca e fragoline di bosco e delicate note floreali. Al gusto appare molto fresco, di buona sapidità e ben equilibrato con un buona persistenza. Da abbinare a formaggi freschi e alle fritture e perché no, con la pizza.
Ottimo “Il Castagno” Syrah Cortona Doc 2018, un Syrah in purezza prodotto per la prima volta dalla vendemmia 2003 e che è il vino simbolo di questa azienda. Le uve provengono da vigneti con rese basse e vengono selezionate nel corso dell’intera annata, in particolare prima e durante la vendemmia e raccolte manualmente a partire dalla metà di settembre. Dopo una pigiadiraspatura estremamente soffice la fermentazione alcolica avviene (solitamente in maniera spontanea, grazie ai lieviti autoctoni) in serbatoi di acciaio a temperatura controllata per circa 15 giorni. Quindi avviene la macerazione delle bucce per circa tre settimane. Dopo la malolattica spontanea, il vino affina in barili di rovere francese. Il Castagno è un vino complesso con una bella struttura ma morbido ed elegante ed equilibrato. Al naso si percepiscono sentori di frutti rosi e neri maturi, spezie, caffè, cioccolato e tabacco e note balsamiche. Al gusto il vino mostra tutta la sua complessità e corposità: morbido avvolgente con tannini vellutati ma anche con una buona freschezza e acidità. Buona la persistenza ed è piacevole il finale dove si ritrovano le note fruttate e balsamiche. Da abbinare a piatti importanti della cucina toscana.
Baldetti Wine – Cortona. L’azienda è legata da quattro generazioni a Cortona. L’amore per i vigneti e per i propri vini porta con sé la passione e la qualità ottenuta grazie alla cura delle vigne e all’attenzione alla produzione in cantina. Abbiamo degustato Arenite Igt Toscana Rosso 2017. Un vino che viene prodotto solo nelle migliori annate con Syrah in purezza e in poche bottiglie (circa 3000) che dimostra il livello qualitativo che si vuole raggiungere. Le uve provengono da Petraia e vengono vendemmiate a fine settembre o primi di ottobre. Affina 2 anni in barrique a cui seguono 6 mesi in cemento, per finire con 2 anni in bottiglia prima di essere messo in commercio. Di colore rosso con riflessi violacei, già al profumo mostra la sua complessità e ricchezza: si percepiscono sentori di fiori ma soprattutto di frutti rossi e neri maturi, note speziate, in particolare il pepe, il caffè, il cioccolato e il cuoio. Al gusto appare non solo complesso ma anche morbido e ben equilibrato con tannini setosi, bilanciati anche dalla freschezza. Il finale è persistente dove si ritrovano i frutti rossi e neri. Un vino molto interessante da abbinare a piatti di carne e alla cucina tipica toscana.
A seguire, è stata la volta di “Crano” Cortona Syrah Doc 2018, il primo Syrah in purezza prodotto da Baldetti a partire dal 2008 ed è il più rappresentativo dell’azienda. Le uve provengono sempre dai vigneti di Petraia e vengono raccolte manualmente. Dopo la pressatura soffice, la fermentazione avviene in acciaio e poi l’affinamento viene fatto in barrique per circa 12 mesi. Prima dell’imbottigliamento il vino ripossa in cemento per distendersi ulteriormente. In bottiglia rimane per almeno 9-12 mesi prima di essere messo in commercio. Di colore rosso rubino intenso, al naso si percepisce già la sua complessità, note di frutti rossi e neri maturi come la mora, il mirtillo e la prugna, note di spezie dolci, tabacco, caramello, legno e leggere note erbacee e minerali. Al gusto appare corposo, morbido avvolgente ma con un gran equilibrio tra i tannini vellutati e la freschezza. Di ottima struttura ha un finale persistente. Da abbinare a salumi stagionati e a piatti di carne tipici della cucina toscana.
La Rasina – Montalcino. L’azienda agricola La Rasina nasce negli anni ‘70 grazie a Santi Mantengoli, ma solo nella seconda metà degli anni ‘80, con il successore Vasco, il lavoro venne indirizzato verso l’attività vitivinicola. Dal 1997 la conduzione è passata a Marco Mantengoli, enotecnico, che affianca le sue nuove idee e la tecnologia moderna alla tradizionale e decennale esperienza paterna. L’azienda si estende per circa 45 ettari, di cui 11 coltivati a vigneti di età variabile dai 2 ai 30 anni, e si estende sul versante nord est della collina di Montalcino ad una altezza di 350 metri slm. All’evento La Rasina ha portato in degustazione due Brunello e ci ha colpito il Brunello di Montalcino Persante Docg 2017, dedicato a Santi Mantengoli, a base di Sangiovese in purezza. Le uve selezionate, provenienti dalle parcelle storicamente dedicate al vigneto, vengono raccolte manualmente e il vino affina 24 mesi in contenitori di legno di varia capacità e poi 4 mesi in bottiglia. Di colore rosso rubino intenso, al naso mostra sentori di fiori rossi e e frutti rossi e neri mature, spezie dolci, e note di tabacco, caffè e boisé. Al gusto appare un vino complesso, piuttosto morbido e di grande struttura, con tannini decisi ma non invadenti, quasi vellutati, contrastati da una bella freschezza. Persistenze sul finale. Potrebbe essere anche un vino da meditazione ma ottimo in abbinamento a carni rosse, cacciagione, salumi e formaggi stagionati.
Orma – Bolgheri. La Famiglia moretti inizia a dedicarsi alla produzione di vini di qualità negli anni ’50 quando l’Architetto Alberto Moretti Cuseri creò nel Valdarno di Sopra la TenutaSette Ponti. Il figlio Antonio, attuale patron dell’azienda, decise di produrre vini anche in altre zone e nel 2004 rimase colpito dalla zona di Bolgheri e decise qui di creare un’azienda, Orma appunto, che adesso è guidata dalla terza generazione: i suoi figli Antonio, Alberto e Amedeo. A La Grande Bellezza era presente in degustazione Passi di Orma, Bolgheri Rosso Doc 2019. Il vino proviene da vigneti situati nel comune livornese di Castagneto Carducci ed è prodotto con uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, fermentate per 18 giorni in acciaio, con macerazione sulle bucce, a temperatura controllata. Quindi affina per 6 mesi in barrique di rovere francese e per ulteriori 6 mesi in vetro prima di essere messo in commercio. Di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, al naso risulta motra sentori di mora matura e di mirtillo, note di caffè tostato e di liquirizia. In bocca è morbido ed equilibrato, sostenuto da una buona trama tannica e persistente sul finale. Da abbinare a primi piatti, carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.