La traviata a Firenze: Violetta per sempre

La traviata Maggio Musicale Firenze

Nonostante le numerose rappresentazioni andate in scena dalla prima del 1853 alla Fenice di Venezia, “La traviata” continua ad incantare con le sue note e le sue celebri arie. Vi presentiamo il nuovo ed esclusivo allestimento per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Prima in scena il 19 novembre e poi repliche fino al 1° dicembre 2024.

Ad una settimana dal debutto di una Traviata che si preannuncia straordinaria, anche noi di FUL abbiamo preso parte alla “conferenza-spettacolo” avvolti dal palcoscenico della Sala Grande del Teatro del Maggio, all’interno del primo atto, proprio a casa di Violetta. Dagli interventi del sovrintendente Carlo Fuortes, del direttore d’orchestre Renato Palumbo, della regista Stefania Grazioli, della scenografa Roberta Lazzeri, la costumista Veronica Pattuelli e dei cantanti del cast, abbiamo compreso le molte curiosità, ma anche percepito un bel clima gioioso e amichevole arrivare fin dietro le quinte.

Lavorare alla Traviata di Verdi è sempre una scommessa, perché il rischio di cadere “nella routine” è comunque molto forte, soprattutto se si pensa che, nel corso degli anni e solamente a Firenze, sono state realizzate 126 produzioni per un numero di recite molto più alto. È infatti questa l’opera più amata e più prodotta al mondo. Al di là dunque del piacere di riascoltare le sue famose arie (“Libiamo ne’ lieti calici”, “Sempre libera”, “Amami Alfredo”, ecc.) perché tornare nuovamente ad assistere a questo spettacolo?

Intanto siamo felici di aver appreso che la nuova produzione avviene in un momento molto positivo per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: un “tutto esaurito” per le opere e i concerti dei mesi scorsi, un pubblico sempre più in crescita – con conseguenti ottimi incassi – e un numero di abbonamenti superiore a quello dello scorso anno: ciò significa che la cultura e il bello rappresentano ancora un efficace “balsamo” alla nostra, non sempre semplice, quotidianità.

Pensato, costruito e realizzato avvalendosi dei reparti creativi e dei laboratori dello stesso Teatro del Maggio, questo allestimento è coerente con la drammaturgia della storia di Violetta Valery personaggio nato dall’ispirazione di  Verdi verso il romanzo La Dame aux camélias di Alexander Dumas figlio, che narra le vicende di  Marie Duplessis (realmente vissuta) la quale, povera e appena quindicenne, nel 1838 approda a Parigi e in pochissimo tempo – grazie alla sua intelligenza, forza di volontà, nonché bellezza – leggendo un’infinità di libri e studiando da autodidatta, si trasforma nella cortigiana più affascinante e desiderata della città francese. Tuttavia la sua esistenza, apparentemente felice, ha un triste epilogo e la giovane donna muore a soli 23 anni a seguito di una lunga malattia.

Dopo una serie di “Traviate fastose”, con questa produzione si vuole dare più risalto al dramma umano di Marie impersonata dalla Violetta verdiana. L’impianto scenografico, a tradizione ottocentesca come anche i costumi, sono stati creati per riportare in vita la giovane donna in modo che si potesse avvertire la sua presenza. Al mondo apparente di feste e finta allegria, si contrappone il disperato bisogno di Violetta ad essere riconosciuta e amata; tutto ciò genera un vero e proprio monodramma che ruota intorno alla figura della protagonista. E mentre tutti gli altri personaggi fungono da catalizzatori alla sua presa di coscienza, ai suoi cambiamenti, ai suoi sentimenti, Violetta – come Marie – in realtà è completamente sola. 

“Si è deciso di investire sulle risorse interne del teatro – ha spiegato il sovrintendente Fuortes – e di questo siamo molto fieri. I cantanti del cast, tutti estremamente talentuosi e affermati, sono molto giovani (per una media che non arriva a trent’anni) ciò comporta il pregio di non avere “i vizi” della tradizione dell’esecuzione di Traviata. Su ognuno di loro è stato plasmato il personaggio che interpreta proprio per rendere questa Traviata originale e completamente diversa”.

Una Traviata dunque estremamente moderna, dai contenuti importanti, che va vissuta con i ritmi, le sensazioni e le tensioni di oggi che, uniti all’incanto della sua musica, arriva a toccare i sentimenti più profondi elevandosi a una sorta di “guida alla felicità”. Emozioni e sensazioni degli interpreti sicuramente si rifletteranno positivamente su tutto lo spettacolo: ecco perché dobbiamo andare a vederlo.

Tutte le info e i biglietti su: www.maggiofiorentino.com

Foto: ©Michele Monasta per Maggio Musicale Fiorentino.

LA TRAVIATA

Melodramma in tre atti di Francesco Maria Piave

Musica di Giuseppe Verdi 

Nuovo allestimento

Maestro concertatore e direttore Renato Palumbo

Regia Stefania Grazioli

Scene Roberta Lazzeri

Costumi Veronica Pattuelli

Luci Valerio Tiberi
Movimenti coreografici Elena Barsotti

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Violetta Valéry Carolina López Moreno/Julia Muzychenko (21, 26/11; 1/12)

Alfredo Germont Giovanni Sala/Matheus Pompeu (21, 26/11; 1/12)

Giorgio Germont, suo padre Lodovico Filippo Ravizza/Min Kim (21, 26/11; 1/12)

Flora Bervoix  Aleksandra Meteleva

Annina Olha Smokolina

Gastone, Visconte di Létorières Oronzo D’Urso

Il Barone Douphol Yurii Strakhov

Il Marchese d’Obigny  Gonzalo Godoy Sepúlveda

Il Dottor Grenville  Huigang Liu

Giuseppe  Alessandro Lanzi

Un Commissionario Lisandro Guinis

Un domestico Nicolò Ayroldi

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Assistente regia Sandro Pacini
Figuranti speciali Elvira Ambruoso, Maria Diletta Della Martira,
Giulia Mangiarotti, Sara Silli, Andrea Bassi, Nicolò Brescia, Matteo Bruno,
Simone Cioffi, Giampaolo Gobbi, Francesco Pacelli
Giovane Violetta Vittoria Casini, Tessa Scoccianti
_

Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino