Nello “spazio pubblico” di Pozzolatico in piena campagna fiorentina, ma a soli 7 minuti dal piazzale Michelangelo, Margherita e Alonso hanno dato vita ad una cucina che propone squisiti piatti classici della tradizione italiana.
Si legge spesso di storie di giovani in fuga dall’Italia alla ricerca di quel lavoro e di quell’equilibrio che lungo lo stivale sono talvolta difficili da trovare. L’avventura di Margherita e Alonso invece è una storia in questo senso all’incontrario; dopo aver girovagato per città di mezza Europa, hanno trovato la loro felicità e la realizzazione dei propri sogni a pochi chilometri dal centro di Firenze.
Pozzolatico conta solo poco più di trecento abitanti e qui, in questa frazione del comune dell’Impruneta, i due giovani hanno deciso di far nascere L’Oca Bonda un ristorante in cui si cucina con amore ed in cui si tende ad esaltare i valori della classica cucina italiana, strizzando un po’ l’occhio ai piatti tipici delle trattorie romane.
Infatti Alonso lo chef e il compagno di Margherita, dopo aver lavorato per anni al Molo 73 famoso ristorante dell’empolese, ha girovagato insieme a lei tra Amsterdam e Bruxelles facendo esperienza sia in ristoranti stellati che, strano a raccontarsi, in autentiche trattorie romane. Alonso a Bruxelles ha lavorato infatti per due anni all’Osteria Romana rinomato ristorante di cucina italiana della capitale europea.
E’ proprio questa esperienza ad aver marcato la cucina dello chef che oggi ripropone con coraggio piatti classici della tradizione ma realizzati seguendo le ricette originali ed utilizzando materie prime di alta qualità.
La cucina de L’Oca Bonda è una cucina espressa ed offre un menù contenuto con alcuni piatti fissi che è sempre possibile ordinare come:
L’uovo 64. Sessantaquattro sono i gradi di cottura che permettono al rosso dell’uovo di avere un consistenza tale da amalgamarsi quando rotto alla perfezione con la crema di pecorino utilizzata come guarnizione. Un eccezionale invito alla scarpetta!
Le paste. Ovvero il cavallo di battaglia della cucina de L’Oca Bonda. Cacio pepe e Baccalà, Carbonara o l’Amatriciana piatti che Alonso ha imparato a fare alla perfezione nella sua esperienza all’Osteria Romana di Bruxelles.
Il fritto dell’aia. Pollo e coniglio disossati, cotti a bassa temperatura prima e impanati con il Panko (pan grattato giapponese) per una migliore croccantezza.
Gli altri piatti che troverete a L’Oca Bonda sono piatti che seguono le regole della cucina tradizionale, quella buona che rispetta la qualità e la stagionalità dei prodotti serviti.
Insomma non vi resta che seguire il nostro consiglio e provare quanto prima questo piccolo ristorantino a pochi chilometri dal centro di Firenze, la cucina di Margherita ed Alonso ripagherà a pieno la vostra gita fuori porta.
Testo e Foto
Marco Provinciali