Base / Progetti per l’arte di Firenze presenta la mostra di Runo Lagomarsino dal titolo We are here because you were there, visitabile fino al 15 aprile.
La nuova mostra di Base / Progetti per l’arte Firenze è il progetto di Runo Lagomarsino We are here because you were there pensato appositamente per l’occasione, si fonda sul dialogo tra opere dai media differenti – fotografie, collage, installazioni, azioni ed elementi scultorei – al fine di creare un dialogo site specific fondato sul confronto critico tra storia e presente, tra l’indagare il ruolo dell’attivismo politico e quello dell’arte, tra visione personale e quella collettiva.
Tra le tante mostre da vedere questo mese a Firenze, vi consigliamo di fare un salto anche in questo piccolo spazio a due passi dalla Porta di San Niccolò!
La mostra
We are here because you were there è il titolo del progetto per Base che Runo Lagomarsino ha adottato per instillare nello spettatore, fin da subito, una necessaria condizione di vigilanza nel fruire e nell’interpretare i segni con cui è chiamato a interagire. Le opere esposte vanno dalla grande fotografia/collage su stoffa (realizzata a partire dalla riproduzione del quadro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato del 1902, in cui è incastonata la foto di un gruppo di persone durante una manifestazione in Cile nel 1988), all’installazione Air d’exil con capsule di vetro soffiate a mano con cui l’artista evoca l’esilio dei suoi genitori dall’Argentina a causa del colpo di stato militare del 1976.
Altre opere presenti come l’azione realizzata direttamente sul muro usando due timbri per far intrecciare, in maniera ambigua, le parole di Geometry Is Hope, Geometry Is Fear, ma anche l’intervento spaziale che si sviluppa nel tempo dal titolo A Cloud of Smoke (costituito da una candela accesa la cui cera colando sul giornale, sostituito quotidianamente con l’ultima edizione, punta a sottolineare la saturazione delle notizie a cui è sottoposta la nostra società ma anche la misurazione della durata della mostra) evidenziano la sua scelta radicale di scarnificare l’oggetto da una retorica superflua per far riflettere sulla necessità costante di ri-attivare memorie comuni (dall’attivismo politico alle radici della scultura minimalista e processuale) per non trasformarle in fantasmi svuotati di senso.
Dà il titolo alla mostra l’opera costituita da una vecchia foto in bianco e nero acquistata dall’artista in un mercato dell’usato, la cui storia e autore sono a lui ignoti, accompagnata dalla scritta We are here because you were there, a ricordare che siamo parte di un tutto, frutto di ciò che è stato e base per ciò che sarà.
L’artista: Runo Lagomarsino
Runo Lagomarsino (Svezia, 1977; vive e lavora tra Malmö e São Paulo) ha partecipato nel 2007-08 al Whitney Museum of American Art Independent Study Program e ricevuto un MFA presso la Malmö Art Academy nel 2003. L’artista cerca di costruire momenti di frizione tra linguaggio, rappresentazione e narrazioni dominanti indagando fratture e vicoli ciechi attraverso i quali poter raccontare altre storie, disimparare, leggere il passato e dare un nome al futuro. Tra le molteplici mostre personali collettive a cui ha partecipato Lagomarsino in tutto il mondo sono da citare: Ninguém teria acreditado, Pina Estação, Sao Paulo 2021; Deep Sounding-Hystory as Multiple Narratives, Daadgalerie Berlin (2019), BRASILE. Knife in the Flesh, PAC, Milano (2018), A Universal History of Infamy, LACMA, Los Angeles, (2017), La Terra Inquieta, Fondazione Trussardi, Milano (2017), Really Useful Knowledge, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia , Madrid (2014) e Sotto lo stesso sole, Guggenheim Museum, New York (2014). Ha inoltre partecipato alla Triennale di Guangzhou e alla Biennale di Gwangju (entrambe 2008); la Biennale di Venezia (2011 e 2015); la Biennale di Istanbul (2011); la Biennale d’arte di San Paolo (2012); Prospettiva New Orleans (2017); la Biennale di Göteborg (2015 e 2021) e la Biennale degli Urali (2021). Nel 2019 ha ricevuto il premio Friends of Modern Museet Sculpture Prize ed è stato DAAD artist in residence a Berlino.
BASE / Progetti per l’arte
BASE / Progetti per l’arte è un’idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell’arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell’arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l’arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Vittorio Cavallini, Yuki Ichihashi, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori, Enrico Vezzi. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai, Surasi Kusulwong, Franz West, Tino Sehgal, Nico Dockx, Grazia Toderi, Armin Linke, Davide Bertocchi, Pierre Bismuth, Olivier Mosset, Stefano Arienti, Erwin Wurm, Thomas Bayrle, Hans Schabus, Maurizio Mochetti, Lawrence Weiner, BASETALKS(!) (Gum Studio, Brown Project Space, 26cc, Sottobosco, Trastevere 259), Amedeo Martegani, Gianni Caravaggio, Piero Golia, David Tremlett, Franco Vaccari, RADICALTOOLS (UFO, Gianni Pettena, Archizoom, Zziggurat, Remo Buti, 9999, Superstudio), Koo Jeong-A, Christian Jankowski, Giuseppe Gabellone, Martin Creed, Ken Lum, BASEOPEN (Margherita Moscardini, Francesco Fonassi, Giuseppe Stampone, Giulio Delvé, Gaia Geraci, Marcello Spada, Jacopo Miliani, Riccardo Giacconi, Jaya Cozzani/Marco Andrea Magni/Agostino Osio), Jirí Kovanda, Nicole Miller, Luca Trevisani, Richard Long, Roman Ondak, Ryan Gander, Gerhard Merz, Ian Kiaer, vedovamazzei, Karin Sander, Francesco Arena, Michael Snow, Cesare Viel, Patrick Tuttofuoco, Jose Dávila, Deimantas Narkevičius, Francesco Iodice, Pavel Büchler, Mircea Cantor, Loris Gréaud, Ceal Floyer che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Stephen Willats, Mai-Thu Perret, Dara Birnbaum, Simon Fujiwara, Rosa Barba, Gabriel Kuri, Saadane Afif, Cerith Wyn Evans ….
BASE / Progetti per l’arte, Via di San Niccolò 18r, 50125 Firenze, è uno spazio non profit la cui attività, coordinata da Lorenzo Bruni, è promossa e sostenuta dagli artisti fondatori con il contributo del Comune di Firenze e dell’Associazione BASExBASE.
Info e contatti:
Runo Lagomarsino | We are here because you were there
4 marzo / 15 aprile 2023 da martedì a sabato dalle 18:00 alle 20:00
Per appuntamenti oltre l’orario di apertura: +39 3292298348 | +39 3477210222 | info@baseitaly.org