Oltre il traguardo. Il viaggio tra segno e colore: la nuova mostra di Skim all’Hotel Savoy per Corri la Vita che unisce arte, solidarietà e cultura contemporanea, guardando a un percorso personale e collettivo, in cui ogni passo è simbolo di impegno e resilienza.
Oltre cinquemila euro raccolti, più di cento persone presenti a una serata che ha riscosso un successo di partecipazione davvero notevole: venerdì 4 ottobre si è inaugurata all’Hotel Savoy di Firenze la mostra personale di Skim Oltre il traguardo. Il viaggio tra segno e colore, un’esposizione visitabile fino al prossimo 28 novembre ” che celebra la vita e rende omaggio a ciò che colora il viaggio, in tutte le sue forme.
La mostra è stata organizzata dall’Hotel Savoy Florence e dall’Associazione CORRI LA VITA Onlus, due importanti realtà del panorama fiorentino che, in quest’occasione si sono unite a Skim per un’ottima causa: aiutare la ricerca e finanziare progetti che riguardano la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura del tumore al seno.
Non a caso il tema scelto per questa esposizione è proprio quello del viaggio, del percorso, non come fine ultimo ma come processo di costruzione e partecipazione. “Anche se non arriverai neppure a metà del percorso non importa, perché stanotte tu sei allo stesso tempo il corridore e il traguardo” scrive David Grossman in L’uomo che corre. Se è vero che ogni persona può essere il corridore della propria vita è vero anche che il traguardo non è solo la fine della corsa, ma ogni momento di impegno, speranza e resilienza vissuto lungo il percorso, in cui ogni singolo passo ha valore.
Da questo presupposto comune nasce dunque l’idea dell’esposizione che mostra al pubblico una selezione di lavori dell’artista fiorentino dall’inconfondibile firma: il suo “caos armonico”. Skim, artista già noto sulla scena cittadina e nazionale e ufficialmente consacrato con la mostra Genesi – L’armonia del Kaos alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi nel 2022, ha una cifra stilistica unica. In ogni sua opera un tema principale è dato dai segni, forme caotiche senza un principio spazio-temporale che generano una spontanea proporzione, a cui si unisce l’armonia dei colori, primari e secondari, applicati per ristabilire peso visivo all’immagine nella sua totalità.
A ciò si unisce il fatto che, forse in una delle prime occasioni in città, un albergo storico come l’Hotel Savoy ospita un’esposizione di quella che potremmo definire urban art per la sua vocazione pop e la sua immediatezza data da un linguaggio che trova le sue radici espressionistiche nel mondo dei graffiti, svincolandosi però dal contesto urbano, per spostarsi su tela. D’altra parte l’Hotel Savoy è un pioniere in questo contesto a livello cittadino e non solo, per la sua volontà di impegnarsi attivamente nella promozione dell’arte contemporanea e per l’effettivo ruolo che gioca nella scena culturale fiorentina. Questo perché quella di Hotel Savoy è una veste non solo di luogo ospite di eventi culturali e artistici, ma di attiva fucina creativa che segue i progetti accolti fin dalla loro genesi, seguendone lo sviluppo creativo e concettuale, e stabilendo le connessioni necessarie per vederlo venire alla luce e offrirlo al pubblico, proprio com’è stato per la prossima mostra di Skim, Oltre il traguardo. Il viaggio tra segno e colore.
Dato che la penna di questo articolo è anche la curatrice della mostra, è stato per me stimolante e interessante fare due chiacchiere con il protagonista della mostra, Skim, e Giancarlo Rizzi, General Manager dell’Hotel Savoy.
Skim, il tema della mostra Oltre il traguardo. Il viaggio tra segno e colore affronta il soggetto del viaggio come percorso di vita e crescita personale tramite la lente del tuo stile che fonde forme e colori in un “caos armonico”. Questa formula può essere considerata quindi come metafora del tuo modo di vivere la vita?
S: Sì, assolutamente. Il mio “caos armonico” è metafora della mia costante ricerca di equilibrio che rappresenta in qualche maniera il mio modo di essere e un approccio “giocoso” alla vita. Quello stesso approccio che adotto nel mio quotidiano e nelle mie opere.
Le tue opere sono veri e propri viaggi, intrecci di mille possibili strade da percorrere. Tra le vie di ogni possibile interpretazione, qual è il modo migliore, se ce n’è uno, di avventurarsi all’interno dei tuoi lavori?
S: Osservare, osservare, osservare. Nei miei lavori cerco sempre di raccontare delle storie che affrontano il tema del viaggio con forme e simboli di facile interpretazione che però a una più attenta osservazione consentono significati più profondi. Perdendosi si scoprono nuovi dettagli e si trova la strada giusta per ritrovarsi. Molte volte sono i bambini che riescono a farlo, trovando il tempo di soffermarsi. Vorrei dare a tutti gli osservatori dei miei lavori la possibilità di tornare per un attimo bambini; vorrei che si concedessero il tempo di osservare e magari proprio con gli occhi del loro “bambino interiore”.
Sei impegnato nel sociale da sempre – collabori con varie associazioni, come la Fondazione Made in Sipario, la Fondazione Il Cuore Si Scioglie, il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena e l’Ospedale Pediatrico Meyer, per citarne solo alcuni. In questa occasione hai lavorato con l’Associazione CORRI LA VITA Onlus. Quanto è importante per te questa collaborazione?
S: Fin da giovane mi sono sempre occupato del sociale; è una cosa che mi sento dentro, non so spiegare perché. Non posso chiedere di meglio che poter regalare un sorriso e aiutare le associazioni che raccolgono fondi attraverso l’arte. Se posso aiutare con il mio lavoro lo farò sempre, lo considero una parte del mio percorso. In questa occasione ho potuto lavorare con CORRI LA VITA Onlus che investe da sempre tutto ciò che raccoglie in progetti concreti di sostegno e prevenzione per le donne che devono affrontare la battaglia col tumore al seno; è un’opportunità per fare la differenza e vivere un’esperienza unica.
Nei tuoi lavori si scoprono continuamente nuovi dettagli e nuove forme che d’impatto potrebbero passare inosservati ma nell’insieme sono fondamentali per dare una lettura totale dell’opera. Giusto?
S: Sì, è proprio così. In ogni mia opera, la presenza di ogni singolo elemento fa la differenza e i significati di ogni forma e simbolo prendono senso quando vengono letti tutti insieme. È come vedere da lontano una grande macchia di colore poi distinguere man mano che ci si avvicina i singoli elementi che la compongono. A rifletterci, questo è lo stesso che succede nella comunità unita che CORRI LA VITA Onlus crea, in cui ogni persona, che sia un partecipante, un volontario o un sostenitore dimostra con la sua partecipazione che insieme si può fare la differenza, e che ogni contributo, grande o piccolo, ha un impatto significativo.
Qual è secondo te l’importanza di portare una mostra come questa in un contesto non convenzionalmente deputato all’arte, come l’Hotel Savoy? Può essere un’occasione in più per avvicinare il pubblico locale e internazionale al panorama dell’arte contemporanea fiorentina?
S: Da fiorentino per me è un onore poter esporre in un hotel storico e prestigioso come il Savoy. È molto bello che un artista che nasce in un contesto urban abbia questa possibilità. Apprezzo tantissimo l’apertura dell’hotel al contesto contemporaneo e alle associazioni con cui collabora e trovo che il connubio fra tre realtà diverse come me, l’Hotel Savoy e l’Associazione CORRI LA VITA Onlus abbia trovato in questa occasione un bellissimo filo rosso comune che le unisce. Mi auguro vivamente che iniziative del genere si ripetano più spesso, sia per i cittadini che per i turisti, perché Firenze non è solo una “bambolina vestita a carnevale” ma si dedica anche allo scenario contemporaneo e occorre mostrarlo a tutti.
Con Skim dicevamo che le esposizioni artistiche all’interno dell’Hotel Savoy mettono in comunicazione diretta un pubblico internazionale con artisti che hanno le loro radici a Firenze e che operano nel panorama contemporaneo. Come viene percepita dai vostri ospiti – che arrivano a Firenze, la famosa “culla del Rinascimento” – una proposta artistica contemporanea? Crede che possa essere una iniziativa per stimolare i viaggiatori a scoprire anche l’arte meno nota e più attuale della città?
GR: Firenze è una città che attrae visitatori da tutto il mondo per le sue meraviglie artistiche e culturali. I nostri ospiti giungono qui con l’intento di ammirare i monumenti, le piazze e i musei che fanno di Firenze la capitale dell’arte italiana. Tuttavia, oltre all’interesse per le bellezze rinascimentali, notiamo una crescente curiosità verso l’arte contemporanea, che negli ultimi decenni ha guadagnato sempre più spazio, anche grazie alle numerose esposizioni ospitate nei musei più famosi. Firenze è una città che continua a sorprendere, mantenendosi al passo con i tempi e offrendo prospettive artistiche sempre nuove. Grazie alle nostre iniziative e installazioni in albergo, stimoliamo la curiosità dei nostri ospiti e della comunità fiorentina, offrendo loro un nuovo modo di esplorare il variegato mondo dell’arte contemporanea. L’Hotel Savoy collabora da anni con artisti di fama internazionale come Annya Sand e Francesco Maccapani Missoni, David LaChapelle, Anish Kapoor, Santiago Calatrava e molti altri con l’obiettivo di creare un ambiente che sia al contempo familiare e innovativo.
Le collaborazioni con artisti locali e istituzioni culturali sono senza dubbio un modo efficace per rafforzare i legami con la comunità cittadina, promuovendo la scena artistica contemporanea e dando visibilità ai talenti emergenti, così come a quelli già affermati. Qual è il contributo dell’Hotel Savoy nella promozione dell’arte contemporanea a Firenze?
GR: L’Hotel Savoy è fortemente impegnato nella promozione dell’arte contemporanea e gioca un ruolo attivo nella scena culturale fiorentina. Il nostro approccio è innovativo e mira a integrare l’arte nel contesto alberghiero ma raccontando delle storie, dei concetti, non fungendo meramente da galleria espositiva. Ospitando esposizioni temporanee, offriamo una piattaforma visibile a un pubblico internazionale, dando voce sia ai talenti emergenti che agli artisti già affermati. Le nostre consolidate partnership con istituzioni come la Fondazione Palazzo Strozzi, la Biennale di Arte, quella dell’antiquariato e il Museo Novecento ne sono un chiaro esempio, permettendoci di amplificare la portata delle esperienze artistiche che offriamo.
I luoghi d’esposizione artistica meno istituzionali, come l’Hotel Savoy, rappresentano una nuova frontiera per la fruizione dell’arte, rendendola più accessibile e integrata nella vita quotidiana. Come si sta evolvendo, secondo la sua esperienza, questa tendenza?
GR: La tendenza a portare l’arte fuori dai contesti tradizionali e integrarla in spazi non convenzionali, come gli hotel, è in continua evoluzione. Questo fenomeno rappresenta un cambiamento significativo nel panorama dell’arte, avvicinandola sempre più alla vita quotidiana dei cittadini e dei turisti. Rocco Forte Hotels, grazie al suo stretto legame con il mondo dell’arte, ha fin da subito accolto questa tendenza, creando così uno storytelling artistico in tutte le proprietà della compagnia. Nel contesto dell’Hotel Savoy, le opere e gli eventi con artisti contemporanei offrono numerosi vantaggi: permettono al pubblico, inteso non solo come ospiti ma anche come appassionati d’arte, di interagire direttamente con la fonte creativa, vivendo un’esperienza unica. Inoltre, l’albergo arricchisce la propria identità attraverso una curatela artistica mirata, creando un’atmosfera davvero speciale.
Come contribuiscono esposizioni come quella di Skim, in collaborazione con CORRI LA VITA Onlus, a ridefinire l’identità dell’Hotel Savoy e l’esperienza offerta agli ospiti?
GR: Esposizioni come quella di Skim, realizzata in collaborazione con CORRI LA VITA Onlus, giocano un ruolo cruciale nel definire l’identità dell’Hotel Savoy e nel farne un punto di riferimento culturale a Firenze. Questa mostra, con le sue opere vivaci e colorate, trasforma il soggiorno dei nostri ospiti, creando ambienti stimolanti e visivamente accattivanti che offrono loro nuovi spunti di riflessione. È per noi fondamentale comunicare il nostro impegno continuo nella collaborazione con artisti e curatori locali, con l’obiettivo di promuovere la scena culturale fiorentina e rafforzare il legame tra l’hotel e il territorio. Ed è proprio grazie a questo stretto rapporto che possiamo affrontare anche tematiche sociali importanti, come la lotta contro il tumore al seno, sostenuta dall’iniziativa CORRI LA VITA Onlus fin dal 2003. L’Hotel Savoy si impegna a consolidarsi come punto di riferimento culturale e sociale a Firenze, diventando il vero salotto culturale del capoluogo toscano.