Una guida a tutte le mostre gratuite da vedere a febbraio a Firenze!
Pierluigi Fresia: L’impotenza celeste dei pianeti
Alla Galleria Il Ponte una mostra monografica dedicata a Pierluigi Fresia, che presenta opere fotografiche inedite degli ultimi anni: un’indagine visiva che intreccia immagine e parola, evocando la natura effimera della percezione e della memoria. Il titolo dell’esposizione, L’impotenza celeste dei pianeti, è tratto da una frase di Marcel Proust, che Fresia cita per esprimere la sua visione della fotografia e dell’esistenza: una luce che non nasce da noi, ma da un altrove misterioso, capace di illuminare l’istante con una verità improvvisa e fugace.
La fotografia, così come la vita, si manifesta in un equilibrio delicato tra permanenza e dissolvimento, tra visibile e invisibile.
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Al centro della riflessione di Fresia vi è l’idea della ricerca continua, del segno che si traccia e si cancella, lasciando una traccia che è già possibilità di un nuovo inizio. Simbolo di questo processo è una lavagna in ardesia, strumento che l’artista utilizza nel suo studio e che diventa chiave di lettura della mostra. In mostra, le fotografie di Fresia si presentano come superfici sospese tra l’astrazione e la narrazione. Paesaggi naturali, nature morte e ambienti intimi si intrecciano a frasi aforistiche, citazioni letterarie e componimenti brevi come haiku, in una spirale visiva e concettuale che richiama il processo di scrittura e cancellazione della lavagna.
Con L’impotenza celeste dei pianeti, Pierluigi Fresia costruisce un percorso visivo e concettuale che sfida la staticità dell’immagine fotografica, trasformandola in un campo di riflessione in cui il tempo, la memoria e la percezione si intrecciano. Una mostra che invita a perdersi nelle connessioni nascoste tra segno e parola, tra luce e ombra, tra ciò che è destinato a restare e ciò che inevitabilmente svanisce.
Informazioni utili
Dove: Galleria Il Ponte, via di Mezzo, 42/b – 50121 Firenze
Date: 31 gennaio – 18 aprile 2025
Orari: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 | 15.00-19.00; Sabato su appuntamento, chiuso i festivi
Ingresso: Gratuito
Info: https://www.galleriailponte.com/
Botteghe Fiorentine nell’obiettivo di Guido Cozzi
L’Istituto de’ Bardi, che da quasi due secoli si dedica alla valorizzazione dell’artigianato artistico, anima pulsante della cultura fiorentina, ospita nella sua storica sede di Palazzo Capponi, in via de’ Michelozzi, la mostra Botteghe Fiorentine, un progetto fotografico di Guido Cozzi, fotografo fiorentino specializzato in reportage geografici ed etnografici, che documenta la straordinaria resilienza delle antiche botteghe artigiane.
Dal 25 gennaio al 31 maggio 2025, l’esposizione accompagna i visitatori in un viaggio per immagini attraverso le botteghe di restauratori, decoratori, bronzisti, fabbri, falegnami, doratori, orafi, rilegatori e molti altri. Mestieri che un tempo rappresentavano il cuore economico e sociale dei quartieri cittadini e che, nonostante le difficoltà, continuano a mantenere vivo un sapere antico.
La mostra presenta venti immagini che raccontano altrettante botteghe. Il risultato è una riflessione sulla condizione attuale degli artigiani in un mondo sempre più orientato alla produzione di massa e sul valore inestimabile di queste competenze, che rischiano di scomparire.
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Oltre alle immagini, la mostra include un video realizzato dallo stesso Cozzi, un omaggio alla bellezza di Firenze come città “fatta a mano”, frutto della collaborazione secolare tra architetti, artisti e artigiani. Ad arricchire l’esperienza espositiva, una selezione di strumenti antichi appartenenti alla collezione privata del restauratore Giuseppe Margheri, attivo da oltre quarant’anni nel Mugello. Tra morsetti, pialle, incorsatoi e asce ricurve, questi oggetti evocano il lavoro paziente e meticoloso di generazioni di artigiani. Parallelamente alla mostra principale, la Tethys Gallery di via de’ Vellutini 17r, fondata da Guido Cozzi nel 2004, ospita una piccola esposizione complementare dedicata alle botteghe storiche ormai scomparse. Questo secondo percorso, più intimo e malinconico, amplia la riflessione sulla trasformazione del tessuto urbano fiorentino e sul rischio di perdere un’eredità artigianale inestimabile.
Informazioni utili
Dove: Istituto de’ Bardi, Via dei Michelozzi, 2
Date: 25 gennaio – 31 maggio 2025
Visite gratuite negli orari di apertura dell’Istituto e su prenotazione.
Info: segreteria@istitutodebardi.org
Due mostre sulla mobilità della cultura afrodiscendente in Italia al MAD
In occasione della decima edizione di Black History Month Florence, MAD Murate Art District ospita due mostre di grande rilievo: Divorando le pietre, dedicata a Georges Adéagbo, e William Demby: Tremendous Mobility, un progetto che esplora la figura di William Demby, scrittore, artista e testimone della produzione culturale dell’Italia del dopoguerra.
Il tema del Black History Month Florence 2025, Tempo Rubato, evoca sia una riflessione sulla marginalizzazione delle storie afrodiscendenti, sia un richiamo alla libertà interpretativa del tempo nella musica, suggerendo una rilettura critica della storia attraverso l’espressione artistica. Un concetto che si incarna perfettamente nelle due esposizioni, offrendo al pubblico nuove prospettive sulla narrazione storica e culturale.
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La mostra William Demby: Tremendous Mobility, allestita in Sala Anna Banti, in Galleria e nelle Celle, è un progetto elaborato nell’ambito della residenza permanente di Black Archive Alliance presso MAD, attiva dal 2021. La ricerca su Demby, autore, giornalista, musicista e attore, restituisce la complessità della sua produzione culturale e del contesto storico in cui ha operato.
Figura chiave dell’Avanguardia romana degli anni Cinquanta, Demby ha attraversato ambiti diversi, dal teatro al giornalismo, dall’arte visiva alla letteratura, contribuendo in modo innovativo alla scena culturale del periodo. I documenti e le fotografie inedite esposti, insieme a pubblicazioni e riflessioni artistiche, permettono di riscoprire il suo impatto nel panorama culturale italiano. La mostra offre anche uno spaccato della sua attività di critico e commentatore degli eventi storici del suo tempo, come il Secondo Congresso degli Scrittori e Artisti Neri del 1959 e la Biennale di Venezia.
Informazioni utili
Dove: MAD Murate Art District – piazza delle Murate, Firenze
Date: 6 febbraio – 4 maggio 2025
Orari: Dal martedì al sabato, 14.30-19.30
Ingresso: Gratuito
Info: www.murateartdistrict.it
Aspettando la Bomba. L’Art Brut di Giovanni Galli
Firenze accoglie un’importante retrospettiva dedicata a Giovanni Galli, una delle figure di spicco dell’Art Brut a livello internazionale. La mostra “Aspettando la bomba. L’Art Brut di Giovanni Galli”, allestita presso la Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno dall’8 febbraio al 28 marzo 2025, celebra il percorso artistico trentennale dell’autore, ripercorrendone il lavoro con un centinaio di opere realizzate tra il 1994 e il 2020. Il progetto espositivo, curato da Gustavo Giacosa, si inserisce nelle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario de La Tinaia, storico centro di attività espressive per pazienti psichiatrici.
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L’opera di Giovanni Galli si configura come un incessante dialogo interiore, una forma di narrazione grafica in cui l’artista esplora e reinterpreta la propria identità. Attraverso una sintesi visiva che mescola disegni, collage e scrittura, Galli sviluppa un universo popolato da personaggi visionari: divinità egizie e indiane, streghe, creature extraterrestri e persino un maialino professore di fisica nucleare. Al centro della sua poetica vi è l’attesa della “bomba”, una metafora dell’esplosione interiore capace di rompere i vincoli dell’identità e innescare un processo di rigenerazione.
L’esposizione si sviluppa in nuclei tematici, mettendo in luce il rapporto tra segno grafico e narrazione. La presenza della parola scritta, spesso nascosta sotto spessi strati di colore, rafforza il senso di un racconto visivo carico di significati personali e universali. Tra le peculiarità dell’allestimento, un’area dedicata alla postazione di lavoro dell’artista, dove il pubblico è invitato a sperimentare il processo creativo completando con matite colorate la copia di un’opera e lasciando un commento.
Informazioni utili
Dove: Accademia delle Arti del Disegno, Sala delle Esposizioni – Via Ricasoli 68, Firenze
Date: 8 febbraio – 28 marzo 2025
Orari: Dal martedì al sabato, 10-13 e 17-19; domenica 10-13
Ingresso: Gratuito
Info: info@lanuovatinaia.org – Tel. 0556933578
Pax Paloscia e l’adolescenza sospesa alla Crumb Gallery
Alla Crumb GalleryUn altro universo, mostra personale di Pax Paloscia: un viaggio visivo ed emotivo che esplora l’adolescenza in tutta la sua complessità, tra fragilità e trasformazione, tra isolamento e connessione. Con il suo stile che fonde Street Art, documentaristica, iperrealismo, fumetti, illustrazione e fotografia, Pax Paloscia racconta un’età della vita in cui il confine tra il sé e il mondo esterno è ancora incerto, dove l’identità si plasma tra istinto e razionalità, desiderio di appartenenza e bisogno di solitudine. Le sue figure non sorridono quasi mai, immerse in colori fluidi che si fondono con lo sfondo, evocando una fusione tra dimensione interiore e realtà circostante.
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Gli adolescenti di Paloscia sono presenze sospese, quasi piccole divinità di un cosmo lontano eppure profondamente umano. Il loro sguardo enigmatico e i simboli surreali che li accompagnano – maschere, gesti, colori – creano un linguaggio visivo che parla di inquietudine, crescita, attesa. “Il mio stile”, spiega l’artista, “è influenzato dall’energia della strada e dal mondo dell’adolescenza, con tutte le sue contraddizioni e sfumature. Nei miei lavori ricorrono elementi surreali, come maschere o altri simboli effimeri, che trasformano i miei soggetti in creature di un altro universo, in contatto con il magico e l’insondabile.”
La mostra presenta 15 dipinti e una scultura, componendo un percorso in cui ogni opera è una porta aperta su una dimensione sospesa che invita il pubblico a interrogarsi su cosa significhi davvero essere presenti, a riconnettersi con l’essenziale e a riscoprire quello sguardo sospeso che, pur appartenendo al passato, continua a vivere dentro di noi.
Informazioni utili
Dove: Crumb Gallery – via san gallo 191 rosso
Date: 16 gennaio – 28 febbraio 2025
Orari: Dal giovedì al sabato, 16-19 o su appuntamento
Ingresso: Gratuito
Info: www.crumbgallery.com