"Nelson: Jorit e il condominio dei diritti" al Cinema La Compagnia

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“Nelson: Jorit e il condominio dei diritti”, il breve documentario sulla realizzazione del grande murales di Jorit dedicato a Nelson Mandela, torna al Cinema La Compagnia di Firenze.

Dal 10 al 12 gennaio tornano al Cinema La Compagnia tre documentari, presentati durante la 12a edizione de “Lo schermo dell’arte” film festival, che ci svelano il dietro le quinte dell’arte contemporanea. Tre titoli che raccontano lo studio e la ricerca, ma anche il lavoro manuale, che portano alla realizzazione di un’opera (e della sua esposizione), mostrandovi il processo creativo come non lo avete mai immaginato. Uno di questi è proprio quello diretto da Omar Rashid e prodotto da Gold sul grande murales realizzato in Piazza Leopoldo.

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Jorit, è uno street artist che firma le sue opere con delle strisce rosse quasi tribali sui volti che dipinge. Il documentario segue la realizzazione di un murales su un condominio popolare a Firenze. Dalla comunicazione ai residenti seguiamo il quartiere. Il risveglio, la partecipazione, a volte la critica. Jorit si racconta, sono tanti i dettagli che il giovane artista condivide col pubblico. Ma non è mai leggero, la sua opera incita la città stessa ad approfondire. Il messaggio si sviluppa su più livelli, come la bilancia che lo porta su e giù per i 15 metri in cui prende vita la faccia di Madiba. Lo fa a partire dalle parole con cui scuote una mattina i residenti del quartiere popolare di Rifredi. All’inizio non capiscono, poi la comprensione si fa strada, lo stupore supera un freddo supporto iniziale con il quale avevano accolto l’opera.

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Jorit è discreto, sa che sta entrando nella vita delle persone che ha intorno. Lo fa salutando al mattino, insegnando il napoletano ai fiorentini, rispondendo con fermezza alle domande banali di alcuni reporter. Passando con chiarezza il messaggio di uguaglianza che ha ispirato questa opera. I passanti, i critici e l’amministrazione si raccolgono intorno al volto di Mandela, nascono discussioni sulla figura, sull’arte, sulla street art, sulla bravura dell’artista. Qualcuno sente la forza evocativa dello sguardo, e risponde “ Anche oggi mi sono comportato bene!” Il volto di Nelson Mandela serve come monito che mai si ripeta l’ingiustizia dell’apartheid. Il monito si trasforma in speranza, quegli occhi sono il simbolo dell’accoglienza e del superamento dell’odio.

Gli altri due documentari trasmessi sono:

Making manifesto” di Christian Pirjol, Germania, 2018, 37 minuti. Il film di Cristian Pirjol, che ha accompagnato l’intero processo della produzione di Manifesto, fornisce uno sguardo approfondito della fortunatissima opera di Julian Rosefeldt. Ne registra il pensiero e le idee attraverso interviste di backstage, e sequenze del making of con la straordinaria interpretazione di Cate Blanchett.

Olafur eliasson – miracles of rare device” di Alan Yentob, Gran Bretagna, 2019, 61 minuti. Il film segue Olafur Eliasson e il suo team durante la complessa fase di preparazione della mostra Real Life che la Tate Modern dedica in questi mesi di fine 2019 all’artista danese dopo lo straordinario successo ottenuto nel 2003 dal suo Weather Project visitato da più di due milioni di spettatori.

Potete trovare tutte le informazioni sugli orari e il programma di questa tre giorni dedicata a ciò che sta dietro all’arte contemporanea qui: Art Beyond Art.