Le opere d’arte di SETA al Museo Ferragamo

seta museo ferragamo

Fino al 18 aprile al Museo Salvatore Ferragamo è visitabile la mostra “SETA”, un viaggio tra straordinarie opere d’arte non convenzionali: i foulard della famosa maison di moda.

Ho sempre pensato che i foulard legati ad una borsa o indossati al collo fossero quasi sprecati: tutti quei colori e quei disegni meravigliosi resi indecifrabili da quei nodi o da quelle pieghe pur necessari al loro scopo ovvero essere indossati. I foulard mi piacciono aperti e ho sempre pensato che alcuni sarebbero dei quadri splendidi. Perciò la mostra “SETA” al Museo Ferragamo per me è stata un’esperienza non convenzionale e insieme stupefacente e ho finalmente avuto la sensazione che tutti i foulard del mondo avessero avuto la loro rivincita.

“SETA” tra artigianato, moda e arte

La mostra, ha lo scopo di raccontare, attraverso il ricco archivio della maison Ferragamo, il lungo processo che precede la realizzazione di uno stampato su seta, in particolare proprio del foulard, che per la sua natura di quadro sperimenta l’unione perfetta di una straordinaria intuizione creativa e di un alto artigianato industriale. Il sogno di Salvatore, il fondatore dell’azienda, era infatti quello di trasformare il suo marchio noto in tutto il mondo in una casa di moda, che vestisse dai piedi alla testa. Fu a partire dagli anni settanta che questo suo desiderio fu tradotto in realtà da una delle sue figlie, Fulvia, che iniziò una produzione continuativa di accessori stampati. La magia della seta si impose così nel mondo di Ferragamo diventando un segno di grande distinzione del marchio grazie anche ai soggetti delle sue stampe ispirati alla natura e agli animali che popolano paesaggi esotici, giungle e savane fantastiche.

La mostra

Entrare alla mostra è come varcare la soglia di una grande Wunderkammer di opere d’arte in seta. La visita è pensata in un percorso circolare di 9 sale secondo un punto di vista curatoriale e del progetto di allestimento che vuole mettere in luce il modo in cui sono state sviluppate le ispirazioni e le idee alla base di ogni disegno, come molteplici collage di referenze diverse: un mood board che consente di ricostruire l’itinerario creativo e culturale all’origine di ogni stampato.

Il percorso inizia con un’installazione site specific dei due artisti cinesi, Sun Yuan & Peng Yu, dal titolo Were creatures born celestial?, che esemplificano concettualmente quale terreno fertile d’incontro e scambio tra Oriente e Occidente sia stata la Via della Seta.

Ispirazione orientale

Si torna poi indietro fino al 1960 per scoprire le primissime fonti di ispirazione di Fulvia Ferragamo che avrebbero in seguito dato origine ai motivi protagonisti degli stampati: le fascinazioni date da quei parati e quadri provenienti dalla Cina visti per la prima volta nel cosiddetto “quartiere cinese” del dormitorio dell’Educandato del Poggio Imperiale dove Fulvia studiava. Tra le pernici e le altre specie di uccelli, le peonie e gli altri fiori, le cerimonie del tè e gli altri rituali inizia così un viaggio ricco di ispirazioni tra Cina e India.

Tra fiori, uccelli e animali esotici

Si passa poi a vedere gli antichi volumi di botanica e scienze naturali che sono stati fonte d’ispirazione per disegni e collage; immagini ritagliate e incollate con un anacronismo irriverente e con dimensioni inaspettate compongono gli album che avevano lo scopo di ispirare i designer interni e i produttori di seta per la produzione dei foulard e delle cravatte. Si scopre così che un’antica armatura conservata nelle collezioni del Museo Stibbert è stata riprodotta alla perfezione su un samurai protagonista di un foulard o che i papaveri che campeggiano su uno stampato anni Novanta sono la riproduzione fedele di una tavola incisa di un libro di botanica del 1613, l’Hortus Eystettensis di Basileus Besler o ancora che alcuni uccelli sono soggetti derivati del più antico libro a stampa di ornitologia, The Birds of America di John James Audubon.

Andando avanti nella mostra si scoprono poi altre suggestioni: dai volumi antichi alle opere d’arte e le incisioni fino alle riviste specializzate e alle suggestioni dal vero documentate dalle istantanee scattate dalla stessa Fulvia durante i suoi viaggi emergono le suggestive immagini degli animali esotici, da sempre presenti nella produzione animalier della maison Ferragamo e rielaborati in mosaici floreali e composizioni eleganti e pop dall’atmosfera fiabesca.

Contribuiscono a far calare il visitatore in quest’atmosfera incantata anche un cortometraggio animato di Rocco Gurrieri e Irene Montini che trae ispirazione dal mondo figurativo di questi foulard e un’installazione multimediale di Art Media Studio che mette in scena le grafiche realizzate da cinque studenti del Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino ispirate agli stampati Ferragamo.

Un viaggio negli ultimi 50 di moda

Le ultime sale sono dedicate al filone creativo inserito in foulard e cravatte per la prima volta a fine anni Ottanta ovvero i più iconici modelli di scarpe Ferragamo e infine si passa al racconto dello sviluppo degli stampati nel corso degli anni all’interno della casa di moda, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri, come in una pièce teatrale, che riproducono pose e ambienti di ogni decade.


L’esperienza virtuale

A supporto della mostra e per abbattere ogni impedimento a vivere fisicamente l’esperienza di visita, è disponibile anche un esclusivo virtual tour sia in lingua italiana che inglese, raggiungibile da tutto il mondo, che conduce all’interno del museo utilizzando i propri dispositivi, in qualsiasi momento, dal sito museo.ferragamo.com.

SETA – Museo Salvatore Ferragamo, 25/3/2021 – 18/4/2022

A cura di Stefania Ricci
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