Il nuovo format invernale del Piccolo Principe, ristorante due stelle Michelin all’interno del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, trasforma il pranzo della domenica in un magico viaggio dentro una galleria dorata
Piccoli babà dall’impasto soffice dietro una croccante crosticina. Schiacciatine scioglievoli alle olive e bollicine profumate che risplendono sotto la luce dorata della galleria vista mare. Siamo al Piccolo Principe, ristorante due stelle Michelin guidato dallo Chef Giuseppe Mancino all’interno del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. È mezzogiorno ed è appena iniziato il momento più bello della settimana: il Pranzo della Domenica.
Il Pranzo della Domenica del Piccolo Principe
Con l’arrivo dell’inverno il ristorante Piccolo Principe presenta Il Pranzo della Domenica, un nuovo format che da quando è stato lanciato sta registrando il sold out.
Nella grande veranda che affaccia sul lungomare del Principe di Piemonte, uno dei Grand Hotel Cinque stelle lusso più belli e storici della Versilia, lo Chef Giuseppe Mancino e la sua brigata propongono uno speciale menu che rivisita i grandi piatti della domenica. Un’occasione che, da una parte, permette di godere della parte più comprensibile e fruibile della cucina di un ristorante bistellato (l’unico della costa toscana). Dall’altra, di vedere la tecnica dello Chef messa al servizio dei “comfort food” della tradizione toscana, con piacevoli incursioni di mare viareggine.
Il menu del Pranzo della Domenica del Piccolo Principe di Viareggio cambia ogni domenica e, ogni settimana, una cantina del territorio propone i propri vini in abbinamento, raccontati direttamente dal produttore.
Comfort food della tradizione toscana
Si comincia con due corse di antipasti, da condividere al centro tavola. La mano dello Chef Giuseppe Mancino si fa sentire già nei bellissimi contrasti di sapori del maialino di cinta con castagne e aceto balsamico e nella croccantezza dei fiori di zucca in tempura con salsa tartara. Ma è in un piatto all’apparenza semplice che stupisce: la ribollita toscana, condita con un giro di olio nuovo. La seconda uscita di antipasti è di mare, con digressioni che omaggiano le origini salentine dello chef. Gamberi lardellati con crema di zucca, burrata pugliese con alici di Cetara e limone, tartare di avocado, salmone e creme fresh. Come portate principali, dicevamo, i comfort food che non possono mancare mai al Pranzo della Domenica come i tortellini in brodo con tartufo o il pollo ripieno con patate, verdure e salsa cacciatora. Per concludere, le frivolezze della pasticceria e dolci tipici toscani, anche questi rivisitati dal Pastry Chef del Piccolo Principe.
Ma al Piccolo Principe di Viareggio non si tratta solo di mangiare bene. Cosa che, quando andiamo in un ristorante due stelle Michel, diamo praticamente per scontato. La magia del Pranzo della Domenica risiede proprio nello stare bene. Nel sedersi a tavola e assaporare la vita lenta. Riempirsi gli occhi con il blu del mare e le orecchie con le risate soffuse e il tintinnio leggero delle posate, in un ambiente reso magico dalle arcate rivestite in oro e specchio della galleria e le suggestive installazioni “Setole” di Francesca Pasquali. Alzarsi dopo tante ore con il cuore leggero, senza romanticismi retorici ma con una sincera voglia di tornare.
Il brunch più spettacolare d’Italia
Se il Pranzo della Domenica del Piccolo Principe è la risposta ideale alla classica gita fuori porta del weekend, c’è un altro motivo per visitare il Grand Hotel Principe di Piemonte, questa volta durante tutta la settimana: la colazione. O meglio, il brunch (ovviamente aperto anche agli esterni).
Non stiamo parlando del classico brunch, bensì di uno dei più spettacolari d’Italia. Qualche esempio? L’angolo per i bambini con giostre e coloratissimi dolcetti dedicati, la postazione ramen e hot pot, il Grand Buffet con frutta e verdura prodotte nell’orto biodinamico. Ma anche il Pata Negra tagliato al coltello, caviale, ostriche e una live station interamente dedicata alle regine del breakfast continentale, le uova.
Nel menu à la carte sono state selezionate le uova prodotte, sempre a chilometro 0, dell’agricola Gallus, dove galline di razza araucana, marans, moroseta mugellese, kabir, olive egger, wyandotte, ma anche oche di Tolosa e anatre mute, sono lasciate libere di razzolare all’aperto e di bagnarsi nello stagno.
Il Bar del Piccolo e il rooftop con piscina
Sempre al piano terra del Principe di Piemonte si trova il Bar del Piccolo, delizioso cocktail bar e palcoscenico di Simone Corsini, uno tra i più accreditati protagonisti della mixology contemporanea. Per celebrare i 101 anni del Grand Hotel Simone Corsini ha firmato una cocktail list inedita, raccolta in un book che racconta, pagina dopo pagina, le atmosfere liberty del Principe di Piemonte attraverso il viaggio di una misteriosa figura femminile. Otto sequenze rese liquide da altrettanti signature cocktail, di cui due analcolici. Iconico è il 101 a base di gin, vermouth, china e acqua di mare.
«Amo creare i miei cocktail partendo da una storia da raccontare e da un’emozione da trasmettere» racconta Simone Corsini. «La mia idea di mixology punta a reinterpretare i grandi classici, sempre in chiave moderna e sorprendente, giocando con i sentori, le sfumature di colore e la presentazione. In questa lista si esprime anche la mia passione per i cocktail analcolici, che credo debbano essere valorizzati quanto quelli alcolici».
Durante la bella stagione il cocktail bar si trasferisce sul rooftop. Lo scalone principale di accesso ai piani è una suggestiva installazione artistica dove protagonista è un tappeto con carpe koi che risalgono la corrente, metafora di una ascesa ricca e fortunata. Ma per salire su vi consigliamo di prendere l’ascensore, perché la vista che si apre allo spalancarsi delle porte è impareggiabile, con l’acqua della bellissima piscina riscaldata che si mescola al blu del mare e all’azzurro del cielo.