Arte urbana a Pisa con il Festival della Strada

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Pisa torna ad essere capitale dell’arte urbana con il Festival della Strada: mostre, installazioni diffuse, talk, workshop e la realizzazione di nuovi murales. Palazzo Blu accoglie Kobra con le Avanguardie e il Bauhaus in chiave street e nella Chiesa della Spina l’installazione di Gonzalo Borondo.

In dialogo con la mostra “Le Avanguardie”, in corso dal 28 settembre 2023 al 7 aprile 2024, Palazzo Blu ospita due mostre nell’ambito del Festival della Strada: il brasiliano Eduardo Kobra, uno degli street artist più noti al mondo (suo il David di Michelangelo dipinto in cima alle cave di Carrara), crea nella Sala della Biblioteca una contemporanea Scuola di Atene, attingendo dai ritratti degli Avanguardisti; 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto rileggono lo stile Bauhaus attraverso una collettiva di arte applicata, nella Dimora nobiliare del palazzo.

Nato a San Paolo nel 1976, Eduardo Kobra è un gigante dei murales e l’alfiere della neoavanguardia paulista: combinazioni di tecniche diverse come la pittura coi pennelli, l’aerografo e gli spray, rendono le sue opere maestose e fuori da ogni schema. Il suo talento emerge tra i dedali della città alla fine degli anni ’80: da allora Kobra ha creato murales in ogni continente, compreso il più grande al mondo (oltre 3000 mq di superficie), realizzato per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Il clima vagamente nostalgico delle sue opere unito al suo distintivo arcobaleno cromatico, crea un cortocircuito visivo che trascina lo spettatore in una narrazione romantica e divertente. Topic dei suoi lavori sono le tematiche sociali (come l’inquinamento, il riscaldamento globale, la deforestazione e la guerra) ma anche ritratti di personaggi illustri e scene di tempi ormai trascorsi per far rivivere il ricordo di molte metropoli del passato, creando un legame indissolubile tra il presente incontrastato e la memoria storica. E’ il caso dell’installazione site specific pensata per Palazzo Blu. Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu ha infatti affermato: “È interessante come l’opera di Eduardo Kobra si integra con la mostra sulle avanguardie attualmente in corso. Guardandoci intorno possiamo vedere ritratti di molti dei protagonisti della pittura del 900, oltre alla reinterpretazione di alcune tra le loro opere più celebri. C’è la Gioconda di Duchamp, e poi ci sono Picasso, Chagall, Dalì e Mondrian, quest’ultimo esposto proprio in questi giorni a Palazzo Blu. Una bellissima integrazione per “Le Avanguardie”, e un modo di promuovere l’arte urbana, sempre più presente all’interno delle istituzioni culturali e sempre più importante.”

In parallelo, sempre sul Lungarno Gambacorti, la Chiesa della Spina diventa teatro dell’installazione “Non Plus Ultra”, di Gonzalo Borondo, artista spagnolo classe 1989 che dal 2007 interviene nello spazio pubblico sviluppando un linguaggio originale, in connessione con il luogo d’azione e la percezione fisica e simbolica degli spazi. L’installazione pisana si ricollega alla spiritualità della Chiesa della Spina, innescando una riflessione esistenzialista più che religiosa. Trentacinque lastre di vetro stampate ciascuna delle quali ospita due immagini grafico pittoriche: una colonna e una figura di spalle con le braccia distese, che rimanda all’iconografia della crocifissione. Un labirinto trasparente di segni e simboli per riflettere sul concetto di limite, sulla sua negazione, sul bisogno sacro dell’uomo di varcare la soglia del conosciuto e della logica, di superarsi e proiettarsi all’infinito. La mia installazione nasce al MACRO di Roma con l’intenzione di essere un’opera che, grazie al gioco di riflessi e alla trasparenza, può dialogare con diversi contesti. Non avevo mai voluto esporla all’interno di una chiesa, ma quando ho visto la Chiesa della Spina ho capito che poteva essere il luogo adatto per la sua cromia, la sua architettura” – ha dichiarato l’artista. “È un onore mettere il mio lavoro in relazione con questo gioiello artistico. “Non Plus Ultra” invita a entrare in una dimensione di tensione generata dalle grandi lastre di vetro che la compongono: la fragilità del materiale mette in soggezione, in contrasto con la grandezza e la forza della struttura. Mi piace promuovere nel pubblico il desiderio di andare oltre, la curiosità, e di innescare una riflessione su quanto questa tendenza sia parte di noi”.

Grazie anche al contributo del Consiglio della Regione Toscana, durante il periodo del Festival della Strada molti degli artisti coinvolti nelle mostre temporanee saranno coinvolti anche nella realizzazione di nuovi murales nel quartiere di Porta a Mare, andando a cementare la nuova identità di questa area come distretto d’arte urbana e museo a cielo aperto. “Il progetto Start Attitude Festival della Strada – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini – è un’iniziativa importante per la città perché si configura come un evento di riferimento nel settore dell’arte di strada ed ha l’ambizioso obiettivo di arrivare a collocare Pisa tra le capitali europee della street art. Il progetto prevede tra l’altro un percorso di musealizzazione permanente nell’area di Porta a Mare attraverso questa forma d’arte immediata e popolare che sicuramente può arricchire quartieri e zone periferiche della nostra città”.

“Con il Festival della Strada – dichiara il curatore Gian Guido Grassi – portiamo avanti un percorso iniziato nel 2017 con i primi muri nel quartiere di Porta a Mare, avviando la rigenerazione di un’area ricca di storia della città, una zona fortemente tradizionale, il volto marinaresco di Pisa. Siamo felici di aiutare a rinascere questa parte della città attraverso una forma d’arte in grado di rafforzare e valorizzare l’identità della collettività. La bellezza di questi murales è indice di un’arte che si è saputa affermare e che è degna di stare nei musei più prestigiosi del mondo. Siamo orgogliosi di avere con noi un parterre di artisti di primo piano a livello mondiale”.

Info:

Fino al 7 gennaio 2024

Orari: lun-ven ore 10 – 19 (ultimo ingresso ore 18); sab – dom (e festivi) ore 10 – 20 (ultimo ingresso ore 19)

Biglietti: intero 5 euro; ridotto 3 euro

Per maggiori informazioni palazzoblu.it

L’associazione stART – Open your eyes è nata nel giugno 2017 e coinvolge un team di giovani creativi under 35 con competenze complementari (fotografo, videomaker, ufficio stampa e social media marketing, assistenti); ha all’attivo importanti rassegne internazionali, festival, mostre e pubblicazioni. Il curatore è Gian Guido Maria Grassi, nato a Lucca nel 1988.

Gian Guido Grassi (1988) è un curatore di arte contemporanea. Eredita questa passione in famiglia e nel 2017 fonda stART – Open your eyes con cui realizza progetti artistici, specializzandosi in street art e rigenerazione urbana. Dirige festival, cura e organizza mostre in spazi istituzionali e privati, scrive articoli, pubblica volumi e collabora con e artisti italiani e stranieri come il russo Alexey Morosov e l’uruguaiano Pablo Atchugarry. Tra le mostre più importanti ATTITUDE /Graffiti Writing, Street art, Neo muralismo” presso Palazzo Blu di Pisa, PABLO ATCHUGARRY/ Il risveglio della natura esposizione diffusa nel centro storico di Lucca.