Pitti Uomo 107, la moda italiana tenta il rilancio

Pitti Uomo 107

Pitti Uomo 107, la grande kermesse dedicata alla moda maschile è la prima fiera dopo i dati allarmanti del settore di punta del Made in Italy. Tutto quello che ci è piaciuto in fiera e poi… Luís Figo! La leggenda portoghese del calcio, già Pallone d’Oro 2000, ospite con il suo brand di lusso maschile LF Luìs Figo e noi l’abbiamo incontrato!

Non è un segreto che il mondo della moda e del Made in Italy stia passando un momento poco roseo, ci sono i dati sul calo dell’export e del fatturato, la cassa integrazione e da alcuni mesi l’allarme è stato lanciato dalle associazioni di categoria. Ma l’altro lato della medaglia è Pitti Uomo che anche con l’edizione 107 ha radunato alla Fortezza da Basso di Firenze una pletora di brand che non hanno smesso di creare nuovi capi e look visionari.

Pitti Uomo 107 ©Elena Kukina

Ci nono i marchi sartoriali, i più tradizionali, e quelli che si avventurano alla ricerca di nuovi stili, italiani o stranieri che siano. Maison Margiela, del celebre stilista belga di base a Parigi, è il guest designer.

Un giro per la fiera ci ha fatto scoprire tra gli altri, tra i brand che fanno ricerca stilistica e che anticipano le tendenze, la capsule di D.A.T.E. in collaborazione con Fruit of The Loom. La collezione, che include sneakers e abbigliamento, è stata realizzata sotto la guida stilistica di Leo Colacicco, fondatore del brand LC23 e il marchio di sneakers fiorentino conferma ancora una volta il suo heritage identitario in dialogo con la contemporaneità, come ci ha confermato il brand manager Francesco Bozzi.

Curioso lo stand di SUN68, che rimanda alla metropolitana di Londra, davvero uno degli allestimenti più originali con l’idea di riprodurre un vagone della mitica tube londinese.

Notevole anche lo stand di Guess Jeans, con tanto di guida alla nuova tecnica di lavaggio dei denim che permette di risparmiare l’80% di acqua rispetto al passato.

Allo stand di MC2 Saint Barth invece si erano portati dietro un’utilitaria d’epoca, la mitica Y10, e lo stand era ispirato ai film dei fratelli Vanzina Yuppies e Vacanze di Natale.

LF – Luís Figo e le contaminazioni tra moda e sport.

Una menzione speciale per Luís Figo nel corso della sua carriera ha vestito le maglie di Sporting Lisbona, Barcellona, Real Madrid e Internazionale. Vanta 127 presenze e 32 gol con la maglia del Portogallo. Oltre al Pallone d’Oro nel 2000, vanta nel suo palmarès la vittoria di numerosi campionati e la Champions League con il Real Madrid. Si è ritirato nel 2009 e la FIFA lo ha inserito nella lista dei 125 più grandi giocatori di tutti i tempi.   

Alla Fortezza da Basso gli avventori hanno ammirato la main collection LF Luìs Figo “new chicwear”, come amano definirla i suoi fondatori. Il campionario in fiera restituisce l’ispirazione al lifestyle contemporaneo, portando la tradizione sartoriale italiana in un contesto moderno e dinamico.

La collezione LF Luìs Figo FW 25-26 comprende una gamma completa di capi, tra cui pantaloni dal taglio sartoriale, giacche strutturate, cappotti eleganti, maglie versatili e sneaker di design. L’anima della collezione risiede nella scelta di tessuti pregiati, unicamente Made in Italy, scelti con cura per garantire comfort e stile.

Luís Figo
Luís Figo ©Eleonora Matteoli

A Pitti Uomo ho potuto ammirare capi di LF in lana merino extrafine, calda e leggera, utilizzata per i cappotti e le giacche, ai pantaloni realizzati in tessuti elasticizzati fino alle maglie in cashmere e seta. Gli eroi del calcio hanno sempre prestato il loro volto ai brand, dai tempi di George Best, però il campione portoghese ha scelto un impegno più marcato grazie alla reale passione che ha per questo mondo. Luís, ha deciso che la moda non era più solo una passione ma un investimento. LF fa realmente prodotto e lui contribuisce alla scelta dei materiali e a provarne la vestibilità.

Ho avuto l’occasione di incontrare il campione portoghese, il suo socio Gandolfo Albanese e il general manager Riccardo Antonioni. Ne è nata una breve chiacchierata su come da alcuni anni stiamo assistendo a una contaminazione tra sport e moda. Secondo Antonioni era un processo che si è iniziato a vedere già da 20 anni fa e oggi con il cambiamento dei costumi – rafforzato anche dal fenomeno dei social – è automatico che questi mondi dopo essersi incrociati abbiano trovato il loro punto di equilibrio.

Il mondo delle sneakers, ne è il più lampante esempio, prende ispirazione dal calcio ma è una tendenza vera della moda. Poi me ne sono andato con la mia maglia del Portogallo di Euro 2004 firmata da Luís Figo!

Cover photo: Pitti Uomo 107 ©Elena Kukina