Bateman Miller è un ex-attore inglese, sceneggiatore e produttore cinematografico, ma anche molto altro. Dopo Londra e Hollywood, Firenze è la sua nuova casa, dove si è reinventato come designer. Ovviamente impegnato e fuori dagli schemi!
L’attore inglese Tim Daish, amico di vecchia data di FUL, mentre siamo seduti ai tavolini di un locale di piazza Santo Spirito, mi presenta un amico che sprizza talento eccentrico da tutti i pori. Mi appare come una via di mezzo tra Johnny Rotten e Vinnie Jones. Si presenta come Bateman e non fa musica come il cantante dei Sex Pistols, né gioca al calcio come il capitano della mitica crazy-gang del Wimbledon, la squadra più odiata della fine degli anni Ottanta in Inghilterra.
Classe 1962 – è nato il 6 marzo, come Michelangelo Buonarroti fa notare – Bateman è conosciuto come produttore e attore in Gran Bretagna e negli USA. È noto per aver partecipato a pellicole quali Pictures of Baby Jane Doe (1995), Le ragazze del Coyote Ugly (2000) e London (2005). In particolare quest’ultimo film, diretto da Hunter Richards e con una bravissima Jessica Biel come protagonista, è una storia semi-autobiografica. Nel film – da lui prodotto e co-firmata la sceneggiatura – l’attore Jason Statham interpreta proprio una complicata stagione vissuta da Miller a Los Angeles.
![Bateman Miller](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2025/01/2-Bates-Original-Colour-Portrait-Destaurated-copy-575x1024.jpg)
Ma chi è veramente quest’uomo conosciuto come “Bateman”? Nato Paul M. Davis-Miller, per la cronaca è metà inglese e metà americano. E ancora: ebreo, ateo, attivista pacifista! Oggi vive tra Firenze e la Sicilia.
<<Aderendo al concetto collaudato nel tempo secondo cui “L’uomo ha due vite”… La seconda inizia il giorno in cui ci si rende conto di averne solo una… Ho sprecato la prima con la ricerca di fama, fortuna e adorazione servile. Sono stato banchiere d’investimento presso la Hong Kong Shanghai Bank a Londra e in Estremo Oriente…>>.
E la seconda? In realtà la prima non è ancora finita qui!
<<… Poi di nuovo sono a New York e Hollywood come scrittore, produttore cinematografico e vicepresidente senior della BBC, vendendo progetti alla Paramount Pictures, 20th Century Fox, Sony e Disney. Infine ho iniziato a dare finalmente un contributo più utile alla società gettando vernice sui capi di abbigliamento a Firenze e in Sicilia>>!
Già perché Bateman si è messo a “inchiostrare” a modo suo capi d’abbigliamento. Lavora senza pennelli e solo su tele vintage di design e militari vintage con prodotti industriali provenienti dai negozi di ferramenta più economici che riesce a trovare. Mai, sottolinea mai, da fornitori di pittura per d’arte!
Senza alcuna formazione accademica come artista, si lascia influenzare dai suoi miti, le fonti d’ispirazione sono le più diverse e vanno da Federico Fellini ai Radiohead, da JD Salinger a Jackson Pollock, passando per quel genio di Jean-Michel Basquiat.
![Bateman Miller](https://firenzeurbanlifestyle.com/wp-content/uploads/2025/01/3-Bates-and-Clothes-1024x986.jpg)
La sua attuale collezione, “PLEASE DON’T TELL ME IT’S NOT A GENOCIDE” è una miscela contro la guerra di splatter e “satira scritta” sulle uniformi militari statunitensi risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, la guerra in Corea, quella del Vietnam e, tra alleati e nemici, chi più ne ha più ne metta!
Ogni riferimento a Gaza è puramente voluto!
In occasione di Pitti Uomo, Bateman ha uno showroom presso l’atelier di Gianluca Sasso dove si possono ammirare i suoi capi unici. Sasso è il suo mentore e il suo critico d’arte preferito. Le “opere” hanno un messaggio molto politico e tra i suoi modelli-clienti figura la calciatrice della Fiorentina Femminile Madelen Janogy.
Ma davvero una mente creativa come Bateman ha vissuto solo due vite. A molti di noi non ne basterebbero tre per fare tutto quello che ha fatto lui!
I capi della wearable art di Bateman Miller sono visibili presso International Studio, via Panicale 61 R a Firenze.
Photo: Tim Daish