Da Firenze agli Stati Uniti: la pizzeria napoletana aperta nel lontano 2005 a Firenze è stata premiata coi tanto ambiti “Tre Spicchi” di Gambero Rosso in Florida.
Una delle prime vere pizzerie napoletane che ha aperto a Firenze. O’ Munaciello si può definire così, come una sorta di precursore di un trend di mercato (e di gusto) che oggi spopola in Toscana, in Italia e non solo. Chi l’avrebbe mai detto nel lontano 2005? O’ Munaciello è nato da un sogno. Il sogno di un gruppo di amici fiorentini innamorati di Napoli e dei Quartieri Spagnoli, del fascino e delle contraddizioni di una città unica al mondo. Un sogno fatto di pizza buona, ma anche bella, e di passione. Tanta passione.
Oggi questo sogno viene portato avanti da Valentina Borgogni, la titolare, che lavora ogni giorno con determinazione e voglia di fare per non interrompere mai quel percorso di crescita iniziato quasi 20 anni fa. Migliorandosi e rinnovandosi in continuazione, proprio per stare sempre al passo coi tempi. Il suo angolo di Napoli a Firenze, oltre a esibire con orgoglio le terrecotte dei Maestri Ferrigno, crea difatti una neaopolitan experience degna del folcloristico e leggendario spiritello della tradizione partenopea che dà il nome alla pizzeria.
O’ Munaciello è stato il primo locale a portare la pizza verace napoletana a Firenze. Quella con il cornicione alto, l’impasto lievitato per 48 ore e cotto solo nel forno a legna, fra gusti figli della tradizione come Margherita, Margherita DOP, Marinara, Napoli o Salsiccia e Friarielli e anche qualche proposta più contemporanea, quali ad esempio Carmine (mozzarella, salsa di pomodoro, salsiccia, friarielli, pomodorini del Piennolo gialli e rossi, stracciatella, melanzane fritte, scaglie di grana e basilico), Positano Bianca (mozzarella di bufala, pomodorini del Piennolo gialli e rossi, filetti di alici, olive di Gaeta e basilico), Maradona (Margherita con ‘nduja, burrata fresca e basilico) o Sciosciammocca (Bianca con provola, salame napoli, ‘nduja e basilico). All’epoca tutto ciò era una novità per i fiorentini, mentre oggi la pizzeria in Via Maffia – premiata con “Due Spicchi” da Gambero Rosso – è una realtà solida e amata da tutta la città, così come dai turisti. Ma c’è di più…
La scalata di O’ Munaciello non si è arrestata a Firenze e alla Toscana, guardando presto con ambizione anche allo scenario internazionale. È così che, per il quinto anno consecutivo, questo mese di aprile ha visto O’ Munaciello – Miami fregiarsi degli ambiti “Tre Spicchi” di Gambero Rosso, riconoscimento che ad oggi possono vantare solamente quattro pizzerie degli Stati Uniti e che nel suddetto Stato rappresenta ancora un unicum.
Il meritato premio al lavoro, alla genuinità e all’autenticità di queste pizze 100% italiane (anche negli States): dai pomodorini alla mozzarella, passando per la provola fresca e le olive, fino alla farina. Non è certo un caso, insomma, il fatto che il Maestro Pizzaiolo Carmine Candito l’anno scorso abbia trionfato nella categoria “Pizza Napoletana”, per essere poi riconosciuto come “Pizza Maker of the year 2022” a Las Vegas.
Presente a Miami già dal 2017 con ben due sedi (la seconda è stata aperta nel 2022), O’ Munaciello è pronto a lanciare adesso la sua terza sfida americana. Senza mai dimenticare da dove viene e le fondamenta sulle quali ha costruito la sua storia, ma ben consapevole del traguardo che vuole raggiungere. L’obiettivo, del resto, è chiaro a tutti: aprire nuovi ‘O Munaciello negli Stati Uniti e presto in tutto il resto del mondo. Per permettere a tutti, ma proprio a tutti, di assaggiare ovunque un pezzo di Napoli.
Per saperne di più: https://omunaciello.it/index.html
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