“Tiratissima”, l’evoluzione del format pizza&cocktail parte da Firenze

Pizza al metro

Il ristorante aperto a fine ottobre 2022 da Simone Arnetoli e Laura Tosetti in Viale Giovanni Amendola in pochi mesi ha conquistato il pubblico fiorentino per la qualità delle sue pizze, l’originalità dei suoi cocktail e le sue serate… frizzanti!

Interni

Pizza al metro, bollicine e signature cocktail di buon livello, sono trascorsi appena pochi mesi dalla sua apertura, ma “Tiratissima” non è più una novità per il pubblico fiorentino. Questo, perché in tanti sono passati in fretta dalla curiosità di provarlo per la prima volta al piacere di tornarci spesso come clienti abituali. Esattamente la riprova perfetta di un’intuizione vincente, tanto a livello di posizione (controcorrente ma funzionale) quanto di concept, interni e personale.

Pizza al metro

Un’intuizione vincente

L’idea è venuta a Simone Arnetoli. Il noto imprenditore fiorentino, già fondatore di Galateo Ricevimenti, ToscaNino e Regina Bistecca, nel post covid ha avuto infatti l’occasione di valutare un interessante fondo in Viale Giovanni Amendola 14r e contro ogni diceria che sostiene che i locali sui viali a Firenze non funzionano, ha deciso di aprirci un ristorante. Amante della pizza da sempre, ha incentrato il locale sulla pizza a taglio ambientata in un ambiente “classico”, affidando a Laura Tosetti l’interpretazione del gusto e dello stile. I due, in totale sinergia, hanno affinato così tutti i dettagli nei minimi particolari: dalle pietanze sulle lunghe tavole di legno alle coppe champagne con lo stelo tagliato per rientrare comodamente sotto la tavola della pizza, fino alla rotella “da casa” per tagliarsi da soli la pizza, ma anche le forme dei dolci (lunghi, lunghi anche loro), la mise en place e la ricercata carta dei vini.

Un nuovo format: opportunità o rischio?

“Con Tiratissima non abbiamo inventato un vero e proprio nuovo format… Esisteva già la pizza a metro ed esisteva già il pairing con food & cocktail”, precisano subito Simone Arnetoli e Laura Tosetti. “La nostra pizza però è molto diversa dalle proposte già esistenti: è davvero lunga, lunga (fino a 3 metri, ndr) e ognuno sceglie comunque il suo gusto che, grazie al nostro programma computerizzato studiato ad hoc, capiterà esattamente davanti a chi l’ha scelta. Ci stiamo anche noi domandando il perché di questo successo, fin dall’apertura in anteprima del 31 ottobre abbiamo fatto il cosiddetto pienone ogni sera. Il rischio esiste naturalmente in ogni nuova impresa, ma forse il nostro punto di forza è stato capire che dopo il covid poteva esserci di nuovo, e più forte ancora, il desiderio di condivisione. Un altro fattore vincente si sta rivelando anche l’atmosfera: di solito le pizzerie sono caratterizzate da locali squallidi o molto moderni, mentre da Tiratissima i clienti gradiscono tantissimo l’ambiente cozy. Un altro elemento inusuale, inoltre, è la quantità di donne che frequentano il locale. Di solito sono un target molto raro per la pizza considerandola pesante e calorica, invece qua arrivano tiratissime, in tavolate lunghe come la pizza maxi, che oltre le 10 persone fa suonare il Gong”. Un vero e proprio Gong, è tutto vero, accompagna difatti la pizza oltre le 10 persone, scandendo una scenografica pizza experience (e non soltanto una semplice cena).

Rotella pizza

Le pizze più richieste

Fra le pizze, come riconoscono gli stessi Simone e Laura, da “Tiratissima” funzionano sia le classiche sia quelle più sfiziose. “Abbiamo fatto un conto approssimativo e contato di aver sfornato nei primi 100 giorni di apertura più di 4 km di pizza, oltre agli antipastissimi e ai dolci”, raccontano orgogliosi i due volti che si celano dietro al successo di questo nuovo ambizioso protagonista della ristorazione fiorentina. “Fra le pizze rosse stravincono le classiche Margherita e Napoli, seguite a ruota dalla gustosissima Amatriciana. Fra le bianche sono invece sul podio quella con mortadella, burrata e pistacchi, quella con prosciutto cotto, melanzane, tartufo Savini, grana e basilico e infine quella con gorgonzola, composta di fichi, mandorle e capocollo del Falorni”.

Francesco Guetta

La carta drink

E per quanto riguarda i cocktail? “Vanno per la maggiore l’Americano Sballato, il Perla Nera con rum bianco e scuro, lime, carbone, mela e zenzero, il Negroni Aromatico, la Regina con gin al basilico, gli stessi ingredienti del Bloody Mary e un top di velluto al fior di latte e il Caterinissima con il gin toscano realizzato con le note di testa e di cuore del profumo di Caterina de’ Medici e pagliuzze d’oro zecchino”. Senza dimenticare la classica birra, che da tradizione resta comunque la bevanda più richiesta per accompagnare le pizze, seguita da Champagne e Lambrusco.

Coppa Champagne

Una squadra di professionisti

“Per questo progetto così impegnativo – concludono Simone Arnetoli e Laura Tosetti abbiamo assemblato una squadra di validissimi soci e collaboratori: Gianni Giorgi, professore alla scuola alberghiera per tantissimi anni e capo chef nelle cucine di buonissimi ristoranti da oltre 30 anni; Calogero Incorvaia, organizzatore attento ed esperto informatico, nel mondo del catering e della ristorazione da una vita; Daniele Bucciarelli, attento a logistica e rapporti con fornitori e dipendenti, con pluridecennale esperienza nel settore degli eventi di lusso; Francesco Guetta, giovane e preparatissimo bartender con già diverse quotate esperienze all’attivo; il direttore Pierluigi Paravati con molti anni di servizio ed esperienza, anche fuori Firenze. Dopo il periodo difficile del post covid, nel quale era quasi impossibile trovare personale, ci riteniamo molto fortunati ad aver costruito in così poco tempo una squadra internazionale molto abile, affabile e disponibile dai lavaggisti fino al personale di sala e cucina”, la chiosa di chi sa che le vittorie più belle nella ristorazione e nella vita sono frutto del lavoro collettivo. E “Tiratissima” da questo punto di vista è partito sicuramente molto bene…

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