Prima del sì: a Firenze un corso prematrimoniale laico e gratuito

Il Comune di Firenze lancia “Prima del sì”, il primo corso prematrimoniale civile, gratuito e laico in Italia: formazione legale, fiscale e relazionale per le coppie in vista di matrimonio o unione civile.

Dimentichiamoci il parroco, il foglietto con gli appuntamenti domenicali e le domande imbarazzanti sul significato del matrimonio. A Firenze, il percorso verso il “sì” prende una direzione nuova, laica, gratuita e profondamente concreta. Per la prima volta, Firenze propone un corso prematrimoniale civile, pensato per tutte le coppie che stanno per sposarsi o unirsi civilmente. L’iniziativa – recentemente approvata dalla giunta comunale – vede il Comune lavorare fianco a fianco con l’Ordine degli Avvocati e quello dei Commercialisti.

Se fino a ieri prepararsi al matrimonio significava seguire un percorso quasi esclusivamente religioso, senza offrire una formazione specifica sugli aspetti giuridici e civili dell’istituto matrimoniale, oggi le istituzioni pubbliche si fanno carico di questa formazione, offrendo strumenti pratici per affrontare il matrimonio (o l’unione civile) con maggiore consapevolezza.

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“Prima del sì”: come funziona

L’idea è semplice: fornire alle coppie informazioni chiare, accessibili e utili su aspetti giuridici, fiscali, patrimoniali e relazionali della vita coniugale. Perché sì, sposarsi è un atto d’amore, ma è anche un contratto. E come ogni contratto, ha diritti, doveri, implicazioni.

Durante il corso – strutturato in tre moduli tematici – si parlerà di separazione, divorzio, affidamento dei figli, gestione patrimoniale, pianificazione finanziaria e successione. Non mancheranno riferimenti normativi precisi: si passerà in rassegna l’articolo 143 del Codice Civile (diritti e doveri reciproci dei coniugi), l’articolo 144 (indirizzo della vita familiare), fino alla Legge Cirinnà sulle unioni civili. Un quadro che riguarda tutti, senza distinzioni di fede, genere o orientamento.

Il corso si terrà due volte l’anno, con una prima edizione già in calendario per il 4, 11 e 12 giugno, dalle 18 alle 20 nella Sala Ex Nardini alle Murate. L’iscrizione è gratuita (basta mandare una email a corso.primadelsi@comune.fi.it), e ogni edizione sarà riservata a un massimo di 50 partecipanti, per garantire uno spazio e un clima adeguato al confronto

Un cambiamento nei numeri e nella cultura

Questa novità si inserisce in un quadro più ampio. I dati ci parlano chiaro: ci si sposa di meno e sempre più spesso con rito civile. Secondo l’Istat, già nel 2013 i matrimoni religiosi erano in forte calo: solo il 57,5% contro il 42,5% dei civili. Un’inversione di tendenza che ha continuato a rafforzarsi. E anche a Firenze, il numero complessivo dei matrimoni e unioni civili ha registrato fluttuazioni: 863 nel 2023, in lieve calo nel 2024.

Non sorprende quindi che ci sia bisogno di nuovi strumenti, in linea con una società che evolve. Non tutte le coppie si sposano, non tutte lo fanno in chiesa, e soprattutto molte arrivano al matrimonio senza un’adeguata preparazione alle implicazioni concrete che questo comporta.

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Il Comune come luogo di prossimità

Per comprendere meglio le motivazioni e gli obiettivi del progetto, abbiamo rivolto due domande all’Assessora Deleghe a Organizzazione e Personale, Laura Sparavigna, promotrice dell’iniziativa.

Firenze è la prima città italiana a proporre un corso prematrimoniale laico e gratuito. Come nasce questa idea e cosa vi ha spinto a portarla avanti proprio adesso?

Questa idea nasce da un’esigenza molto concreta, che ci è stata restituita anche da tante cittadine e cittadini: affrontare il matrimonio o l’unione civile con maggiore consapevolezza, a partire da ciò che spesso viene taciuto o dato per scontato. In un momento storico in cui i numeri parlano chiaro – i matrimoni religiosi sono in forte calo e il rito civile è sempre più diffuso – le istituzioni hanno il dovere di adattarsi ai nuovi stili di vita ed essere più contemporanee e accessibili.
Lo abbiamo fatto con uno sguardo laico, gratuito e inclusivo, coinvolgendo competenze giuridiche, fiscali e relazionali, per accompagnare tutte le coppie, senza distinzione di genere, fede o orientamento. È una scelta di giustizia sociale, perché ogni relazione merita rispetto, strumenti e tutele. Il Comune cerca di essere sempre più un luogo di prossimità e cura, non solo amministrativa ma anche culturale. 

Questo corso affronta aspetti giuridici, fiscali e relazionali spesso dati per scontati o lasciati in secondo piano. Che tipo di impatto sperate possa avere non solo sulle coppie, ma anche sulla cultura del matrimonio in Italia?

Il nostro obiettivo è duplice: da un lato offrire strumenti concreti alle coppie – perché quel “sì” suggella un momento di fortissima emozione e di amore reciproco ma è anche un patto, con diritti e doveri – e dall’altro contribuire a una nuova cultura del legame, più matura e consapevole.
Troppo spesso il matrimonio civile viene percepito come una formalità burocratica, veloce. Con “Prima del sì” vogliamo presentare la potenza e la bellezza del rito civile, offrendo uno spazio di confronto e informazione che parli alle persone, alla loro vita reale. Non si tratta solo di preparare un evento, ma di costruire un progetto condiviso. In questo senso, Firenze vuole essere un laboratorio nazionale di innovazione sociale e culturale, capace di mettere al centro le relazioni, i diritti e il futuro delle coppie. 

Un nuovo modello di cultura affettiva?

In un paese dove i corsi prematrimoniali sono ancora prerogativa del mondo cattolico, Firenze prova a riscrivere le regole. Il corso “Prima del sì” non si sostituisce a quelli religiosi, ma li affianca e li arricchisce, offrendo una prospettiva laica, inclusiva, concreta. E forse è proprio questa la sua forza: restituire dignità e profondità anche al rito civile, troppo spesso visto come una formalità veloce, priva di cornice e di riflessione.

Non si tratta solo di preparare un evento, ma di iniziare un percorso. E come in ogni buon inizio, sapere dove si sta andando è il primo passo per farlo insieme.