“Self Transformism”: la mostra personale di Sossio a Firenze

Aria Art Gallery ha inaugurato lo scorso 24 maggio un nuovo progetto espositivo – visitabile fino al 30 luglio – il cui titolo preannuncia un nuovo movimento culturale.

Un viaggio nel mondo interiore dell’uomo attraverso i colori che si intrecciano e mescolano sulla tela. Osservando le opere esposte di Sossio all’Aria Art Gallery sembra di vedere il pennello nelle sue mani che si è mosso liberamente come a seguirne il flusso di coscienza rincorrendo i pensieri, i sogni e le ombre dell’artista. Mille sfumature che stanno a rappresentare le tante sfaccettature dell’animo umano. Percorsi astratti e intangibili che prendono forma e materia trasformandosi in figure più o meno delineate, in tratti densi o delicati. Tutto sta nell’immaginazione e nello sguardo di chi osserva che attraverso le linee e i giochi cromatici può ritrovare qualcosa di sé, scoprire qualcosa di nuovo, riflettere. Ecco che l’arte assume una delle sue primarie e più importanti funzioni far dialogare lo spettatore con sé stesso offrendo una nuova prospettiva sul suo essere che da statico si fa in movimento e accetta il cambiamento. Grazie alla mostra “Self Transformism” ci ricordiamo o scopriamo che le creazioni artistiche possono mettere in moto una trasformazione, una delle più importanti: quella che ha a che fare con noi stessi.

Le opere

I lavori dell’artista sono ispirati dal pensiero innovativo e rivoluzionario di Elio D’anna, scrittore, filosofo, imprenditore, poeta e musicista. Ogni quadro esposto dialoga, quindi, con una sua citazione. Questo abbinamento vuole guidare in quella che è la “Rivoluzione individuale”, di cui Sossio si fa promotore come uno dei principali esponenti di un movimento che pone l’individuo come unico creatore della propria realtà, la quale si riflette nel mondo degli eventi a seconda del suo stato d’essere. Ogni individuo ha una impresa impossibile da realizzare, un evento da trasformare e proprio per questo il pittore deve rinunciare al proprio diritto di autore ponendosi come strumento della “Volontà” per aiutare lo spettatore ad acquisire consapevolezza di sé. Colui che osserva, può ammirare e scoprire sé stesso annullando così ogni distanza, ogni conflitto, ogni divisione. Le opere esposte rappresentano una trasformazione dinamica del mondo interiore e un viaggio nel sogno in cui l’artista in assenza di paura, va a caccia delle proprie ombre.

The Dominating Influences – “It’ s your responsibility to make sure that creative thoughts and positive emotions constitute the dominating influences in your Being.
You cannot change the outer conditions without changing the inner ones.
Train your Being to constantly weed out fear and worry, and cultivate success, happiness, health and prosperity. It’ s your inner Being that creates and projects the world you are living in.

Come afferma Elio D’Anna descrivendo la mostra:”la rivoluzione individuale, come un filo invisibile che lega insieme diversi artisti e forme d’arte separate da secoli, porta alla luce quello che è un diritto di nascita di ogni uomo: il diritto al sogno e a creare la propria realtà trasformando il mondo che ci circonda. È un movimento aperto a tutte le forme della creatività umana come pittura, scultura, poesia, arti visive, letteratura, filosofia, biotecnologia, scienza e fisica quantistica; ampliando la portata di queste espressioni e dando una piattaforma a qualsiasi nuova scoperta che avvicini l’uomo a se stesso. L’arte, come il sognare, può avvenire solo individualmente, e come tale lo scopo di un Artista non può più essere solo la creazione di un oggetto o di un manufatto, ma la scoperta di se stessi attraverso l’atto della creazione. L’opera d’arte e l’autore diventano un tutt’uno, con l’artista che si costruisce e si ricrea dall’interno del proprio essere, dando così forma a qualcosa che è l’espressione naturale del suo mondo interiore; rendendo visibile qualcosa di invisibile che solo lui può vedere. Spesso questo processo è causa di grande sofferenza e attrito, ma è da questo duro sforzo interiore che nasce un’opera d’arte sincera e senza tempo. […] È un viaggio interiore, ed è molto duro e pericoloso: dentro di te troverai montagne, oceani, deserti, foreste, precipizi e abissi da superare; bestie feroci, mostri orribili e battaglie impossibili da vincere proprio come le spedizioni più ardue e avventurose sulla terra che solo pochissimi uomini sono stati in grado di affrontare.

The body is the Battlefield – It’s here in this body and nowhere else what you can win all battles. Whatever happens in the outer world, remember yourself, that is, be entirely responsible for it, and everything will settle and turn for your own advantage.

Sossio è così capace di farci entrare nella psiche umana grazie ai prodotti dei suoi strumenti: pennelli, spatole, spazzole, plastiche e stoffe che vengono utilizzate come supporto per tamponare forme e colori. Le tele sono state lavorate creando e tessendo volumi che consentono a colori e linee di trovare attraverso una complessa struttura formale, in forma dinamica, la loro propria armonia. Il pittore utilizza la tela come un muro di ricordi da cui cancella ogni descrizione figurativa al fine di recitare un messaggio libero da ogni preconcetto. L’uomo ammirando il lavoro dell’artista riscopre il suo potere primordiale: quello di plasmare l’ambiente che lo circonda a partire dal suo mondo interiore. Proprio perché tutto accade prima dentro di noi. Spesso dimentichiamo di essere scrittori, di poter dare la vita, trasformare e modificare. Abbiamo la sensazione che niente ci appartenga e di non poter cambiare le cose. Ecco, che il percorso espositivo di Sossio esposto negli spazi ampi e luminosi dell’Aria Art Gallery ci accompagna in un percorso che, a partire da un nuovo modo di considerare la pelle, il corpo, le emozioni, le paure, i problemi, le esperienze, la propria creatività e unicità, ci restituisce la consapevolezza e insieme la responsabilità di poter fare ancora molto ricordandoci che abbiamo nelle nostre mani il potere di trasformare le cose a partire da noi stessi e generarne di nuove. Una riscoperta – oggi l’unica rivoluzione attuabile e capace di trasformare l’esistente e il futuro che ci aspetta – in cui non ci sono più osservato e osservatore ma solo creatore e la sua creazione. Il viaggio per la padronanza di sé – fatto di guerre con paure, dubbi e insicurezze che devono essere vissute perché capaci di farci crescere, acquisire potenzialità e consapevolezza- è la realizzazione a cui ogni uomo deve aspirare perché solo a partire dall’interno potrà agire sull’esterno. Il nostro essere diventa così un laboratorio per la trasformazione del destino del mondo. Il lavoro di Sossio rompe i confini che normalmente caratterizzano l’esperienza artistica – di cui la creazione di un autore e lo spettatore che la guarda sono i poli opposti – per urlare la necessità di un nuovo sguardo e per comunicare che il mondo reale sta aspettando noi per essere creato.

L’artista

Sossio ha frequentato il Liceo Artistico di Napoli dal 1968 al 1972, anni di grande fermento e trasformazione per la nuova Scuola Napoletana. L’artista è stato allievo di pittori quali Domenico Spinosa, Armando De Stefano, Gianni Pisani. Tra il 1976 e il 1978 partecipa a numerose personali sempre tenute nel circuito di Gallerie Napoletane aderendo al clima di rinnovamento culturale e artistico della sua città. Negli anni ’80 si trasferisce in Toscana dove inizia la sua vera e propria ricerca interiore. Nelle tele di questo periodo ricorrono moduli linguistici legati al colore e alla assenza di forme figurative. L’esperienza di questi anni si rivelerà fondamentale nel suo percorso stilistico, in particolare per l’ispirazione ricevuta dalle illuminanti chiavi di lettura dell’Universo Creativo nate dall’incontro con Elio D’Anna. Nel 1998 inaugura una mostra personale presso la Gallery di Londra curata dalla Italian Accademy of Arts che viene ripetuta nel 2001 e nel 2006. Dal 2007 Sossio è rappresentato da Aria Art Gallery, con la quale espone quattro mostre personale e numerose mostre collettive a Firenze, Istanbul e Londra. Ha inoltre partecipato a diverse fiere d’arte contemporanea e progetti istituzionali. Collezionisti di numerose nazioni lo hanno scelto, accostando le sue opere ad artisti di fama internazionale. Tra le collezzioni di maggior rilievo: Gordon Bethune (CEO di American Airlines), Donald Trump (U.S.A.), Rudi Dornbusch (Premio Nobel, DE), European School of Economics (UK, IT, SP), Il Bottaccio (UK, IT), Museo Mo.C.a. (IT), George Koukis Foundation (UK, CH, GR), Esemble (TR), Aras Foundation (TR), Ambasciata Italiana, Ankara (TR).

Aria Art Gallery – Borgo SS Apostoli 40r – Firenze

+39 055 216150 – info@ariaartgallery.com

www.ariaartgallery.com