Taylor Swift dal vivo in Italia, la recensione di FUL

Taylor Swift Eras Tour

Tra braccialetti dell’amicizia, brillantini e tanto entusiasmo è arrivato anche in Italia lo spettacolo dell’anno. Taylor Swift: The Eras Tour ha portato oltre 130mila fan da tutto il mondo a Milano sabato 13 e domenica 14 luglio. C’eravamo e vi raccontiamo come è andata.

I fan più temerari si sono accampati giorni prima fuori da San Siro con l’obiettivo di avere la migliore vista possibile durante il concerto, sfidando il maltempo di venerdì e le alte temperature sotto il sole di sabato; ma è la mattina stessa che il piazzale dello stadio si è colorato completamente di rosa e di lustrini, e nell’aria risuonavano le canzoni più iconiche della cantautrice statunitense. 

Simboli protagonisti di questi concerti sono stati senza dubbio i braccialetti dell’amicizia. Infatti Taylor Swift, grazie a una strofa della canzone “You’re on Your Own, Kid”, ha fatto tornare di moda quei braccialetti colorati fatti con le perline, che i fan hanno creato e poi scambiato prima e durante il concerto stesso.

Una chiara dimostrazione di amicizia e volontà di creare legami con le persone con cui passerai una serata indimenticabile.

Il palco si è acceso alle 18.30 quando i Paramore, gruppo di apertura delle date europee del tour, sono saliti sul palco e hanno scaldato il pubblico già elettrizzato. Poi un grande orologio ha preso spazio sugli schermi e ha scandito gli ultimi minuti che separavano i fan dall’inizio del concerto tanto atteso.

I ballerini si sono impadroniti del palco, vestiti mozzafiato e all’improvviso un boato: lei è apparsa in mezzo al palco e sulle note di “Miss America & The Heartbreak Prince” ha dato inizio al concerto. 

Dopo 13 anni dalla sua ultima esibizione in Italia, Taylor Swift ci ha donato uno spettacolo degno di questo nome. Il concerto era diviso in dieci atti, ognuno dei quali rappresentava un album della sua discografia, con frequenti cambi d’abito e scenografie, per un totale di oltre tre ore di spettacolo, 44 canzoni, il tutto accompagnato da un corpo di ballo e giochi di luci mozzafiato.

Se da un lato la cantante ha portato ondate di energia, anche il pubblico ha fatto la sua parte. Quasi tre minuti di applausi dopo il singolo “Champagne Problems” e dai settori più alti dello stadio era possibile sentire la struttura tremare sotto il peso di migliaia di persone che ballavano e cantavano insieme. 

Per quanto l’emozione e l’amore per la musica siano stati i protagonisti indiscussi di questo fine settimana milanese, non è da ignorare la componente economica portata da questo tour. Infatti le statistiche hanno stimato che nel capoluogo lombardo ci sia stato un indotto di 180 milioni di euro tra il settore della ristorazione, dei trasporti pubblici e alberghiero, il quale da solo vede il proprio fatturato triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 

Non tutte le belle serate però terminano con il lieto fine. Nonostante un anno intero di preavviso, il potenziamento delle linee della metropolitana non è stato sufficiente. Le code erano interminabili e le persone schiacciate tra di loro nella speranza di riuscire a salire sulle ultime corse della metro disponibili.

A causa di questi disagi la notte tra domenica e lunedì, dopo l’ultimo spettacolo italiano, quattro ragazze sono finite in ospedale a causa di malori dovuti dalla folla in coda per prendere la metropolitana a fine concerto.

Molte persone inoltre si sono ritrovate senza mezzi per tornare verso le zone centrali della città, taxi irreperibili e metropolitana chiusa, autobus notturni con troppe poche corse per accontentare oltre 60 mila persone. 

Malgrado questi problemi, i quali sono quasi impossibili da evitare quando si ha a che fare con decine di migliaia di persone, i due concerti a Milano sono stati emozionanti ed indimenticabili per i fan presenti. Tra lacrime di gioia, cori e commozione il pubblico ha lasciato lo stadio consapevole di aver vissuto quella che, per molti, sarà una delle serate più belle della loro vita.

E come biasimarli dopo un concerto del genere.  

Cover photo: Chad Davis via Flickr CC