Tenax Theatre, quando il palco invade il club

Tenax Theatre un progetto che abbandona il palcoscenico teatrale per muoversi in un ring dove artisti e pubblico convivono e condividono energie, estetiche, umanità.

 
Il progetto triennale di Teatro Studio Krypton, Tenax Theatre 2018/2019/2020, ideato da Giancarlo Cauteruccio e Massimo Bevilacqua, conclude quest’anno la sua prima edizione. Tenax Theatre affronta il tema della periferia non solo come luogo fisico ma come spazio metropolitano che si presenta, per la sua identità e morfologia, come un laboratorio linguistico-espressivo.

Lorenzo Polidori

 
La lunga esperienza della residenza a Scandicci ha stimolato gli artisti di Krypton a sviluppare questa nuova e inedita sfida per Firenze e non solo. La discoteca, luogo estremo sia per energia che per spazio architettonico, scardina il sistema teatrale di tradizione per accogliere nuove forme creative.
Il Tenax è attrezzato con sofisticate tecnologie che permettono di creare opere immersive in cui la luce, il suono e l’immagine possono viaggiare a livelli di percezione aumentata. Dal disegno artistico di Cauteruccio scaturiscono commistioni linguistiche che alterano la tradizione “addomesticando” l’innovazione. Tradizione e contemporaneo, classicità e innovazione si fondono per creare veri e propri cortocircuiti.
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La prima sezione primaverile del progetto ha visto alternarsi sul palco la serie di performance Corpo Immagine con molti giovani allievi, artisti, attori e musicisti. Questa seconda sezione del progetto si sviluppa dal 25 ottobre al 20 dicembre con un importante programma di ospiti e di eventi di danza, teatro e musica.
Tenax Theatre è realizzato con il sostegno di Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Tenax, Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione Teatro della Toscana, Opus Ballet, Orchestra Futura, Scuola di Musica di Fiesole, Accademia di Belle Arti di Firenze, Conservatorio Cherubini, Unicoop Firenze.

IL PROGRAMMA

La serata di giovedì 25 ottobre si inaugura con l’open act Post Trans Iconica. Una riflessione sulla costruzione dell’identità e sul conflitto fra realtà e immagine in una performance/installazione con la regia visuale di Massimo Bevilacqua e con protagoniste Margherita Landi e Cecilia Lentini.
La serata prosegue con un solo di danza e un concerto che segna l’avvio di una collaborazione tra Teatro Studio Krypton e Fondazione Toscana Spettacolo Onlus per la promozione di giovani artisti. In particolare attraverso Anticorpi XL, il primo network indipendente italiano dedicato alla giovane danza d’autore e costituito dalle più importanti realtà sensibili al ricambio generazionale, e con Glocal Sound, una vetrina dedicata ai musicisti under 35 e alle loro composizioni originali senza limiti di genere.
In Non Ricordo Simone Zambelli, finalista al Premio Equilibrio, presenta uno spettacolo tra danza e teatro alla scoperta dei propri ricordi. Il giovane interprete è stato definito dalla stampa “una vera maschera teatrale, per certi versi antica, che ricorda Buster Keaton”.
Lorenzo Polidori, giovane musicista nato a Firenze nel 1997, eseguirà un concerto con suoi pezzi inediti e cover di Mark Knopfler, Merle Travis e Jerry Reed. Chitarrista acustico di grande virtuosismo, Polidori ha condiviso il palco con musicisti come Gareth Pearson, Clive Carroll, Andrea Valeri, Finaz, Eugenio Finardi, Steph Burns (chitarrista di Vasco Rossi). Nel 2017 ha vinto il prestigioso concorso di chitarra acustica New sounds of acustic Music 2017 di Cremona.
L’appuntamento di giovedì 8 novembre è composto da un trittico di danza realizzato sempre in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo per il network Anticorpi XL.
In P!nk Elephant, Siro Guglielmi presenta una coreografia incentrata sulla ricerca d’espressione di un corpo in continuo desiderio di trasformazione, senza distinzioni di genere e sesso. Una danza compiuta attorno all’oggetto amato, al fine della sua ricerca e del suo desiderio. Fray, di Olimpia Fortuni interpretato da Pieradolfo Ciulli, è una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. Un cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente saremo, per ricordarci quanto non sia scontato essere qui, ora. In Quartetto per oggetti, con la coreografia di Camilla Monga e la collaborazione di Jacopo Jenna, sono in scena 13 oggetti che popolano le nostre case e che quattro giovani danzatori impugnano, inseguono, ripongono, allontanano e riprendono in una baraonda di gesti sulla musica dal vivo di Luca Lska, fino al un risultato inatteso.
Giovedì 15 novembre ascolteremo Nel cerchio armonico di Orchestra Futura, formazione costituitasi quest’anno per riunire sessanta orchestrali di due distinte generazioni. Ne fanno parte i giovani allievi dell’Orchestra V. Galilei e dell’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole insieme ad alcuni professori di orchestra, oggi in pensione, che hanno dedicato al Maggio Musicale e all’Orchestra della Toscana una vita di musica.

L’orchestra diretta dal Maestro Edoardo Rosadini, eseguirà il Primo movimento – Allegro – dal Concerto per flauto e arpa K. 299 e la Sinfonia K. 385 ”Haffner” di W.A. Mozart. Il concerto invaderà la pista del Tenax con un repertorio classico in dialogo con la luce, l’immagine elettronica e l’azione di performer che daranno origine a interferenze percettive. Per la prima volta il direttore d’orchestra sarà collocato al centro di un cerchio disegnato dalle diverse sezioni strumentali, con il pubblico posto allo stesso livello degli esecutori.
Lunedì 26 novembre l’attore e regista Gabriele Lavia, grande interprete di teatro classico, diventa figura di congiunzione tra il tradizionale Teatro della Pergola e l’innovativo Tenax Theatre, incarnando l’Amleto shakespeariano in AmletOHamlet. In ambiente elettronico. Quattro monologhi in cui l’interprete si lascerà contaminare dalle vibrazioni elettroniche immerso in una condizione percettiva insolita. L’attore, posto al centro di un ring, sarà circondato da giovani fans performer come una rock star che interpreta, attraverso l’espansione elettronica e il trattamento della voce, il canto shakespeariano. Questo primo esperimento è realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana.
Giovedì 29 novembre andranno in scena due singolari performance. La prima, una coreografia su idea e creazione di Gennaro Lauro Sarajevo – la strage dell’uomo tranquillo, è una riflessione sul tema della guerra e le sue molte forme, un’indagine su quello che accade nei campi di battaglia, in noi stessi e nelle nostre case e in un dopoguerra forse possibile. La serata è in collaborazione con Network Anticorpi XL. A seguire, per il progetto Glocal Sound, ascolteremo il collettivo artistico Sacra Zona in concerto.
Sacra Zona è anche il nome d’arte del rapper fondatore Moreno Murgia. Il progetto, di stampo Hard Core Hip Hop, nasce nel 2012 da un gruppo di amici e dal loro desiderio di condividere il proprio percorso di vita e il proprio mondo interiore. Lo stile è legato a tematiche horror e al macabro, ma anche ai disagi esistenziali. I video, così come le grafiche, sono totalmente autoprodotti e mostrano contaminazioni derivanti da numerosi film di genere horror e splatter, passando da Dario Argento, George A. Romero fino a David Cronenberg.
TENAX THEATRE prosegue a dicembre con altri tre eventi importanti.
Giovedì 6 dicembre i giovani performer del laboratorio Krypton saranno protagonisti di una nuova versione della performance CorpoImmaginE, basato sul rapporto fra identità del corpo e nuove tecnologie, coordinati da Margherita Landi e Cecilia Lentini con la regia visuale di Massimo Bevilacqua.
Giovedì 13 dicembre gli allievi del Conservatorio Cherubini e quelli dell’Accademia di Belle Arti di Firenze condivideranno lo spazio in una inedita installazione/performance che coniuga musica e arti visive. I giovani artisti dell’accademia creeranno una galleria dinamica virtuale agita musicalmente live dagli allievi del conservatorio. Dal titolo Digital Gallery. Con gli occhi appuntiti per sentire bellezza è un progetto di Giancarlo Cauteruccio, con la collaborazione di alcuni docenti delle due scuole di alta formazione artistica.
Martedì 18 dicembre (con repliche il 19 e il 20) va in scena in prima nazionale MEDEA. La deriva del corpo nella pressione del suono. Al tempo in cui il Verbo e il Suono dell’Eros combaciavano in un solo corpo e in un solo battito. Al mito della prima Donna estrema, che non arretrò dinanzi al Male, e infine lo superò. All’ineguagliato racconto novecentesco che inaugurava il secolo sessuale e donava alla Sensibilità femminile l’epoca del suo dominio assoluto. Da Euripide a Pierre Louÿs, passando per la liberazione del desiderio, un Corpo e un Cuore che pulsino assieme, un Kokoro (termine giapponese che significa cuore, corpo, energia) occidentale che sia possibile immaginare, sentire, vivere.
Nel suo lungo iter artistico, Cauteruccio si è misurato più volte e con successo con il mito di Medea e varie interpreti fra cui Irene Papas; in questo nuovo esperimento, come un viaggio à rebours alle radici della sua poetica, il regista si concentrerà nella costruzione di un singolare paesaggio del corpo fuori da ogni regola teatrale.

ANTICIPAZIONI TENAX THEATRE 2019

È prevista la presenza del gruppo teatrale MOTUS con Daniela Nicolò, Silvia Calderoni ed Enrico Casagrande con un workshop e la realizzazione di un lavoro site specific per TENAX THEATRE 2019. Il grande musicista Roberto Fabbriciani sarà protagonista di un progetto musicale in cui entrerà in stretto contatto con gli allievi del Conservatorio Cherubini per un particolare esperimento musicale che riserverà grandi sorprese.

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