Un’oasi verde in pieno centro città: Orto San Frediano la prima Garden Kitchen a Firenze

orto san frediano

In pieno Oltrarno – in via Pisana, 78 – nasce “Orto San Frediano” da un’idea della chef Enrica della Martira, terza classificata alla terza edizione di Masterchef.

Nel terreno di 3500 metri quadri della storica famiglia Galli Torrini è stata inaugurata – il 23 settembre 2021 – la prima Garden Kitchen di Firenze. Orto San Frediano è una vera e propria oasi verde nel centro città che prende vita dalla passione per la cucina di Enrica e dalla necessità – maggiormente sentita durante il lockdown – di creare un posto in cui le persone possano sentirsi a casa e tornare a stare insieme.

Da vivaio di piante grasse ad orto giardino

Così, lo spazio – che a partire dal 1946 era un vivaio di piante grasse poi rimasto inutilizzato dal 1988 – è stato trasformato in un orto giardino dal vivaista Paolo Mati (Mati 1909) e dall’architetto Tommaso Villa (Art of Building) che ha progettato e realizzato la cucina nella vecchia Limonaia. Il progetto rende memoria alla passione e al lavoro di Mario Torrini – primo proprietario del terreno poi ereditato dalla figlia Gabriella Torrini – e al vivaismo.

Lo spazio è stato riqualificato nel rispetto del paesaggio e dei suoi elementi storici anche grazie al contributo dell’ex bando POR FESR Toscana 2014-2020. È possibile ammirare 6 orti a cassoni alti 50 cm perfettamente integrati con l’ambiente circostante, tre serre e naturalmente la cucina per ospitare corsi ed eventi. Si respira un’aria raffinata e tranquilla nata dall’intenzione di entrare in sintonia con la natura e le sue tante ricchezze.

La Garden Kitchen può avvalersi di ortaggi a chilometro zero, dei piatti firmati Ugo Poggi e dell’esperienza di Enrica che definisce la sua cucina semplice ma creativa. All’interno i materiali sono i-tech ma l’aspetto resta caldo e familiare. Infatti, è proprio dalla tradizione familiare, dai ricordi d’infanzia, dai momenti passati in compagnia gustando del buon cibo che l’idea di ridare vita all’antico vivaio si è trasformata da sogno in progetto. Tra i servizi che “Orto San Frediano” offre ci sono: le private dining che saranno organizzate su misura dei diversi ospiti, i corsi della scuola di cucina che prevede un’offerta formativa contemporanea e connessa al territorio, il catering e il delivery.

Le parole dell’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente e dellassessore al Commercio e alle Attività produttive

“Un’opera che recupera un terreno nel cuore di Firenze rimasto finora nascosto” – afferma l’assessore all’Urbanistica e all’ Ambiente Cecilia Del Re “e che lega la storia di una famiglia con quella di un quartiere connettendo anche due importanti parti dell’Oltrarno come via Pisana e lungarno Santa Rosa.” Un esempio virtuoso di imprenditoria femminile “in piena sintonia con la visione che stiamo portando avanti di riscoperta e valorizzazione della dimensione agricola urbana degli orti, dei frutteti e degli spazi verdi come luoghi di coinvolgimento e responsabilizzazione dei cittadini nella transizione ecologica di Firenze”.

L’orto giardino, infatti, apre le sue porte a conclusione del G20 dell’agricoltura ospitato a Firenze, collegandosi alla missione di valorizzazione e creazione di spazi verdi in città. Dal 2017, ad esempio, la Regione Toscana ha dato il via all’iniziativa “Centomila orti in Toscana” che promuove la realizzazione sul territorio di nuovi orti urbani per la loro fondamentale funzione di ripresa di contatto con la natura, di socializzazione e di benessere dei cittadini.

A conclusione dell’inaugurazione, l’assessore al commercio e alle attività produttive Federico Gianassi ringrazia Enrica per l’intuizione: “il progetto raccoglie gli obiettivi che Firenze sta perseguendo in questa fase di rilancio e unisce due elementi di forza del territorio: il cibo di qualità e la bellezza dei luoghi verdi nel centro della città restituita ad antico splendore” e continua “si sente sempre più spesso parlare di città del futuro e stando qui – in Orto San Frediano – ne possiamo vedere il modello”.

Articolo a cura di Giulia Massarelli