Un viaggio lungo 250 anni tra scienza, storia e meraviglia: Firenze celebra il suo primo museo aperto al pubblico


La Specola: dall’inaugurazione del Granduca Pietro Leopoldo nel 1775 alla rinascita delle collezioni storiche del Museo di Storia Naturale. Un anno di eventi, aperture gratuite e laboratori per scoprire il patrimonio scientifico dell’Università di Firenze.

Nel cuore di Firenze il tempo si è cristallizzato tra fossili millenari, animali imbalsamati e erbari che evocano storie di botanici avventurosi. Il Museo di Storia Naturale – La Specola è una cattedrale della conoscenza, un labirinto di meraviglie che abbraccia secoli di ricerca e stupore.

Museo della Specola Firenze

Fondato nel 1775 per volontà del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, il museo nacque come luogo di studio per gli scienziati dell’epoca, presto si trasformò in un punto di riferimento per viaggiatori, esploratori e menti curiose. Qui, gli echi delle spedizioni ottocentesche risuonano tra le vetrine polverose che custodiscono collezioni uniche al mondo: dalle imponenti ossa di mastodonti alle cere anatomiche di Clemente Susini, così incredibilmente dettagliate da sembrare vive.

Museo della Specola Firenze

Le sue sezioni si snodano come i capitoli di un romanzo d’avventura: la Specola, con il suo straordinario Gabinetto di Zoologia, è un compendio di creature esotiche e bizzarre, un teatro di farfalle iridescenti e serpenti dormienti nel formaldeide.

Ogni sala del museo è un frammento di passato che dialoga con il presente, una finestra su mondi scomparsi e su quelli che ancora resistono. Passeggiare tra i suoi corridoi significa viaggiare nel tempo e nello spazio, affacciarsi sulla vastità dell’universo naturale e sentirsi parte di un racconto scritto nei gusci delle ammoniti, nelle piume dei rapaci, nelle mappe sgualcite dei primi esploratori.

Museo della Specola Firenze

Firenze, città dell’arte e della bellezza, cela dunque un altro scrigno di meraviglie: non fatto di pennelli e scalpelli, ma di ossa, semi, piume e minerali. E il visitatore, varcando la soglia di questo museo, non può che lasciarsi avvolgere da un senso di vertigine e incanto, come se stesse camminando sul confine invisibile tra scienza e poesia.

Infine l’Orto Botanico, detto anche “Giardino dei Semplici”, è un angolo di natura incantata nel cuore della città, dove piante rare e medicinali si intrecciano in una danza secolare con la scienza e l’alchimia (ricordate quando abbiamo raccontato del Giardino dei Semplici tramite l’arte di Sedicente Moradi? Lo ritrovate qui).

Museo della Specola Firenze

L’Università di Firenze celebra i 250 anni della Specola e del Museo di Storia Naturale

Quest’anno ricorre il 250° anniversario della Specola, cuore originario del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Fondata il 21 febbraio 1775 per volontà del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena come Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, la Specola fu il primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta al pubblico. Oggi il Museo di Storia Naturale si compone di diverse sezioni, tra cui Antropologia, Paleontologia, l’Orto Botanico “Giardino dei Semplici” e l’Erbario.

Per celebrare questo importante traguardo, l’Ateneo fiorentino ha organizzato un ricco programma di eventi e iniziative lungo tutto l’anno.

Museo della Specola Firenze

Un anno di celebrazioni, anche con ingressi gratuiti ai musei.

I festeggiamenti si apriranno venerdì 21 febbraio con il convegno “Si vedrà la Natura raccolta in un sol luogo”, che si terrà alle ore 9.30 presso l’Aula Magna del Rettorato (Piazza San Marco, 4). L’evento vedrà la partecipazione della rettrice Alessandra Petrucci, del direttore generale dei musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e della sindaca di Firenze Sara Funaro. Interverranno, inoltre, il presidente del Sistema Museale di Ateneo David Caramelli, la presidente della Società Italiana di Storia della Scienza Elena Canadelli, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco e il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze Luca Bindi.

Nei giorni successivi, sabato 22 e domenica 23 febbraio, il pubblico potrà approfittare di aperture gratuite a partire dalle ore 9 presso le varie sedi del Museo:

Orto Botanico (via Pier Antonio Micheli, 3),

Museo di Antropologia (via del Proconsolo, 12),

Museo di Paleontologia (via Giorgio La Pira, 4),

Specola (via Romana, 17 – ingresso su prenotazione),

Erbario (via La Pira, 4 – visite guidate su prenotazione a partire dalle ore 10).

Esperienze immersive per tutte le età.

Oltre alle visite, il programma prevede una serie di laboratori interattivi per grandi e piccoli, disponibili su prenotazione. I visitatori potranno esplorare le tappe fondamentali dell’evoluzione vegetale presso l’Orto Botanico, scoprire le straordinarie collezioni fossili e cimentarsi con la paleoarte al Museo di Paleontologia, immergersi nel mondo degli insetti e delle meteoriti alla Specola o partecipare a un’esperienza sensoriale immersiva al Museo di Antropologia, approfondendo anche le tradizioni culinarie di diversi popoli.

Un nuovo slancio per la divulgazione scientifica.

“L’Università di Firenze ha deciso di dedicare l’apertura dell’Anno Accademico al suo Museo di Storia Naturale, la cui storia di due secoli e mezzo è strettamente legata alla rinascita degli insegnamenti superiori nella nostra città e alla diffusione del sapere scientifico – dichiara la rettrice Alessandra Petrucci -. Questo anniversario rappresenta un’opportunità straordinaria per rilanciare il nostro patrimonio museale in una prospettiva internazionale”.

“I festeggiamenti hanno preso avvio già nel 2024 con la riapertura della Specola – spiega il presidente del Sistema Museale di Ateneo David Caramelli – e proseguono nel 2025 con un calendario che coinvolgerà tutte le collezioni diffuse in città, dal Museo di Antropologia all’Orto Botanico, fino alla Paleontologia e all’Erbario. L’obiettivo è valorizzare e far conoscere a un pubblico sempre più ampio il nostro inestimabile patrimonio scientifico”.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulle celebrazioni sono disponibili sul sito ufficiale: www.sma.unifi.it