Il 14 settembre 1321 moriva Dante Alighieri, il Sommo Poeta, lo “Shakespeare all’italiana”, genio creatore della Divina Commedia, precursore della lingua a disposizione di tutti e di un patrimonio culturale senza riservatezze. Una lingua forgiata da lui stesso con motti, latinismi, neologismi che in gran parte fanno ancora parte del nostro patrimonio linguistico e che in quest’anno, “l’anno di Dante”, verranno pubblicati sui portali dell’Accademia della Crusca, uno per orni giorno.
Settecento anni dalla sua morte e ‘Bella persona‘ (Inferno, V, 101), idioma che usa Francesca da Rimini per riferirsi al proprio corpo, viene ancora riconosciuta e usata anche se riferita a doti morali come generosità e lealtà. Ma anche espressioni divenute proverbiali come ‘lo bello stilo’ (Inferno, I, 87), lo stile poetico di cui Dante è fiero, e che ha imparato dai grandi modelli classici, Virgilio per primo; ‘Color che son sospesi’ (Inferno, II, 52), passato nell’italiano come forma proverbiale per indicare uno stato di incertezza e di attesa; ‘Il ben dell’intelletto’ (Inferno, III, 18), oggi l’espressione è usata per indicare la pienezza della razionalità umana.
Non solo: voci onomatopeiche come “cricchi” (Inferno, XXXII, 30), forse la più antica voce onomatopeica attestata nell’italiano scritto, con cui Dante rende il rumore dello scricchiolio del ghiaccio che sta per rompersi, riferendosi al Cocito, il fiume ghiacciato infernale. Oppure “tin tin” (Paradiso, X, 143) per indicare il gradevole suono prodotto dalle ruote del congegno di un orologio a sveglia, a cui viene paragonata la corona delle anime beate che appaiono a Dante, muovendosi in giro e cantando.
Già da tempo, il ricco vocabolario dantesco è oggetto di un altro progetto della Crusca: il Vocabolario Dantesco. Un’open-source in continuo aggiornamento su vocabolariodantesco.it frutto della stretta collaborazione fra l’Accademia e l’Istituto del Cnr Opera del Vocabolario Italiano.
700 Dante: la nuova iniziativa con un palinsesto di eventi dedicati al sommo poeta
Insieme alle parole di Dante, per il settimo centenario del Sommo Poeta, fanno parte conferenze, giornate di studi, eventi e mostre aperte al grande pubblico (digitali e non), riuniti nel palinsesto del progetto 700 Dante, con
la collaborazione di più di trenta istituzioni fiorentine tra cui Galleria dell’Accademia, Galleria degli Uffizi, Fondazione Strozzi; Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux; Teatro Nazionale della Toscana; Istituto nazionale studi del Rinascimento; Società Dantesca Italiana; Accademia delle Arti del Disegno; Opera di Santa Croce; Opera di Santa Maria Novella; Museo Galileo; Società Dante Alighieri – Comitato di Firenze; Musei del Bargello; Unione Fiorentina – Museo Casa di Dante; Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria”; Opera del Duomo; British Institute; Istituto Francese; Villa I Tatti; Accademia di Belle Arti di Firenze; Fondazione Franco Zeffirelli.
Per consultare l’intero programma potete cliccare qui