7 mostre (+1) a Firenze fuori dai circuiti classici (e turistici) da visitare tra dicembre e gennaio per chi trascorrerà il periodo delle feste in città.
1- Tornabuoni Arte Antologia Scelta 2025
Tornabuoni Arte presente “Antologia Scelta”, un viaggio attraverso le eccellenze dell’arte moderna e contemporanea: una selezione delle opere di arte moderna e contemporanea scelte nel corso dell’ultimo anno.
Frutto dell’incessante lavoro di ricerca, raccolta e studio della galleria, l’esposizione è aperta al pubblico dal 6 dicembre 2024 presso la sede di Firenze, Lungarno Benvenuto Cellini 3 e dal 13 dicembre 2024 a Milano (via Fatebenefratelli 36).
L’itinerario espositivo include opere iconiche di artisti italiani e internazionali, esplorando stili e movimenti che hanno segnato il XX e il XXI secolo. Si parte con le delicate atmosfere dei paesaggi di Plinio Nomellini, Carlo Carrà e Ardengo Soffici, fino al dinamismo futurista di Giacomo Balla. Tra i protagonisti figurano anche i celebri “tagli” spazialisti di Lucio Fontana e i manichini metafisici di Giorgio de Chirico.
L’Arte Povera occupa un posto di rilievo con opere di Mario Merz, Pierpaolo Calzolari, Pino Pascali e Jannis Kounellis, tra gli altri. A questi si affiancano lavori di Alberto Burri e Piero Dorazio, che esplorano la materia e il colore come forme espressive primarie. Tra gli artisti internazionali, spiccano René Magritte e Joan Miró, quest’ultimo rappresentato con Oiseau (1972), scelto come immagine simbolo della mostra. Le opere, accompagnate da un catalogo curato da Gino Pisapia, raccontano la trasformazione e l’evoluzione dell’arte attraverso generazioni e confini.
Informazioni Utili: Firenze: Dal lunedì al venerdì, ore 9-13 e 15-19 (Milano: Lunedì 15-19, martedì-sabato 10-13 e 15-19)
Contatti: info@tornabuoniarte.it, www.tornabuoniarte.com.
2 – THE RAINBOW OVER FLORENCE: La Mostra Fotografica di Piero Percoco alla Manifattura Tabacchi
Manifattura Tabacchi ospita la mostra fotografica The Rainbow Over Florence di Piero Percoco. L’esposizione, aperta dal 5 dicembre 2024 al 2 febbraio 2025 nell’edificio B11 e presenta il lavoro del fotografo internazionale, noto su Instagram con il nome The Rainbow is Underestimated.
La mostra, dopo essere stata accolta nel progetto BiM a Milano, arriva a Firenze e si sviluppa nell’edificio B11, un polo creativo nel cuore della storica fabbrica. La curatela è a cura di C41, una rivista indipendente e casa di produzione creativa che esplora il mondo della moda, del design e della cultura visiva attraverso eventi e contenuti multidisciplinari. Questa seconda edizione della mostra si arricchisce con nuovi lavori tratti dalla recente serie dedicata alla natura e ai cieli. Le oltre 80 fotografie tratte dal libro The Rainbow Is Underestimated (Skinnerboox, 2019) si alternano a due serie principali: una dedicata al cielo e l’altra ai fuochi d’artificio, i cui effetti sonori sono enfatizzati da un sistema audio che coinvolge il visitatore in un’esperienza immersiva.
Particolarità della mostra la presenza di alcuni elementi insoliti: una struttura in legno con gonfiabili, simbolo dell’infanzia, introduce la fotografia Bambina con gonfiabili, creando un dialogo visivo tra colore e memoria e la serie sui fuochi d’artificio, arricchita da un’esperienza audio che amplifica l’atmosfera visiva delle immagini. Inoltre l’esposizione è ancora più coinvolgente grazie alla presenza di due iPhone, con i quali Percoco esplora il suo linguaggio fotografico.
Nato a Bari nel 1987, Piero Percoco ha esposto in gallerie e festival internazionali, tra cui il Dusseldorf Photo Weekend, il Leica Store di Milano, e la SP4 Gallery di Treviso, con pubblicazioni su The New Yorker, The New York Times, Rolling Stones e The British Journal of Photography.
Informazioni utili: la mostra è visitabile gratuitamente con i seguenti orari:
Da martedì a venerdì: 14:00 – 19:00; Sabato e domenica: 10:00 – 19:00. Chiusura: 25, 26, 31 dicembre 2024 e 1° gennaio 2025.
Indirizzo: Manifattura Tabacchi, edificio B11, Ingresso libero (Via delle Cascine 35).
3 – Filling the Gap: in mostra i Giovani Talenti dell’Immagine Contemporanea
Fondazione Studio Marangoni e Fondazione CR Firenze presentano con entusiasmo la mostra Filling the Gap, presso la fsmgallery (via San Zanobi 19r, Firenze). L’esposizione è il risultato di un anno di formazione avanzata, durante il quale giovani artisti hanno lavorato su progetti visivi innovativi, guidati da professionisti internazionali, con l’intento di colmare il divario tra ricerca, produzione e diffusione dell’arte.
La mostra collettiva presenta 13 lavori che spaziano tra audiovisivo, performance, fotografia analogica, immagini generate artificialmente e installazioni che combinano scultura e cucito. I progetti esplorano la fotografia come mezzo espressivo, connesso a diverse discipline, dalla documentazione sociale alla ricerca concettuale.
Tra i protagonisti della mostra, Paolo Buatti esplora la relazione tra biografia, geografia e panorama sociale, indagando i processi mnestici e l’archivio fotografico. Giulia Gorla, fotografa documentarista, si concentra sulle morti sul lavoro, raccontando storie di persone e le tracce che restano. Danilo Currò, che integra pittura, fotografia e cinema nella sua ricerca artistica, invita a riflettere sulla fantasia e sul legame con la terra. Francesca Procopio, visual designer, indaga il rapporto tra cibo e uomo, proponendo un archivio visivo di riti e tradizioni popolari del Sud Italia. Amina Stella Steiner, con la sua installazione the things you said., esplora l’impatto delle parole sulla formazione dell’identità. In esposizione anche i lavori di altri artisti emergenti come Maria Abbadessa, Gesy Campanella e Marco Farmalli.
Informazioni utili: la mostra è visitabile fino al 26 gennaio, dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 15:00, su prenotazione. Per informazioni:
Telefono: +39 055 7097267
Email: school@studiomarangoni.it
Sito web: www.studiomarangoni.it
4 – Alessio Maximilian Schroder: The Shape of Self alla B.EAST Gallery
La mostra fotografica The Shape of Self di Alessio Maximilian Schroder (B.EAST Gallery 5 dicembre – 5 febbraio 2025), esplora i temi di identità, resilienza ed emarginazione attraverso l’obiettivo del medio formato analogico. Realizzata nel contesto del riconoscimento ufficiale del Terzo Genere da parte della Corte Suprema indiana nel 2014, la serie fotografica in mostra documenta la complessità e la forza della comunità transgender nel Bengala Occidentale. Schroder ha ritratto 85 persone – donne e uomini trans, hijra e cross-dresser – provenienti da caste, generazioni e contesti sociali differenti. Schroder infatti utilizza la fotografia analogica per restituire profondità e ricchezza ai ritratti, rappresentando l’identità non come un concetto statico, ma in costante evoluzione. Ogni immagine racconta la vitalità di una persona, intrecciando storie di cultura, storia personale e forza interiore.
Ogni ritratto è ambientato in luoghi significativi per il percorso personale del soggetto: strade, quartieri, luoghi di lavoro, e in particolare le stanze private. Questi spazi, considerati il fulcro del loro sviluppo identitario, diventano il palcoscenico dove l’autenticità e la libertà di espressione si manifestano. Con abiti, colori e dettagli scelti autonomamente, i soggetti posano al centro dell’inquadratura, guardando direttamente lo spettatore, incarnando resilienza e unicità. I ritratti includono attivisti, artisti, lavoratori e studenti, offrendo un panorama che sfida i pregiudizi e invita a riflettere sulla complessità della condizione umana. The Shape of Self celebra la visibilità della comunità transgender come atto di esistenza e resistenza, proponendo uno sguardo rispettoso e potente sulla diversità.
Informazioni utili: +39 329 875 6349 | Via di Mezzo, 42
beastgalleryflorence@gmail.com
Orari: lun: Chiuso | Mar/dom: 10:00 – 19:00
5 – Angela Detanico e Rafael Lain: Flowering of Light nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio
Per il periodo natalizio, dall’8 dicembre 2024 – 8 gennaio 2025 Firenze accoglie un’opera straordinaria del duo artistico Angela Detanico e Rafael Lain, celebre per l’importante riconoscimento del Prix Marcel Duchamp ricevuto recentemente al Centre Pompidou di Parigi. La loro nuova installazione video, Flowering of Light, sarà esposta nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, arricchendo il panorama culturale della città.
L’installazione si sviluppa sulle sette arcate della Sala d’Arme, trasformando lo spazio in un ambiente immersivo dove immagini di campi fioriti e galassie lontane si intrecciano. Attraverso un linguaggio visivo che mescola poesia e scienza, Detanico e Lain esplorano il ciclo della vita e la sua connessione con l’universo. I prati fioriti, catturati con smartphone, e le nebulose, osservate tramite il telescopio Hubble, dialogano in un movimento ciclico tra nascita, morte, luce e oscurità.
L’installazione, commissionata dal Museo Novecento, rientra nel tema annuale “IRRADIAZIONI” curato da Sergio Risaliti, che collega il patrimonio rinascimentale fiorentino – dai prati fioriti delle Annunciazioni del Beato Angelico e di Leonardo da Vinci ai cieli stellati del Planetario di Firenze – a nuove forme d’espressione contemporanea. Flowering of Light unisce il linguaggio contemporaneo a tematiche universali: dalla nascita dell’universo con il Big Bang al mistero della primavera terrestre. È un invito a scoprire le connessioni tra il microcosmo della natura e il macrocosmo delle galassie.
Informazioni utili: L’installazione sarà visitabile presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio dal lunedì alla domenica.
6 – Alla Galleria Il Ponte Shozo Shimamoto: Pittura e Video-Performance
Alla Galleria Il Ponte di Firenze dal 13 novembre 2024 – 10 gennaio 2025 è possibile vedere l’esposizione dedicata a Shozo Shimamoto, celebre figura dell’avanguardia giapponese e co-fondatore del gruppo Gutai, presentando una selezione di opere recenti in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli. L’evento si svolge in concomitanza con la mostra Shozo Shimamoto. Gruppo Gutai – Primo Assalto curata da Italo Tomassoni e Giuseppe Simone Modeo presso Palazzo Bastogi, sede del Consiglio regionale della Toscana.
L’esposizione include grandi acrilici su tela, fotografie e video delle sue celebri performance, offrendo uno sguardo unico sulla sperimentazione dell’artista, che ha esplorato la relazione tra azione, materia e spazio creativo. Shimamoto abbandona infatti il pennello tradizionale, preferendo un approccio diretto e corporeo. Questa scelta esprime un’estetica che sfida i confini tra arte e azione, trasformando il processo pittorico in un evento fisico e performativo.
Le performance video presenti in mostra documentano momenti iconici dell’arte di Shimamoto, in cui il processo creativo si trasforma in un’esperienza sensoriale collettiva. Ogni gesto dell’artista diventa un atto unico, irrepetibile, in cui materia e spirito si intrecciano in una fusione potente e commovente. L’esposizione celebra dunque il contributo rivoluzionario di Shimamoto al panorama artistico internazionale, rendendo omaggio alla sua capacità di ridefinire il concetto stesso di pittura e di coinvolgere il pubblico in un dialogo continuo tra arte, azione e percezione.
7 – Rossana Maggi del tempo, della materia, del ritorno alla Galleria d’Arte La Fonderia
La Galleria d’Arte La Fonderia di Firenze ospita la mostra personale di Rossana Maggi del tempo, della materia, del ritorno, curata da Fondente Arte, che dal 2021 supporta artisti emergenti in un percorso di crescita condivisa attraverso l’arte contemporanea. Vincitrice della quarta edizione del concorso Whatsart, Maggi esplora il concetto di tempo come dimensione ciclica e universale, ispirandosi al pensiero di Nietzsche sull’eterno ritorno. Le sue opere nascono da un processo creativo che intreccia sperimentazione e trasformazione della materia: ruggine, cenere, legno bruciato e altri materiali vengono manipolati per rappresentare storie e concetti profondi. Come la ruggine è composta da 28 scatolette di sgombro, simbolo dei giorni di febbraio, mentre Il rito di ogni giorno utilizza 70 cubi di sapone per ricordare le giornate di lockdown durante la pandemia.
Attraverso la sua arte, Maggi riflette sulla perfetta imperfezione della materia e sulla ciclicità del tempo, unendo elementi personali e universali in un amalgama di significati simbolici.
Informazioni utili: la mostra sarà visitabile dal 7 dicembre 2024 al 18 gennaio 2025, dal martedì al sabato, negli orari 10.00-13.00 e 15.30-19.30.
Shy Society: un’installazione site-specific nel cortile di Palazzo Strozzi
Fino al 26 gennaio 2025, a Palzzo Strozzi sarà visitabile la mostra di Helen Frankenthaler “Dipingere senza regole” (di cui vi abbiamo parlato qui!) ma parallelamente anche il cortile rinascimentale del Palazzo ospita un’opera da non perdere: Shy Society, la straordinaria installazione site-specific firmata dal duo olandese DRIFT. Questo progetto, parte del programma Palazzo Strozzi Future Art e realizzato in collaborazione con la Fondazione Hillary Merkus Recordati, unisce arte, tecnologia e natura in un’esperienza immersiva che invita alla contemplazione e al dialogo.
L’opera è composta da sette elementi scultorei che si muovono in armonia, simulando il ciclo vitale dei fiori che si aprono e chiudono. Questi movimenti, ispirati al fenomeno naturale della nictinastia, riflettono l’adattamento delle piante ai cicli ambientali e invitano lo spettatore a riflettere sull’interazione tra uomo, natura e tecnologia. La coreografia è accompagnata da una colonna sonora originale di RZA, compositore e leader del Wu-Tang Clan, che amplifica l’impatto sensoriale con note delicate e dinamiche.
Grazie a un software sofisticato, i movimenti dei fiori meccanici riproducono fedelmente i ritmi della natura, creando un ponte tra l’artificiale e l’organico. La sincronia tra i movimenti e la musica trasforma il cortile in uno spazio meditativo, dove la bellezza effimera dei fiori diventa simbolo della resilienza e della capacità umana di adattarsi. Shy Society non è solo un’opera d’arte dunque, ma una riflessione profonda sul legame tra l’uomo e il suo ambiente. Il ciclo perpetuo dei fiori diventa una metafora per la metamorfosi continua della vita e la necessità di trovare equilibrio tra progresso tecnologico e rispetto per la natura.
Informazioni utili: L’installazione sarà visibile fino al 26 gennaio 2025 nel cortile di Palazzo Strozzi (fuori mostra).