palazzo vecchio

La Sala Grande di Palazzo Vecchio: una mostra per Celebrare Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari

Dal 17 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, il Museo di Palazzo Vecchio ospita una mostra straordinaria intitolata “La Sala Grande: Giorgio Vasari per Cosimo I de’ Medici”. L’esposizione celebra i 450 anni dalla morte di Cosimo I de’ Medici e di Giorgio Vasari, due figure centrali nella storia artistica e politica di Firenze.

Un tributo alla magnificenza del Salone dei Cinquecento

La mostra a Palazzo Vecchio, a cura di Carlo Francini e Valentina Zucchi, è dedicata al processo di creazione e decorazione del Salone dei Cinquecento, inizialmente noto come Sala Grande, un ambiente simbolico che ha subito un profondo rinnovamento negli anni Sessanta del XVI secolo sotto la guida del duca Cosimo I e di Giorgio Vasari. Questo spazio grandioso fu trasformato per celebrare le nozze del principe Francesco de’ Medici con Giovanna d’Austria nel dicembre del 1565.

Secondo la sindaca Sara Funaro, l’iniziativa vuole rendere omaggio alla storia e al patrimonio culturale fiorentino: “Mai ci dobbiamo stancare di riscoprire la storia del ‘cuore’ della nostra città.”

Un percorso tra arte, potere e innovazione a Palazzo Vecchio

La mostra permette di esplorare il rapporto tra arte e politica, evidenziando come Cosimo I abbia usato l’arte per affermare il suo potere. L’assessore alla cultura Giovanni Bettarini sottolinea: “La Sala Grande è la sintesi perfetta del rapporto tra Vasari e Cosimo, un’unione che ha portato a sviluppare una visione civile e politica attraverso l’arte”. Tra i documenti esposti, spiccano lettere e disegni preparatori di Vasari, come quelli relativi alla Battaglia di Marciano e alla Presa di Porta Camollia, accompagnati dalla celebre lettera di Cosimo che modificò il progetto iniziale, chiedendo di essere rappresentato circondato dalle sue virtù.

«Da che V. E. I. con la sua solita grandezza s’è degnata di farmi grazia che questo anno presente noi mettiam mano alla sala grande […] del palazzo Suo, opera che superera ogni altra che sia stata mai fatta da e’ mortali per grandezza et magnificenzia, sì per gli ornamenti di pietre, statue di bronzi, marmi, fontana et per l’invenzione et storie di pitture che s’apparecchiano ora nel palco e nelle facciate di sotto. E nel vero non bisognava a tanta opera altro animo che ‘l Suo nè manco grandezza, et perché tutta questa inventione nascie tutta, dico, dagli alti concetti di Lei, insieme con la ricchezza delle materie, che non solo superaranno tutte le sale fatte dal Senato Viniziano e di tutti e’ re et imperatori e papi che furon mai, atteso che, se bene ànno auto i tesori, non à auto nessun di loro ne’ suo luoghi un corpo di muraglia sì grande e sì magnifico, né anche un animo sì invitto, da saper por mano a una impresa sì terribile e di tanta importanza. Ringrazio doppo Dio Voi, Signor mio dolcissimo, poi che mi avete aparecchiato innanzi una impresa tanto onorata et tanto degnia, acciò che il mio ingegno e virtù vivi, tal qual ell’è a paro col grandissimo nome Suo […] E  perché non ho, Signor mio, parole da ringratiarla di tanto obligo et onor fattomi da Lei, vederò […] di preparami a una nuova via di fatiche e di studi per ispremer di me tutto quel che di bene e buono può far l’arte del disegnio, acciò quel che mi uscirà dalle mani sia pieno non solo di belle invenzioni, di fierezza, rilievo, vivacità e giuditio.

3 marzo 1563 Giorgio Vasari in Firenze al duca Cosimo de’ Medici in Pisa.»

ASFi, Mediceo del Principato, 497, c.1592r

Un viaggio nella genesi del capolavoro di Palazzo Vecchio

L’esposizione include preziosi prestiti dell’Archivio di Stato di Firenze e delle Gallerie degli Uffizi, come i tre disegni che testimoniano le fasi evolutive del progetto decorativo. Tra questi, il modello ligneo della sala e i suggerimenti di Michelangelo per elevare il soffitto di 12 braccia.

Grazie alla collaborazione di maestranze d’eccellenza, il Salone dei Cinquecento venne completato in tempi record. Il soffitto a cassettoni, ornato da una serie di dipinti, rappresenta una mappa simbolica della Toscana, con episodi storici e allegorie che celebrano le gesta di Firenze.

L’allestimento, arricchito dalla produzione video di Art Media Studio, consente ai visitatori di comparare i disegni esposti con gli affreschi presenti nel Salone. Inoltre, una sala degli appartamenti di Cosimo ospita una replica della catena e medaglia donate a Vasari da Papa Pio V, realizzata dal maestro orafo Paolo Penko.

Info

Museo di Palazzo Vecchio, Firenze | 17 dicembre 2024 – 9 marzo 2025

orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 9-19 
Giovedì 9-14

Gli ingressi si possono prenotare online contestualmente all’acquisto dei biglietti sulla biglietteria ufficiale bigliettimusei.comune.fi.it, scrivendo a info@musefirenze.it oppure telefonando allo 055 2768224