Classico e contemporaneo: l’arte senza tempo

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Dire Frascione a Firenze vuol dire arte. Sono ormai quattro le generazioni che si sono date il cambio alla guida della storica galleria d’arte: dal bisnonno Enrico, che inaugurò l’epopea alla fine dell’Ottocento, fino ai più scapestrati, talentuosi e appassionati  bisnipoti Federico e Sasha Gandolfi Vannini.

Ma  non stiamo parlando solo di arte e antiquariato: la Galleria Frascione Arte, ripartita con nuovo slancio nel 2009,  pur conosciuta per le sue esposizioni di dipinti dei più grandi maestri della storia dell’arte italiana ed europea, ha anche un occhio di riguardo verso quello che si muove oggi nel mondo dell’arte.

Domani negli spazi della Galleria Frascione Arte – presso il Palazzo Ricasoli-Firidolfi, via Maggio 5 – sarà infatti inaugurata la mostra Federico Guida: dipinti contemporanei in scena aperta, in cui il passato e la classicità si sposano con la vitalità e la sensibilità del contemporaneo.  L’originale progetto di Michele Bellamy Postiglione, nato dalla collaborazione tra Roberta Lietti Arte Contemporanea e Frascione Arte sarà visibile fino al 25 giugno; sette le opere in mostra, presentate in un allestimento essenziale.

I dipinti dell’artista milanese – figlio d’arte, diplomato a Brera, una passione per il Rinascimento e il Barocco, di cui reinterpreta con grande originalità e irrequietezza lo spirito dei grandi maestri mescolandolo con le urgenze espressive del contemporaneo- si alternano alle opere della storica collezione Frascione, in un percorso espositivo attraversato dall’inquietudine e dal fulgido bagliore di storie e personaggi prossimi e remoti. La proiezione video a cura di Marina Vergiani, una vera e propria “conversazione con l’artista” affianca la mostra introducendo il pubblico al profilo biografico di Guida, rivelando il sentimento  e la passione che ispirano la  complessità della sua pratica artistica contemporanea.

Le opere di Guida realizzano una perfetta sintesi tra classico e contemporaneo, in cui la lezione seicentesca viene rivista alla luce di una sensibilità moderna e contraddittoria: tra passato e futuro, tra che è stato, ciò che è e ciò che sarà. Un vortice spazio-temporale in cui il tempo è annullato, e l’Arte regna sovrana. Ma arrivate puntuali lo stesso, non si sa mai: ore 18.30, Galleria Frascione Arte, giovedì 23 maggio.

DANIEL C. MEYER