Clet: un monumento alle donne iraniane per celebrarne il coraggio, spunta a Firenze proprio nel giorno della Festa della donna.
L’8 marzo è la Festa della Donna ma a noi piace di più chiamarla con il suo vero nome: Giornata internazionale dei diritti delle donne. La prima Giornata Nazionale della donna venne infatti celebrata il 28 febbraio 1909 negli Stati Uniti per iniziativa del Partito Socialista Americano, che scelse questa data in memoria dello sciopero di migliaia di camiciaie newyorkesi che, l’anno prima, avevano rivendicato con forza migliori condizioni di lavoro.
L’anno seguente la ricorrenza venne introdotta anche in Europa sotto l’impulso dell’Internazionale Socialista, che, durante lo svolgimento del congresso di Copenhagen, decise di istituire la Giornata internazionale della donna per promuoverne i loro diritti e per sostenere la campagna in favore del suffragio universale. Austria, Danimarca, Germania e Svizzera, nel 1911, furono i Primi Paesi del vecchio continente a celebrare tale giornata, mentre in Italia la prima Giornata internazionale della donna è stata festeggiata il 22 marzo 1922 e soltanto nel 1946, su proposta di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, è stata invece individuata la mimosa come suo simbolo ufficiale.
Da quegli anni tanto è stato fatto nel nostro Paese e tanto è rimasto da fare in materia di diritti delle donne e di parità di genere, ma ancor più resta da fare in tanti altri paesi del mondo. Impossibile non pensare a ciò che sta accadendo in Iran; di pochi giorni fa la notizia delle oltre 600 ragazze appartenenti ad almeno 50 scuole diverse avvelenate, che hanno riportato problemi respiratori, nausea ed episodi di confusione, come tentativo di far chiudere le scuole femminili, di levare alle donne il diritto all’istruzione e alla cultura. Di fronte alla negazione sempre più forte e stringente di ogni diritto, queste donne stanno coraggiosamente tentando una protesta per la loro libertà, per vedere rispettati tutti quei diritti di cui l’8 marzo celebra e ricorda l’importanza.
Proprio oggi, 8 marzo, all’incrocio tra il Lungarno Torrigiani e Ponte alle Grazie è spuntata una nuova opera di Clet, il noto street artist che ha invaso la città con i suoi celebri stickers che reinterpretano i cartelli stradali, intitolata Monumento alle donne iraniane. In un post sul profilo Instagram dell’artista si legge il suo commento all’opera:
MONUMENTO ALLE DONNE IRANIANE, a loro coraggio e a quello dei loro compagni.
Non capisco il fascino di tanti per i poteri forti e le regole intransigenti, come se fossero la soluzione miracolosa.
Non vi basta l’esempio dell’Iran, e di tanti altri, per capire dove la rigidità e l’ossessione per il comando porta? Questa rigidità ha mai impedito furti, violenze, e soprusi? No, le aumenta.
Le donne al potere? Perché no, ma per quello che hanno di materno, dolce e protettivo, credo in delle regole umane che riconoscono il dubbio come prova di intelligenza e l’elasticità mentale come prova di maturità.
Buona Giornata internazionale dei diritti delle donne!