Condizionatori ad F-gas addio: stabilita la loro graduale uscita dal mercato

È ormai noto il fatto che l’Unione Europea abbia avviato un percorso di transizione ecologica molto profondo, considerato ormai assolutamente necessario per il benessere della Terra.

Nell’ambito del Green Deal europeo, così è chiamato, appunto, l’insieme di politiche volte a tutelare l’ambiente che andrà a concretizzarsi nel prossimo futuro, vi sono delle disposizioni piuttosto importanti per quel che riguarda i climatizzatori.

I climatizzatori, come noto, sono dei dispositivi ormai estremamente comuni, l’innalzamento delle temperature medie, d’altronde, li ha resi indispensabili per poter godere del dovuto comfort durante i mesi estivi, ma come si diceva sono in arrivo delle “strette” a cui tutti, nel continente, dovranno attenersi.

Climatizzatori ad F-gas: cosa sono e perché si vuol limitarne l’uso

L’Unione Europea ha scelto di porre un freno all’uso dei climatizzatori ad F-gas, dispositivi ancora piuttosto comuni ma che, come si diceva, sono destinati ad uscire dal mercato, ragion per cui è bene che già da oggi, chi desidera acquistare un nuovo climatizzatore, limiti la propria scelta ai soli modelli “eco-friendly”.

Non è affatto vero, peraltro, che per assicurarsi un climatizzatore efficiente si debba necessariamente spendere tanto: premesso che un climatizzatore di questo tipo rappresenta comunque un investimento, garantendo una significativa riduzione dei consumi e, di conseguenza, delle spese, oggi si possono assolutamente trovare dei modelli performanti con prezzi da offerta, basti dare un’occhiata, ad esempio, alla sezione dedicata dell’e-commerce Emmebistore.com.

I cosiddetti climatizzatori ad F-gas sono quelli che basano il loro funzionamento sui gas fluorurati, tipologie di gas la cui pericolosità ambientale è stata ampiamente comprovata; nello specifico, gli effetti dei gas fluorurati si contraddistinguono per un altissimo GWP, Global Warming Potential, ovvero incidono notevolmente sul fenomeno dell’effetto serra.

Gli F-gas, è utile sottolinearlo, trovano impiego anche in dispositivi di altro tipo, ma i climatizzatori sono senz’altro i principali, sono quelli che, per via del loro così elevato utilizzo, incidono più significativamente sulle condizioni del Pianeta.

Le diverse “tappe” previste dall’Unione Europea

Come si diceva, l’Unione Europea ha rivolto la propria attenzione verso i climatizzatori ad F-gas e ha previsto, in tal senso delle misure importanti, misure che peraltro sono state “alleggerite” rispetto alla loro formulazione originaria, la quale aveva suscitato delle polemiche in diversi Paesi membri proprio perché reputata eccessivamente draconiana.

Questi condizionatori dovranno uscire definitivamente dal mercato, e le tappe previste sono le seguenti: entro il 2032 dovranno essere eliminati gli impianti più piccoli, entro il 2035, invece, anche quelli più grandi, mentre nel 2050 sarà vietato anche il loro uso, dunque nella remota ipotesi in cui, in tale anno, dovessero ancora essere adoperati dispositivi obsoleti di questo tipo, questi dovranno obbligatoriamente essere dismessi.

È proprio nel 2050, infatti, dovrà realizzarsi quello che può essere definito l’obiettivo “principe” che l’Unione Europea si è posto, ovvero il totale azzeramento delle emissioni inquinanti, un obiettivo che dovrà certamente essere raggiunto lavorando su più fronti, ma per il quale l’abbandono dei climatizzatori inquinanti ha senza dubbio una grande valenza.

Dal 2035 in poi, dunque, in commercio si troveranno esclusivamente climatizzatori alimentati con gas naturali.