Costì: “La musica è tutta la mia vita. E non mi fermo sul più bello”

Il musicista Cosimo Ravenni si racconta in una intervista a FUL Magazine. Dal nuovo album ai progetti in rampa di lancio, Costì senza freni

Cosimo Ravenni, in arte Costì, prosegue senza sosta il suo volo nel panorama musicale. Fiorentino DOC, membro della band Street Clerks , nei mesi scorsi insieme al suo gruppo ha rappresentato l’anima musicale di Stasera c’è Cattelan, late show di Rai2 condotto dal noto presentatore. Diplomato in contrabbasso classico al Conservatorio Cherubini di Firenze, Cosimo è uno dei musicisti più intriganti del momento, con il giglio ben stampato nel cuore. Nei mesi scorsi Costì ha lanciato il suo primo disco, Masochismo puro piacere, anticipato la scorsa estate dal singolo Alaska. E il viaggio è appena cominciato, con Cosimo che ha voluto concedere una intervista a FUL Magazine per svelarci le sue prossime tappe.

Cosimo, in arte Costì. Quanto c’è di toscano nella scelta di questo tuo soprannome?
“La toscanità conta fino a un certo punto, mi piaceva proprio la parola. E’ breve, coincisa, mi sembrava simpatica e non figurava su Spotify, requisito essenziale oggi (ride ndr). Chiaramente è anche legato a Firenze, ma sono diversi i motivi che mi hanno portato a questa scelta”.

Cantante, cantautore, musicista, un artista completo di cui possiamo vantarci. Come si fa a diventare così totali al giorno d’oggi?
“Lo dico senza arroganza, ma mi sento un musicista completo in un mondo musicale odierno che oggi è pieno di producer, più che musicisti delle persone che sanno lavorare molto bene con i programmi di produzione musicale. Ti consentono di creare musica anche senza saper suonare, ci sono tanti database e se uno è bravo con quello può produrre musica anche di livello molto alto. Io propongo musica fatta di mia iniziativa, mi piace suonare gli strumenti, e penso che sia proprio una delle cose per la quale il pubblico può apprezzarmi”.

Quindi si può definire la tua musica “dal produttore al consumatore passando per una filiera bio?”
“Questa non me l’avevano mai detta (ndr). Diciamo che io in qualche modo mi rifaccio al cantautorato di una volta, anche se sono dell’idea che dobbiamo un po’ staccarci dagli anni ’80, che sono ampiamente terminati. Alaska è il primo disco che faccio da solista, è stato un bel viaggio e mi ha insegnato un sacco di cose, sono soddisfatto di quello che sto facendo”.

Ti spaventa un po’ pensare al futuro?
“L’incertezza nel mondo artistico così come in tanti altri settori è sempre dietro l’angolo, esiste e a volte mi metto a pensare a qualche piano B. Io però sento che non potrei fare altro nella vita, a un certo punto si dovranno tirare le somme, ma ora sono più carico che mai e non voglio fermarmi. Magari in futuro potrò insegnare o fare altro, ma quello che mi interessa è non soffrire con la musica, non voglio dimostrare per forza che o faccio il musicista o sono fallito. Io sono spinto a far musica da voglia e passione, farei questo dalla mattina alla sera”.

Cosimo, sei reduce dall’esperienza con gli Street Clerks a Stasera c’è Cattelan. Come è stato lavorare con Alessandro?
“E’ stato un grande onore lavorarci insieme, è uno sempre in moto. Nonostante sia un conduttore di successo è sempre sul pezzo, non si ferma mai. E penso che anche il prossimo anno torneremo a lavorare con lui”.

Ti sei spiegato la carenza di cantanti fiorentini degli ultimi anni?
“Di artisti toscani sicuramente ne abbiamo diversi, penso a Motta, i Baustelle, proprio fiorentini invece ne sono mancati negli ultimi anni. Spero di essere io il prossimo (ride ndr). Firenze è una città strana, fino a dieci-quindici anni fa notavo tante band, oggi vedo che non ci sono tantissimi locali nei quali esibirsi. Poi la musica sta cambiando. Non c’è una spiegazione precisa probabilmente”.

Musica a parte, a quali altre passioni ti dedichi?
“Sono un grande appassionato di basket, pensa che faccio anche il fantabasket, ho un poster di Michael Jordan sul pianoforte. Poi sono appassionato di arti marziali, pratico kung-fu da sei anni. La musica però occupa quasi tutta la mia vita, noto tra amici e persone che frequento che sono sempre in cerca di qualcosa di nuovo. Io ora invece sono molto concentrato sulla musica, spero di crescere ancora tanto e mi dedico principalmente a questo”.

Dopo aver lanciato l’album dove ti vedremo impegnato nei prossimi mesi?
“Farò un tour in giro per l’Italia per promuovere il disco, poi ho già altri progetti in mente. Usciranno presto altri pezzi, ne ho già scritto uno nuovo. Mi piacerebbe lanciare qualcosa a settembre-ottobre. Arriveranno novità. Poi ho la comodità di lavorare da casa, in studio vado per riportare tutto in bella copia”.

La tracklist di Masochismo puro piacere

  1. Brucia il cellulare.
  2. Ma però.
  3. Mi piace stare male.
  4. Alaska
  5. Va bene così (FOCUS Track)
  6. Ipocondria
  7. Vivere male per morire bene
  8. Angiolina
  9. Un processo naturale