Daddy G dei Massive Attack al Firenze Jazz Festival

Daddy_G

Il fondatore dei Massive Attack è tra i protagonisti di quell’incredibile sound che miscela dub, reggae, funk, disco e hip hop che negli anni ’90 segnò la ribalta della scena di Bristol. Il suo dj set all’Ultravox il 17 settembre sarà la festa finale del Firenze Jazz Festival

Firenze Jazz Festival è una delle rassegne centrali dell’estate fiorentina e ad oggi il più importante evento dedicato al jazz nel panorama nazionale. Le contaminazioni sono naturali perché ogni genere ha qui le sue “roots”. Per questo il calendario propone un ricchissimo ventaglio di proposte, spaziando da esperienze più intime e per intenditori a grandi concerti: il jazz in tutte le sue molteplici sfaccettature con preziose incursioni nell’elettronica, nel soul e nel pop.

La serata finale del 17 settembre all’Ultravox a partire dalle 18 vedrà in programma oltre al dj set di Daddy G i live di Meg (ex cantante i 99 Posse), Joan ThieleMop Mop e l’apertura del collettivo Fvtvra.  

Dicevamo di Daddy G – al secolo Grant Marshall – come tra i principali protagonisti di quell’incredibile sound che ha miscelato dub, reggae, funk, disco e hip hop per uno stile che ha lasciato tracce nel mondo per più decenni partendo da Bristol. Ovvero Massive Attack – di cui Marshall è voce principale – e poi Tricky, Portishead o Smith & Mighty. 

Massive Attack Live © Moody Man

Un profilo dell’arte dei Massive Attack

I Massive Attack – in formazione originale appunto Grant Marshall, Robert del Naja, Andrew Vowles – più un collettivo di artisti fissi a collaborare tra cui Tricky, Martina Topley-Bird, Horace Andy, Elizabeth Fraser e tanti altri (spiccano pure apparizioni di Madonna e Sinéad O’Connor) – sono stati fondati a Bristol nel 1987 e considerati gli inventori di un genere musicale nuovo: il trip-hop. 

Dopo aver firmato per la Virgin Records, negli anni Novanta hanno realizzato tre dischi di rara bellezza: Blue Lines(1991), Protection (1994) e Mezzanine (1998)Blue Lines è l’inizio di un nuovo sound che si distingue dall’hip hop newyorkese per una musica più stratificata e complessa, dal chiaro accento britannico. Ha goduto di un grande successo commerciale, bissato da Protection che fu trascinato dal “mantra dub” del singolo Karmacoma. Mezzanine è considerato l’album dell’anno 1998 nonché il punto più alto della band. Contiene il singolo di maggior successo, Teardrop, e in generale il disco si caratterizza da un suono decisamente dark, con il ricorso a chitarre distorte, drum machine e impronte jazz. 

I live dei Massive Attack sono molto emozionanti e caratterizzati da istallazioni video che ricordano il continuo attivismo della band su temi di politica internazionale, il rifiuto della guerra, l’emergenza climatica e la giustizia sociale. 

Proprio nel 2020, durante l’emergenza pandemica, hanno realizzato il loro ultimo lavoro, ovvero l’EP Eutopia. Il progetto concettuale, prodotto dal regista di documentari Mark Donne, presenta forti argomentazioni per il cambiamento del sistema globale e vede la collaborazione della diplomatica ONU Christiana Figueres, autrice dell’Accordo sul Clima di Parigi, il professor Guy Standing, teorico dell’Universal Basic Income Principle e il professor Gabriel Zucman, inventore della Welfare Tax per una nuova politica fiscale

I Massive Attack sono altresì amici del misterioso e celebre street artist Banksy, anch’esso di Bristol. Nel 2017 il giornalista Craig Williams ha ipotizzato che proprio un membro della band fosse il misterioso artista, forse Robert Del Naja stesso. Williams ha sottolineato la coincidenza che diversi murales fossero apparsi nelle stesse città in cui, poco prima o poco dopo, i Massive Attack si esibivano in concerto, documentando gli episodi: da San Francisco – dove in aprile 2010, ben sei murales di Banksy apparvero in città – a Toronto, da Boston a Melbourne, passando per Napoli.

Banksy-Madonna-con-la-pistola
Banksy, Madonna con la pistola, piazza Girolamini Napoli.

Firenze Jazz Festival

La rassegna – organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. con la direzione artistica di Francesco Astore, con il coordinamento di Enrico Romero e in partenariato con Music Pool e Musicus Concentus – rientra fra le quindici grandi rassegne e festival dell’Estate Fiorentina.

Firenze Jazz Festival significa 41 concerti – metà dei quali ad ingresso libero – 13 nazionalità rappresentate e le migliori proposte del jazz nazionale e internazionale per una grande festa musicale che coinvolgerà l’intera città in 10 location diverse. Da Villa Bardini a Villa strozzi, dal Torrino della Rondinella al Forte Belvedere, fino all’Ultravox. Oltre 120 artisti e artiste coinvolti. Il jazz in tutte le sue molteplici sfaccettature con preziose incursioni nell’elettronica, nel soul e nel pop. 

Informazioni, biglietti e orari su https://firenzejazzfestival.it