Eternal Impressions

“Eternal impressions”: una nuova mostra a Firenze

Dal 18 ottobre al 15 novembre 2025 presso la Fondazione Mello si terrà una nuova esposizione che porta in città il punto di vista di un’artista visiva e incisora d’oltreoceano: Cathleen VanBergen.

Far diventare il quotidiano straordinario fermando in opere d’arte attimi capaci di aprire ad una narrazione sull’esistenza umana, sulle sue emozioni e vicende. È proprio questo che l’artista porta avanti con il suo lavoro e che racconterà a Firenze con la mostra “Eternal Impressions”. Già il titolo dell’esposizione comunica la sua intenzione: bloccare nel tempo dei momenti ad alto potenziale metaforico perché capaci – se siamo in grado di leggerli – di trasmettere un messaggio universale ed eterno. Per Cathleen VanBergen, infatti, l’arte – trattando di avvenimenti che tutti vivono e interrogandosi su temi comuni – riesce a parlare direttamente alle future generazioni connettendo epoche diverse. Le sue creazioni rappresentano scene di vita quotidiana ma alludono ad argomenti come: il tempo che passa, il dolore e la rinascita, il progresso, l’ambizione, la relazione tra passato e presente, la vitalità che guadagniamo facendo ciò che amiamo, il rapporto tra uomini e tecnologia e tante altre tematiche che tutti toccano. L’artista riesce, infatti, ad illuminare la magia del percorso che ogni individuo può vivere immergendosi nella forza vitale dell’universo. La sua arte ci spinge ad ascoltare la musica del reale che ci circonda con le infinite possibilità che ci presenta così da arrivare ad un livello più profondo di vivere e sentire.

“IL MIO OBIETTIVO È CATTURARE EVENTI CHE MI HANNO ILLUMINATO SUL SENSO DELLA CONDIZIONE UMANA. ESPLORO CIÒ CHE MI CIRCONDA ALLA RICERCA DELLO STRAORDINARIO NELL’ORDINARIO. UN PICCOLO AVVENIMENTO CAPACE DI ESSERE GENERATORE DI UNA MUSICA INEDITA CHE SENTO L’URGENZA DI RAPPRESENTARE. VORREI, QUINDI, ATTRAVERSO LE MIE OPERE SPINGERE LO SPETTATORE A SENTIRE UNA CONNESSIONE PIÙ PROFONDA CON SE STESSO E IL MONDO.  VORREI COMUNICARE UN MESSAGGIO A CHI OSSERVA CIÒ CHE HO CREATO: ANDARE AL DI LÀ DEI PROPRI LIMITI PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ CHE SI PRESENTANO DAVANTI A NOI È IL MODO PER TROVARE LA PROPRIA STRADA NEL MONDO. L’ARTE PUÒ ESSERE UNA PREZIOSA RISORSA PER COMPRENDERE CHI SIAMO E IL NOSTRO POSTO NELL’UNIVERSO.”

Il processo creativo di Cathleen VanBergen parte proprio dal fermare degli input che le arrivano dall’esterno e che la emozionano, aprendosi ad una dimensione inedita di esplorazione e pensiero sul significato del vivere.


Liberty” – “Libertà

 “Un viaggio a NY City durante il fine settimana del ringraziamento del 2014. Era la prima volta che visitavo la Statua della Libertà a Liberty Island. La giornata era fredda e nuvolosa, con nuvole pesanti nel cielo. Mentre aspettavo il traghetto per tornare sulla terraferma, ho alzato lo sguardo verso la Statua. Ero rivolta verso il retro della statua. Le foglie autunnali si aggrappavano ai rami che circondavano la statua come se si aggrappassero ai suoi piedi. Ho subito pensato ai rami come alle migliaia di immigrati in cerca di libertà, pace, opportunità,  libertà dalla  schiavitù e democrazia. Il loro è stato un viaggio difficile in cui molti sono morti lungo il cammino. Quel giorno la statua era avvolta da una tristezza che sembrava un ricordo delle anime perdute giunte in cerca di una vita migliore. Mi sono sentita in dovere di fissare questo momento sulla tela

L’esposizione Alla Fondazione Mello

Le opere dell’artista – con precisione quaranta di cui alcune inedite – saranno esposte per la prima volta a Firenze alla sede della Fondazione Mello Studio d’Arte le Colonne – in Borgo Pinti 22/24 dal 18 ottobre al 15 novembre 2025 per la mostra “Eternal Impressions”. Gli ospiti troveranno fotografie, dipinti e litografie che rappresentano situazioni quotidiane. Queste in un gioco di rimandi simbolici permetteranno di ragionare sul nostro modo di stare e interagire con il mondo.

L’inaugurazione dell’esposizione si terrà sabato 18 ottobre alle ore 18:00 presso la Fondazione Mello. I Maestri Francesco Corrado e Gaye Şirinoğlu – rispettivamente al violino e al pianoforte – intratterranno con la loro musica gli ospiti durante l’evento che prevede anche un rinfresco. Un’occasione unica per conoscere una nuova artista e per immergersi nell’atmosfera onirica della Fondazione; sede delle opere di Gianfranco Mello, pittore di origini veneziane ma di adozione fiorentina.

Foto di Chiara Negrello

Grazie alla mostra “Eternal Impressions” due artisti che non si sono potuti conoscere in vita si connetteranno. Due modi diversi di fare arte ma che condividono la capacità di andare oltre le immagini rappresentate. Da un lato il mondo da sogno con i paesaggi e le vedute catturare en plein air di Gianfranco Mello dall’altro la magia del reale mostrata dalle creazioni di Cathleen VanBergen. Un’indagine appassionata e curiosa della vita e delle sue emozioni lega profondamente questi due artisti; come afferma anche Luciana Frilli, presidente della Fondazione Mello che ospita la mostra, la prima di un’artista esterna.

“La Fondazione Mello nasce nel 2012 per desiderio di Gianfranco Mello con l’obiettivo di creare uno spazio per giovani, artisti e appassionati. La missione della Fondazione – allora come oggi – è promuovere l’arte in ogni sua forma come momento di elevazione e coesione sociale favorendo talenti meritevoli. Ecco che ospitare Cathleen VanBergen nella nostra sede per questa mostra è un’occasione unica per portare avanti questo scopo. Ci ha colpito la sua passione e il suo entusiasmo per la vita che perfettamente si legano all’operato di Mello.“

“Eternal Impressions” sarà poi visitabile con i seguenti orari: dal martedì al venerdì ore 15:00-19.30; sabato e domenica ore 10:00 – 13:00, 15:00 – 19:30; lunedì è il giorno di chiusura. 

La serie “Wonders of Work”

Tra i lavori che faranno parte dell’esposizione fiorentina, ci sono le litografie e stampe della serie intitolata “Wonders of Work” che tratta del rapporto tra uomo e macchina. Questa collezione è molto cara all’artista perché esprime perfettamente la sua filosofia creativa.Il progetto è stato concluso dopo cinque anni, un percorso che ha portato Cathleen Vanbergen a sperimentare una situazione inedita: calandosi a 65 piedi sotto terra per osservare da vicino i lavori per il Transbay Terminal di San Francisco (2010-2017). I rumori, le gru in movimento, il ferro e i macchinari l’hanno emotivamente catturata, come un ritmo unico capace di richiamare idee quali: la realizzazione umana, l’incompiutezza e l’incertezza che spesso coglie le persone, l’ambizione, il processo creativo che ci mantiene vivi e quindi i nuovi inizi e il progresso. Tutti passaggi che fanno parte della vita di ognuno di noi sempre in costruzione e da vivere su più livelli. L’artista ha catturato il lavoro degli operai in più di 500 fotografie, selezionandone poi 15 che sono state trasformate in litografie con la levigazione della pietra calcarea. Un’attività dura e fisica che ha portato avanti grazie alla collaborazione con il maestro stampatore John Gruenwald che le ha fornito prezioso aiuto nella creazione e produzione delle litografie. Questo materiale, se pur difficile da maneggiare, le ha permesso di comunicare quel senso di eternità che la situazione le ha trasmesso ma anche di rappresentare l’ambiente del cantiere materialmente utilizzando per la sua arte un elemento usato dagli operai. Le litografie che sono nate da questa esperienza sono delle metafore visive – come ben esemplificano i titoli – che esplorano diversi avvenimenti che si possono verificare nell’esperienza umana. 

A New Day” – “Un nuovo giorno– Serie “Wonders of Work”

Allude ai ritmi intrinseci dell’esistenza e all’inevitabile passare del tempo.

Alla Fondazione Mello per “Eternal Impressions” oltre a questa serie saranno presenti dipinti e fotografie che permetteranno di conoscere intimamente e a fondo l’artista, compreso il suo amore per l’Italia e il suo rapporto con Firenze che l’ha ispirata a continuare la sua carriera artistica.



Siena Stairwell” – “La scala di Siena

La splendida luce del mattino mette in risalto il calore dei vasi ed i colori vivaci di fiori e foglie, che emanano vita ed energia. Al contrario la scala buia sulla destra conduce verso l’ignoto. Contrasti, opposti e forze opposte generano controversia, tensione e mistero.

L’artista

Cathleen VanBergen fin da piccola ha scelto l’arte come strumento per comprendere la complessità del reale. Nata in una numerosa famiglia di Buffalo, è sempre stata spinta da una curiosità dirompente ad interrogarsi su tematiche profonde come la disparità sociale, l’importanza della storia, il passare del tempo e la visione della vita come una fitta trama di connessioni tra individui. La sua propensione artistica ha trovato poi completezza nella laurea triennale in Belle Arti in Pittura e Disegno presso la prestigiosa Academy of Art University di San Francisco per poi proseguire con una carriera che è culminata in diverse mostre, pubblicazioni – l’ultima è “An Altar of Change” 2017 che esplora il rapporto tra uomo e tecnologia- e premi, tra cui nel 2008 il President’s Honor List dell’ Academy of Art University (San Francisco, CA) conseguito anche nel 2007. 

Cathleen VanBergen sul cantiere del Transbay Terminal di San Francisco (2010-2017)

Cosa aspettarsi, quindi, varcando le porte della Fondazione Mello per visitare “Eternal Impressions”? Non solo belle immagini ma storie che escono fuori dalla tela e che hanno il potere di far capire qualcosa in più di sé stessi spingendo a cogliere la bellezza della vita in ogni sua forma.

“Eternal Impressions” 

dal 18 ottobre al 15 novembre 2025 

Orari:

dal martedì al venerdì ore 15:00-19.30 

sabato e domenica  ore 10:00 – 13:00 15:00 – 19:30

lunedì chiuso 

In copertina: “Possibilities undreamed of” – “Possibilità inimmaginabili” – Serie “Wonders of Work”

Lo sfondo di un operaio sospeso in tutte le direzioni tramite cavi simboleggia le numerose decisioni e direzioni che la vita comporta.

Mi definisco nata con la penna in mano perché da sempre la mia grande passione è la scrittura con cui trasformo storie ed emozioni in parole. Laureata in Teorie della Comunicazione sostengo che la comunicazione sia un'attitudine che nasce da empatia e curiosità.